Perché continuare a scrivere in corsivo?

T9, tastiera interattiva, solo lo stampatello: da quando ci sono i cellulari e i pc molte persone non sanno più scrivere in corsivo ed è una grande perdita.

A cosa serve scrivere in corsivo? Quali sono le peculiarità e i vantaggi di scrivere in corsivo?

Qui vi presentiamo 4 vantaggi per continuare a scrivere in corsivo e non dimenticarlo.

1) La precisione. Vi ricordate alle elementari quante centinaia di “a” in corsivo avete fatto sulle righe grandi dei “quadernoni”? Dovevano essere precise, toccare i bordi, non sforare, sembrare fatte col calamaio. Passare ore e ore a fare pagine e pagine (e ancora pagine in caso di punizione) di lettere in corsivo è stato utile a essere precisi quando adesso siamo obbligati a scrivere in corsivo o a fare una “firma leggibile”.

corsivo

2) La finezza. Scrivere in corsivo sembra appartenere a un’epoca passata, ha quel non so che di retrò che affascina. Provate a scrivere una lettera d’amore in stampatello o una in corsivo, con una grafica “serif”: la differenza potrebbe essere abissale.

3) La personalità. Scrivere in corsivo è sinonimo di personalità: molte lingue non hanno il corsivo e le persone sono “ingabbiate” nello stampatello; conoscere questo stile di grafia è importante perché è personale, ogni corsivo è diverso l’uno dall’altro, la sinuosità delle curve e la spigolosità dei trattini distingue le personalità.

corsivo-scrittura

4) L’ufficialità. Ce lo hanno sempre detto sin dalle scuole superiori: i documenti ufficiali, a partire dai temi, sono validi solo se scritti in corsivo. Su questo c’è qualche dubbio, ma vale la pena saper scrivere in corsivo, mettete che qualche datore di lavoro lo pretenda per assumervi!

E voi? Siete schiavi dello stampatello o usate il corsivo?

 

 

 

Fonte: www.illibraio.it

Una vittima che trova la forza di liberarsi. Ma il dolore non dimentica.

Il libro in una frase:
Una donna con un’ambizione ossessiva, un piano folle per provare a realizzarla. Una vittima che trova la forza di liberarsi. Ma il dolore non dimentica.
Amici di scaffale:
I primi  che mi vengono in mente: Mordecai Richler, Don Winslow, Oriana Fallaci, Valerio Varesi, Lee Child, Raul Montanari, Fred Vargas, Tiziano Terzani, Dan Simmons, Jonathan Tropper, Jonathan Carrol. Poi c’è la prima piazza. E là sopra ci va Stephen King.
Segni particolari:
Dovevi opporti, si grida. Vigliacca. Vigliacca!
Dovevi trovare la forza per dire no, una volta nella vita! Era
una follia e lo sapevi. Era una mostruosità. Era contro ogni buonsenso, contro le regole della natura. Era contro tutto!
Era sfidare Dio. Sfidarlo illudendosi che Lui avrebbe tollerato.
Perché l’hai lasciata fare? Perché?
Sta parlando del giorno in cui, diciassette anni prima, tutto è cominciato.
 
Tag:
Ambizione, follia, pittura, vendetta, ribellione, plagio, sequestro, televisione, chat.
 
Dove e quando:
Provincia italiana, ai giorni nostri
Come e perché ho deciso di partecipare a IoScrittore: 
Ne sono venuto a conoscenza tramite il web fin dal 2010. La formula mi è parsa interessante perché presentava un aspetto essenziale per un aspirante scrittore: la possibilità di essere valutato da lettori del tutto sconosciuti, che non lo fanno per amicizia o per stima; la possibilità di essere giudicato in piena sincerità e di fare tesoro di critiche e appunti provenienti da angolazioni così diverse, a volte diametralmente opposte. Senza neppure considerare le opportunità offerte da una vittoria, ho ritenuto che la sola partecipazione fosse di per sé un formidabile strumento  di crescita: ti costringe comunque a dare il meglio, visto che il tuo lavoro finirà nelle mani di 15 ignoti che non avranno (giustamente) alcuna indulgenza nel valutarlo. Questo, di fatto, è proprio ciò che davvero manca a un aspirante scrittore: un giudizio obiettivo, magari anche crudo e doloroso, ma scevro da „inquinamenti“ che ne mitigano l’efficacia. E d’altra parte, se vuoi scrivere qualcosa e vuoi anche farlo leggere, devi essere pronto ad affrontare pareri di ogni tipo. In questo Ioscrittore si rivela un’ottima palestra, e devo riconoscere  che parteciparvi mi è stato di grande utilità.

“Il dolore non dimentica”, dal torneo IoScrittore alla pubblicazione in ebook

Esce in tutti i principali store online, Il dolore non dimentica di Fabrizio Fondi, vincitore della quinta edizione di IoScrittore, torneo letterario gratuito promosso dal gruppo Gruppo Editoriale Mauri Spagnol, in cui partecipanti si sfidano nella doppia veste di scrittori e giudici.

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La trama del libro di Fondi ci porta in una villa elegante, immersa nel verde e isolata dalle proprietà confinanti. Fuori, un sogno; dentro l’inferno. Le due proprietarie sono legate a una sedia, dopo essere state picchiate. Qualcuno le ha sequestrate, qualcuno che vuole vendetta e non si fermerà davanti a niente… E il particolare più agghiacciante è che il responsabile del sequestro è un ragazzo di diciassette anni, figlio e nipote delle due vittime. Ma come si è arrivato a tanto? Mentre fuori dalla villa la polizia cerca di trattare con il giovane sequestratore e il circo mediatico impazza con collegamenti in esclusiva, emerge a poco a poco una storia terribile di soprusi familiari. La vicenda di un bambino concepito e cresciuto per diventare un grande artista, sotto la regia ossessiva della nonna si dipana davanti agli occhi attoniti del lettore, in un romanzo nerissimo e serrato, in cui ognuno finirà per pagare molto, troppo caro gli errori commessi. E anche quando le telecamere si spegneranno e la storia sembrerà conclusa, nel bene e nel male, gli effetti di quella terribile giornata continueranno a farsi sentire. Perché il male dentro di noi non muore mai…

L’autore è nato nel 1967 a Orbetello, dove vive e lavora come consulente del lavoro. Ha scritto i romanzi L’erba del diavolo (Mondoscrittura, 2013) e I giorni dello scirocco. Ha pubblicato racconti di genere noir per la casa editrice Effequ e di fantascienza per Delos Digital. Per i Gialli Mondadori ha pubblicato il racconto La Corriera n. 32, secondo al concorso “Carabinieri in giallo” nel 2008 e il racconto Tre mosse avanti, primo al medesimo concorso nel 2012.

IoScrittore, che ha ricevuto il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, è giunto alla sesta edizione. Ha pubblicato 91 ebook e 11 nuove voci narrative scoperte e pubblicate con sigle editoriali del Gruppo editoriale Mauri Spagnol.

I suoi partner sono: IBS.it, la più grande libreria online in Italia; IlLibraio.it, il nuovo sito dell’unica rivista italiana gratuita dedicata ai libri e a chi ama leggere; MSN, il sito di attualità di Microsoft che con la propria offerta di contenuti editoriali contribuisce al successo del primo network in Italia; Vanity Fair, il settimanale italiano di costume, cultura e moda, appartenente a Condé Nast, prestigioso gruppo multimedia internazionale; , il social network dei libri tutto italiano.

Fonte: www.illibraio.it

A Bookcity premiati i vincitori del torneo letterario “IoScrittore”

A Bookcity Milano, in occasione del suo decennale, GeMS ha presentato una significativa ricerca condotta da Cesmer/Università Roma3 su un campione rappresentativo della popolazione italiana. Lo studio dimostra come i lettori siano mediamente più felici dei non lettori, più capaci di apprezzare il tempo libero, meglio attrezzati cognitivamente per affrontare le emozioni negative. Nell’incontro, oltre a Stefano Mauri (Presidente e AD del Gruppo editoriale Mauri Spagnol) e Luigi Spagnol (AD del Gruppo editoriale Mauri Spagnol), sono intervenuti Ferruccio de Bortoli (Presidente Longanesi) e Michela Addis (docente presso l’Università Roma 3 e SDA Bocconi School of Management).

Al termine della presentazione della ricerca, in un incontro moderato da Antonio Prudenzano (giornalista e web content manager de illibraio.it), alla presenza di Stefano Mauri e Luigi Spagnol, Eugenio Trombetta Panigadi (amministratore delegato di IBS.it), Claudio Semenza (responsabile per l’Italia di MSN di Microsoft), Matteo Gamba (Vanity Fair) e di Michele Catozzi, vincitore dell’edizione 2014 di IoScrittore con “Acqua morta” (TEA), sono stati proclamati i dieci vincitori della sesta edizione del torneo letterario gratuito online del gruppo editoriale Mauri Spagnol.

I ROMANZI VINCITORI DEL TORNEO LETTERARIO “IOSCRITTORE” 2015:

-La rete della follia
-Dieci ducati e un prosciutto
-Lo spacciatore di reliquie
-C.A.O.S.
-La piccola signora di Honfleur
-La vita dopo gli ottant’anni
-Cento foto per Lucifero
-La fiamma dell’uroboro
-La pantofola del mondo
-Ma quelle sono storie del Kaissar

I romanzi premiati saranno pubblicati da GeMS in formato ebook, entrando a far parte del catalogo ebook di IoScrittore e uno dei romanzi vincitori sarà pubblicato anche in formato cartaceo.

Sono stati anche assegnati due premi speciali a due romanzi partecipanti – al miglior personaggio femminile e al miglior colpo di scena – e un premio al miglior lettore del torneo.

-PREMIO MIGLIOR COLPO DI SCENA – MSN
Cento foto per Lucifero

-PREMIO MIGLIOR PERSONAGGIO LETTERARIO FEMMINILE – VANITY FAIR
La piccola signora di Honfleur

-PREMIO MIGLIOR LETTORE – IBS
Steso

Alla premiazione ha fatto seguito il lancio della nuova edizione di IoScrittore, che vedrà nuovamente partner IBS.it, MSN, Vanity Fair e WUZ. Le iscrizioni alla nuova edizione del torneo letterario sono aperte attraverso il format sul sito di IoScrittore, a questo link. 

Fonte: www.illibraio.it

Proclamate le opere vincitrici del Torneo Letteraio IoScrittore

Nel corso dell’evento IoScrittore “La felicità di leggere” nell’ambito della manifestazione Bookcity Milano, Antonio Prudenzano ha annunciato i titoli delle 10 opere vincitrici del Torneo Letterario IoScrittore.
Le 10 opere vincitrici dell’edizione 2015 del Torneo Letterario IoScrittore

C.A.O.S. 

Cento foto per Lucifero
Dieci ducati e un prosciutto
La fiamma dell’uroboro
La pantofola del mondo
La piccola signora di Honfleur
La rete della follia
La vita dopo gli ottant’anni
Lo spacciatore di reliquie
Ma quelle sono storie del Kaissar

Sono stati inoltre svelati gli pseudonimi dei 10 migliori lettori di questa edizione del Torneo
Steso
Candide
Silvia de Santis
Zanzara
Bissulo
Carontealmare
Bastet
Cordelia Hel
Holderlin
Mic
Ranzi

Il premio di miglior lettore va a Steso

Infine con enorme piacere sono stati proclamati anche:

Premio Vanity Fair Miglior personaggio femminile alla protagonista del  romanzo La piccola signora di Honfleur, incentrato sul personaggio storico di Caroline Archimbaut Dufays, madre di Charles Baudelaire, per l’ottima resa del carattere di una donna, una madre divisa tra l’amore verso il figlio – sempre piuttosto distaccato – e il desiderio di emanciparsi dai numerosi vincoli a lei imposti dai costumi dell’epoca.

Premio MSN Miglior colpo di scena a Cento foto per Lucifero, perché… il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. A volte.

BookCity Milano 2015: gli incontri da non perdere sabato 24 ottobre

Dal 22 al 25 ottobre torna BookCity Milano, manifestazione dedicata al libro e alla lettura e dislocata in tutta la città. Davvero difficile scegliere tra gli oltre 800 eventi previsti dal programma. Ecco  la selezione de ilLibraio.it (tra i media patner della manifestazione).

SABATO 24 OTTOBRE:

– 00,01 (Centro Sportivo Iseo) “Maratown. 42 chilometri in 12 tappe da percorrere in 24 ore, per raccontare Milano attorno ai quartieri della sua cintura periferica” con Gianni Biondillo, Paolo Cognetti, Orsola Puecher, Giancarlo Cotta Ramusino e Giordano Casiraghi;

– 9,30 (Teatro Franco Parenti, sala AcomeA) “Nel mezzo del cammin di nostra vita… Lettura integrale della Divina Commedia” a cura degli studenti del Liceo Classico Cesare Beccaria;

– 10,30 (OPEN more than books) “Come stare con noi stessi? Chandler e la via dell’improvvisazione” con Davide Mosca e Pietro Biancardi;

– 11,00 (Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci, auditorium) “Sepùlveda racconta. In occasione dell’uscita del libro Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà” con Luis Sepùlveda e Luca Crovi;

– 11,00 (Biblioteca Nazionale Braidense) “Etica ed estetica del cuoco. Cucina tradizionale e cucina d’autore” con Alberto Capatti, Gualtiero Marchesi e Anna Prandoni;

– 11,00 (Castello Sforzesco, biblioteca d’arte) “Un tesoro svelato: la collezione di bozzetti e figurini del Teatro alla Scala” con Ede Palmieri;

– 11,00 (Fondazione Piero Portaluppi) “Venghino, signori, venghino! Ecco il cinematografo tridimensionale del Sempione” con Claudio Centimetri, Rischa Paterlini e Ampelio Vimercati, letture di Riccardo Buffonini, musica di Alessio Sabino, Andrea De Santis, Sara Mazzei e Sabrina Olivieri;

– 11,00 (Palazzo Reale, sala conferenze) “Una vita per l’arte” con Gillo Dorfles, Aldo Colonetti e Luigi Sansone;

– 12,00 (Biblioteca Sormani, sala del Grechetto) “Internet: la fine della proprietà intellettuale?” con Piergaetano Marchetti, Carmelo Fontana, Massimiliano Mostardini e Cristina Foschini, in collaborazione con Bird&Bird;

– 12,30 (Castello Sforzesco, sala Bertarelli) “Vietato mentire” con Alessandra Monasta e Gabriella Grasso;

– 14,00 (Institut Français Milano, La galerie) “Sesta edizione del Festival della narrativa francese. Una nuova forma di romanzo” con Adrien Bosc e Marco Missiroli;

– 14,30 (Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci, sala Biancamano) “Riti di passaggio” con Umberto Curi e Alessandro Zaccuri;

– 14,30 (Castello Sforzesco, sala Viscontea) “La felicità di leggere. Presentazione dell’indagine sul rapporto tra lettura di libri e benessere” con Stefano Mauri, Luigi Spagnol, Ferruccio De Bortoli e Michele Addis.
A seguire IoScrittore: proclamazione dei vincitori” con Stefano Mauri, Luigi Spagnol, Eugenio Trombetta Panigadi, Claudio Semenza e Matteo Gamba, modera Antonio Prudenzano;

– 14,30 (Castello Sforzesco, sala Bertarelli) “Le ricette del noir” con Alan D. Altieri, Paolo Bertinetti, Paolo Calabrò, Francesco Caringella, Antonio Casanova, Dario Crapanzano, Piero Degli Antoni, Romano De Marco, Paolo Fiorelli, Claudio Giunta, Leonardo Gori, Giulio Leoni, Cinzia Mammoliti, Stefania Parmeggiani, Alberto Ripa, Giorgio Ripa, Andrea Tarabbia, Annavera Viva e Sibyl von der Schulenberg. Conduce Luca Crovi;

– 15,00 (Camera del Lavoro, sala Di Vittorio) “La sindrome degli occhi bassi” con Michele Serra e Marco Missiroli;

– 15,00 (Castello Sforzesco, auditorium Gioco del Lotto) “Il vincitore del Premio Strega Giovani incontra i lettori” con Fabio Genovesi;

– 15,00 (Castello Sforzesco, sala della Balla) “Da Hunger Games a Talon: il segreto del successo delle saghe fantasy più amate dal pubblico young adult” con Julie Kagawa, Paola Ronchi, Selene D’Adda, Chiara Scaglioni, Maurizio Temporin, Stanlio Kubrick e Camilla;

– 15,00 (Laboratorio Formentini per l’editoria) “A proposito della lezione d’ignoranza di Daniel Pennac. Chi regala il piacere della lettura?” con Anna Cederna, Pietro Linzalone, Yasmina Melaouah, Liliana Rampello e Patrizia Ruju;

– 15,00 (Museo del Risorgimento) “La guerra non più raccontabile e la guerra raccontata” con Domenico Quirico e Guido Ceronetti;

– 15,00 (Teatro Elfo Puccini, sala Shakespeare) “Sei la mia vita” con Ferzan Özpetek;

– 15,30 (Teatro Franco Parenti, sala grande) “I colori della giustizia” con Giuliano Pisapia, Christine von Borries, Claudio Castelli, Caterina Malaveda, Gianni Rizzoni, Andrée Ruth Shammah e Riccardo Targetti;

– 16,00 (Casa della Memoria) “Primo Levi scrittore e testimone” con Marco Belpoliti e Mario Barenghi;

– 16,00 (Istituto Cavalieri, aula magna) “Romanzi solari. Libri e autori, fuori dal libro, per dialogare con gli abitanti intorno al parco Solari” con Raffaella Calgaro, Federico Baccomo, Petruccio Montalbetti, Gianluca Vittorio e Ilaria Scaur;

– 16,00 (Fondazione Forma, Forma Meravigli) “La vera Italia? Due inchieste di Pier Paolo Pasolini” con Gian Luca Farinelli e Walter Siti;

– 16,30 (Laboratorio Formentini per l’editoria) “Breaking Bad contro Madame Bovary. Le serie TV sono meglio dei romanzi?” con Aldo Grasso, Donato Carrisi, Cinzia Scarpino e Luca Ussia, modera Raffaele Cardone;

– 16,30 (Società d’Incoraggiamento d’Arti e Mestieri, aula magna) “Una storia d’amore e di redenzione, di perdono e di coraggio” con Kristin Harmel e Alessandra Tedesco;

– 16,30 (Associazione Donna&Madre Onlus) “Giù le mani dalle donne. Regole di sopravvivenza contro l’abuso” con Alessia Sorgato;

– 17,00 (Istituto dei Ciechi, sala Stoppani) “Come ascoltare la musica classica e vivere felice” con Nicola Campogrande, Gaia Varon e Francesca Leonardi al piano;

– 17,00 (Camera del Lavoro, sala Di Vittorio) “Mani Pulite: la memoria, le speranze” con Gherardo Colombo;

– 17,00 (Castello Sforzesco, auditorium Gioco del Lotto) “L’Italia che resiste” con Aldo Cazzullo e Antonio Scurati, letture di Anna Nogara;

– 17,00 (Castello Sforzesco, sala della Balla) “Un personaggio da sposare. Il gioco letterario per trovare il principe azzurro nei libri” a cura di BeBookers, Marianna Albini e Leonardo Merlini;

– 17,00 (Castello Sforzesco, sala Viscontea) “La banda gialla” con Marco Malvaldi, Antonio Mazzini, Gaetano Savatteri e Giampaolo Simi, modera Danilo Di Termini;

– 17,00 (EXPO Gate, spazio Sforza) “Con parole precise” lectio magistralis di Gianrico Carofiglio;

– 17,00 (Museo Nazionale delle Scienze e della Tecnologia Leonardo Da Vinci, auditorium) “Papà, mamma e gender” con Michela Marzano;

– 17,30 (Residenze disegnate da Zaha Hadid, Citylife Milano) “Milano: un giallista per tutte le sue stagioni” con Hans Tuzzi e Pietro Cheli;

– 17,30 (Galleria d’Italia) “In viaggio dentro(e sotto) Milano” con Stefano Bartezzaghi e Vincenzo Trione;

– 18,00 (Santa Maria delle Grazie, sacrestia del Bramante) “L’eredità dell’Umanesimo europeo: cosa ne stiamo facendo?” con Carlo Ossola, Enzo Bianchi e Mauro Magatti;

– 18,00 (Frigoriferi milanesi, sala Binario, prenotazione obbligatoria su www.bookcitymilano.it)Le spose bambine” con Adriano Sofri, in occasione della mostra di Neige De Benedetti;

– 18,00 (Istituto dei Ciechi, sala Barozzi) “I quadri sono come ciliege, uno tira l’altro…” con Philippe Daverio;

– 18,30 (Castello Sforzesco, sala Weil-Weiss) “C’era un futuro che non finiva mai” con Edoardo Nesi e Guido Maria Brera;

– 18,30 (Fondazione Forma, Forma Meravigli) “Pasolini, un caso ancora aperto?” con Fabio Francione, David Grieco e Stefano Maccioni, letture di Francesca Garolla;

– 18,30 (Area ex Ansaldo, piano terra) “L’amore ai tempi dei social network” con Paola Zannoner e Andrea Pinna;

– 19,00 (Castello Sforzesco, auditorium Gioco del Lotto) “Tra divinità buone e cattive, forze oscure e città fantastiche torna il Dio delle fiamme” con Joanne Harris;

– 19,00 (Teatro Del Verme, sala piccola) “A modo mio: la mia vita tra vino e musica” con Ron e Marino Bartoletti;

– 19,00 (Camera del Lavoro, sala Buozzi) “Diritto alla casa” con Giuseppe Marotta, Daniela Benelli e Agnese Stracquadanio;

-21,00 (Camera del Lavoro, sala Di Vittorio) “Slurp show. Dizionario delle lingue italiane: lecchini, cortigiani e penne alla bava al servizio dei potenti che ci hanno rovinato” con Marco Travaglio;

– 21,00 (Teatro Franco Parenti, sala grande) “Canti e racconti” con Andrea Vitali e i Sulutumana;

– 21,00 (Area ex Ansaldo, piano terra) “Milano Book party” festa degli editori indipendenti;

– 22,00 (Biblioteca di Melegnano) “BookCity young – Read and play: hai mai ballato in biblioteca? (Dai 16 anni)”  con gli adolescenti del progetto Ti faccio il filo.

Gli appuntamenti  sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, salvo dove diversamente indicato. Il programma è consultabile sul sito BookCity.

 

Fonte: www.illibraio.it

Dal torneo “Io Scrittore” alle librerie: esce “Acqua morta” vincitore dell’edizione 2014

È in libreria, pubblicato da Tea, Acqua morta di Michele Catozzi, romanzo vincitore dell’edizione 2014 del torneo letterario IoScrittore, promosso dal gruppo GeMS.

La trama ci fa tornare alla Venezia del 1981: una giovane coppia, appartata su una panchina dei giardini della Biennale, a Sant’Elena, viene aggredita: il ragazzo resta ucciso, la ragazza precipita in un silenzio al limite della follia, che rende impossibile risalire al colpevole. Alla Polizia non rimane che archiviare il caso. Il romanzo ci porta poi nella Venezia di oggi, dove dalle acque della laguna affiora un cadavere: si tratta di Mirco Albrizzi, immobiliarista molto conosciuto e vittima troppo illustre per passare inosservata. Se le autorità vorrebbero archiviare la faccenda come suicidio, il commissario Nicola Aldani, incaricato delle indagini, riconosce inequivocabili i segni dell’omicidio. È un caso scomodo e a complicarlo ci si mette anche quel commissario Zennari, ormai in pensione, che pretende aiuto per chiudere una storia ormai dimenticata, risalente a quarant’anni prima, l’aggressione ai giardini della Biennale… Ma nulla avviene per caso, e ben presto le due piste si confondono, le acque si intorbidano, gli indizi si inquinano… Sullo sfondo della vicenda, vivida e inconfondibile, sta Venezia: l’altana sul tetto, dove Aldani ama rifugiarsi; la laguna davanti alle Fondamenta Nove, dove il pilota del commissario fa sfrecciare il vecchio Toni, la lancia in dotazione alla Polizia; il dialetto, che risuona nella calli e lungo i rii; le acque e le nebbie, complici di misteri e custodi di verità.

Stefano Res, direttore editoriale di TEA, spiega così perché ha scelto questa storia: “Se dicessi che nel valutare un romanzo giallo l’intreccio poliziesco è tra le ultime cose che considero, credo che verrei aspramente criticato. Diciamo quindi che la solidità di quell’intreccio la do per scontata: ci deve essere. Quello che mi interessa di più, e che tende a colpirmi, è la resa di un luogo, di un ambiente. Non l’esattezza geografica o storica (anche queste sono scontate), bensì la resa di un luogo attraverso lo sguardo di un autore, la personalità di quello sguardo. Allo stesso modo con i personaggi e il protagonista: mi interessa la visione del mondo di quei personaggi come si evince dalle loro azioni, dalle loro scelte, dalle loro parole. I fatti, insomma, si accertano; le persone invece si conoscono. Luogo, personaggi e protagonista che non siano la mera proiezione dell’autore, né che rappresentino per lui un pretesto, ma che siano interessanti “da conoscere”. Cosa che ho trovato in Acqua morta

L’autore Michele Catozzi ha partecipato a cinque edizioni del Torneo prima di arrivare alla vittoria e dice ai torneisti che «non bisogna mai mollare, che devono essere i primi a credere fino in fondo nel proprio sogno». La sua avventura a IoScrittore è raccontata nel suo blog.

L’APPUNTAMENTO: In occasione di Bookcity, sabato 24 ottobre alle ore 15,30 nella sala Viscontea del Castello Sforzesco, saranno proclamati i vincitori di IoScrittore 2015, torneo letterario che dà voce a nuovi autori e nuovi immaginari. Oltre a Michele Catozzi parteciperanno Stefano Mauri, Luigi Spagnol, Eugenio Trombetta Panigadi, Claudio Semenza e Matteo Gamba; modera Antonio Prudenzano.

Fonte: www.illibraio.it

E alla fine… il cartaceo! Perché “Acqua morta” è un libro da pubblicare

E’ in in libreria Acqua morta, il romanzo selezionato per la pubblicazione cartacea tra i dieci vincitori dell’edizione di IoScrittore 2014.
Abbiamo sentito Stefano Res, direttore editoriale di TEA, la casa editrice che lo pubblica, per sapere che cosa lo ha portato a scegliere questa storia.

Ecco che cosa ci ha risposto.
«Se dicessi che nel valutare un romanzo giallo l’intreccio poliziesco è tra le ultime cose che considero, credo che verrei aspramente criticato. Diciamo quindi che la solidità di quell’intreccio la do per scontata: ci deve essere.
Quello che mi interessa di più, e che tende a colpirmi, è la resa di un luogo, di un ambiente. Non l’esattezza geografica o storica (anche queste sono scontate), bensì la resa di un luogo attraverso lo sguardo di un autore, la personalità di quello sguardo.
Allo stesso modo con i personaggi e il protagonista: mi interessa la visione del mondo di quei personaggi come si evince dalle loro azioni, dalle loro scelte, dalle loro parole. I fatti, insomma, si accertano; le persone invece si conoscono.
Luogo, personaggi e protagonista che non siano la mera proiezione dell’autore, né che rappresentino per lui un pretesto, ma che siano interessanti “da conoscere”. Cosa che ho trovato in Acqua morta
E ora diamo la parola all’autore, per il racconto (emozionato) della sua felice esperienza.
Oggi Acqua morta esce in libreria. Dieci mesi fa l’annuncio che il romanzo aveva vinto il Torneo 2014. Soltanto dieci mesi. Ma ci erano voluti cinque anni…
Ebbene sì, confesso che ho partecipato alle prime cinque edizioni di IoScrittore, dal 2010 al 2014. Sono stati, quelli, cinque anni di letture indefesse di incipit e di romanzi, di testi fantastici e di brutture immani, di giudizi appassionati e di stroncature ragionate, di corse contro il tempo e di revisioni forsennate, di delusioni cocenti e soddisfazioni planetarie, di scoramento inconsolabile e di amicizie disinteressate, di attese snervanti e di viaggi a vuoto, di serate davanti alla tastiera e di battaglie contro i troll. 
Tutto ciò è stato IoScrittore. Se inizi, poi è difficile smettere, i novizi sono avvisati. Ma andiamo con ordine.
La prima volta, nel 2010, partecipo con la raccolta di racconti Florilegio criminale (all’epoca erano ammessi) con protagonista il commissario Aldani, lo stesso di Acqua morta. Buoni i giudizi iniziali, poi combino un pasticcio con le scadenze e vengo squalificato. Pietra sopra. Fino alla nuova edizione.

Nel 2011 iscrivo il romanzo storico Ars construendi. Sono soltanto 160.000 battute, il minimo sindacale, ma è comunque il mio primo romanzo, ed è questa già una conquista. Arriva in semifinale (allora erano “i 200”) e quindi in finale (i mitici “30”…). In fase di revisione mi faccio prendere la mano e le battute diventano 220.000, un vero record per me. A dicembre viene pubblicato l’ebook con il titolo modificato in Il mistero dell’isola di Candia. Soddisfazione inimmaginabile. Ma non mi basta.

Nel 2012 allora ci riprovo. Il Torneo, con il suo ineffabile blog (a proposito, Ars è il nickname che utilizzo da sempre), con le sue complesse dinamiche, con la pazzesca possibilità di leggere gli inediti di altri appassionati di scrittura come me, è diventato una vera droga. Netcrash è un thriller tecnologico, 270.000 battute scritte in 33 giorni (vabbe’, beneficiando di una montagna di appunti, ma sempre 33 giorni sono…). Approda in semifinale e lì si ferma. I giudizi spaziano da un estremo all’altro, ma non si può pretendere troppo. Pare che Simenon ci mettesse soltanto 11 giorni per scrivere un romanzo. Beato lui… 

Nel 2013 decido di fare sul serio e presento il romanzo Acque morte, scritto l’anno prima, un tomone di 500.000 battute. Finalmente la narrazione lunga non è più un problema, ma che dire delle altre 70.000 battute che sono costretto a tagliare per rientrare nei limiti? Una cosa dolorosa che non auguro a nessuno. Il romanzo arriva tra i 300 (sì, sono aumentati) semifinalisti (anzi, no, finalisti). I giudizi sono molto buoni, ma ancora non ci siamo, il romanzo si ferma lì. Mica per questo mi arrendo. 

Nel 2014 medito di presentare di nuovo Acque morte in una versione revisionata anche in base ai giudizi dei miei lettori. A dirla tutta, sono titubante a partecipare per la quinta volta, ma per fortuna due mie amiche di Torneo mi costringono letteralmente a farlo. Gliene sarò eternamente grato. Il romanzo arriva nei 300 (certo, ci speravo, ma 2.300 partecipanti sono davvero tanti…). Di lì ad arrivare tra i 10, ce ne vuole. I giudizi della prima fase, però, mi sembrano migliorati rispetto all’anno precedente. Che voglia significare qualcosa? Come se non bastasse, dal 2014 il regolamento prevede l’inedita possibilità di caricare l’opera completa definitiva fino a qualche settimana dopo la chiusura della prima manche. Ne approfitto per revisionare ulteriormente il romanzo, tenendo conto delle indicazioni giunte nel frattempo con i giudizi. Carico la versione definitiva e incrocio le dita.

Sul blog di IoScrittore il titolo ogni tanto viene citato, sempre con commenti entusiastici. Alla fine sono fortunato, i miei lettori mi graziano e il romanzo entra nei 10 guadagnandosi la pubblicazione in ebook! Ma non è finita. Dopo qualche settimana arriva la famosa telefonata, anzi due. La prima da IoScrittore, per annunciare che Acque morte è stato selezionato per la pubblicazione. La seconda dall’editore. Dire che sono choccato è riduttivo. Solo il 18 dicembre, con l’annuncio ufficiale, mi capacito di aver vinto e che “diventerò” cartaceo. Per inciso, il comunicato esplicita per la prima volta la casa editrice del gruppo GeMS (TEA) che pubblicherà il romanzo vincitore. Non era mai accaduto in cinque anni di Torneo, e non chiedetemi perché. Non solo. I comunicati stampa diramati da GeMS fanno esplicitamente il mio nome “reale”. Inedito anche questo. Un ottimo auspicio.
Seguono dieci mesi di lavoro: un’ulteriore revisione prima di sottoporre Acque morte all’editor, la revisione vera e propria (entusiasmante), le bozze, la copertina, la bandella ecc. Il Torneo è ormai lontano, la nostalgia è grande, ogni tanto faccio capolino sul blog a salutare i vecchi compagni d’avventura. 
Sì, perché è stata un’avventura, indimenticabile, irripetibile, e proprio per questo ho cercato di fissarne i momenti più importanti in tre lunghi post pubblicati sul mio blog (http://www.crashtext.it). L’ho fatto, certo, per me stesso, ma soprattutto perché mi sembrava giusto condividere la mia esperienza con tutti i torneisti che ogni anno “ci provano”, per dire loro che non bisogna mai mollare, che devono essere i primi a credere fino in fondo nel proprio sogno.
Ora Acqua morta (il titolo è stato cambiato, ma di poco, e gli ha giovato) ha imboccato la propria strada. Andrà come andrà. Mi resta solo una cosa da fare. Ringraziare tutti gli anonimi torneisti che in questi cinque anni mi hanno portato fino a qui, la comunità di IoScrittore per le montagne di commenti prodotti sul blog che mi hanno aiutato ad andare avanti a dispetto di tutto, e infine lo staff del Torneo che da dietro le quinte sopporta stoicamente le nostre intemperanze.
Grazie di tutto, ragazzi. Davvero.
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Il libro in una frase
“Il cadavere affiorò dall’acqua morta di un canale secondario con la bassa marea.” Lo so, è l’incipit, ma che ci volete fare…
Amici di scaffale
Tutto il Camilleri di Montalbano, che diamine!
Segni particolari
Acqua, of course…
Tag
Laguna, affari, corruzione (Mose?)
Dove e quando
Venezia, oggi.
Come e perché ho deciso di partecipare a IoScrittore
La rivista Il Libraio occhieggiava dal tavolino del bagno, e un bel giorno… Ok, seriamente: mai avuta molta voglia di mandare manoscritti alle case editrici. Il Torneo era una valida alternativa. Per di più anonima. Affascinante. Comunque, la storia del bagno è vera…

La felicità di leggere

Sabato 24 ottobre IoScrittore ti invita presso la Sala Viscontea del Castello Sforzesco per un doppio appuntamento: la presentazione dell’indagine sul rapporto tra lettura di libri e benessere e la proclamazione delle 10 opere vincitrici dell’edizione 2015 del Torneo Letterario.

Gli autori che non potranno essere presenti sabato all’evento organizzato da IoScrittore potranno scoprire sul sito di IoScrittore, a partire dalle 17.00 di sabato 24, la lista dei romanzi vincitori dell’edizione 2015.
I partecipanti di IoScrittore che saranno presenti in sala riceveranno un piccolo gadget omaggio.

Ore 14.30 | La felicità di leggere. Presentazione dell’indagine sul rapporto tra lettura di libri e benessere
Michela Addis, Ferruccio de Bortoli
con Stefano Mauri e Luigi Spagnol

A seguire | IoScrittore. Proclamazione dei vincitori
Matteo Gamba, Stefano Mauri, Claudio Semenza, Luigi Spagnol, Eugenio Trombetta Panigadi
Modera Antonio Prudenzano.
Con la partecipazione di Michele Catozzi, vincitore del torneo IoScrittore 2014, con “Acque morte”, pubblicato recentemente dalla casa editrice TEA.

Col fiato sospeso!
Nel corso dell’appuntamento il giornalista e web content manager Antonio Prudenzano proclamerà i titoli delle 10 opere vincitrici del Torneo Letterario che saranno pubblicate in ebook o in cartaceo da una casa editrice del Gruppo editoriale Mauri Spagnol (Longanesi, Guanda, Garzanti, Corbaccio, TEA, Nord, Ponte alle Grazie, Salani…). Gli autori e le autrici vincitori di IoScrittore vivranno insieme alle redazioni del gruppo editoriale l’emozione di revisionare la propria opera e pubblicarla.

Prima puntata. Come pubblicare un libro

Che problema c’è? Oggi per pubblicare il tuo libro ti bastano un file e pochi minuti. Le piattaforme di self publishing continuano a moltiplicarsi e sono sempre più facili da utilizzare.
Un po’ di copia-incolla o un rapido upload, due clic e ti sei brillantemente autopubblicato.
Diversi miliardi di utenti di internet possono acquistare, scaricare, leggere e commentare il tuo romanzo, o il tuo saggio, le tue poesie. Sei persino riuscito a caricare la copertina…
Se non sei ancora soddisfatto, se non ti basta leggere il tuo nome e il titolo del tuo capolavoro nella grande vetrina digitale della rete, se ancora hai nostalgia per la fisicità della carta, se vuoi tenere in mano l’oggetto fisico e regalare una copia del tuo capolavoro alle tue simpatiche zie, molte piattaforme offrono un sistema (spesso molto conveniente) di print-on-demand e spedizione.
Ma tutto questo, mi vuoi dire, già la sapevo. Però qualche clic e un pagamento con carta di credito non bastano certo per diventare davvero un autore. “Non è quello che volevo, non mi basta!”
Perché quello che desideri, quello che ti serve, è un vero editore. Qualcuno – qualcun altro, con una faccia diversa dalla tua – che si prenda cura del tuo testo e lo accompagni verso i suoi lettori.
Insomma, devi trovare un editore!
Ecco, in questi post su IoScrittore cercheremo di spiegare il rapporto tra l’autore e il suo editore, partendo proprio dalle esigenze di chi scrive.
Dunque la prima domanda che dobbiamo farci è: perché un autore ha bisogno di un editore? A che cosa gli serve? Quali sono le funzioni che svolge?
Sinteticamente, e un po’ ermeticamente, possiamo dire che un editore serve a:
  • Valutare e selezionare i talenti.
  • Migliorare il prodotto (e accompagnare la crescita del talento).
  • Far conoscere, promuovere e diffondere l’opera.
  • Remunerare l’autore.
Nelle prossime settimane esamineremo in dettaglio queste funzioni. Ma nel prossimo post proveremo a esplorare uno dei molti paradossi dell’editoria: perché per un autore è relativamente facile pubblicare il romanzo d’esordio mentre è molto più difficile pubblicare il secondo romanzo? (si accettano suggerimenti).
Leggi anche: Il paradosso dell’esordiente: perché è più facile pubblicare il romanzo d’esordio del secondo libro?