In una realtà distopica molto simile alla nostra, una donna alla ricerca di amore e verità.

Ornella Sabia è autrice de Lettere da Omsk, romanzo edito da IoScrittore.

Il libro in una frase: Tutte le persona innamorate si somigliano; e tutte si rincoglioniscono ciascuna a modo suo. 

Amici di scaffale: Delitto e Castigo – Fedor Dostoevskij; Il maestro e Margherita – Michail Bulgakov; Anna Karenina – Lev Tolstoj. 

Segni particolari: L’ ironia che contraddistingue Annarita, la sua capacità di ridere di sé e del mondo e lo sconfinato amore per la letteratura. 

Tag: #Russia; #manoscritto; #letteraturarussa; #Dostoevskij; #Tolstoj; #viaggio; #paroleinviaggio

Dove e quando: Tra l’Europa e la Russia in una realtà distopica molto simile a quella attuale. 

Come e perché ho deciso di partecipare a IoScrittore: Mi è piaciuta subito l’idea di un concorso democratico, la possibilità di far leggere la mia storia ad altri lettori che, non conoscendomi, avrebbero potuto esprimere un giudizio sincero valutando il mio romanzo. Ho tenuto queste pagine nel mio cassetto per tre anni e alla fine ho deciso che era arrivato il momento di dar loro una possibilità e ho voluto darla anche a me come autrice. Così ho accettato la sfida e Io Scrittore si è rivelato molto di più, un vero e proprio percorso, un’immersione a tutto tondo nella scrittura: è stato molto stimolante leggere e valutare le opere degli altri partecipanti, perché tutto ciò che un aspirante scrittore deve fare è molto semplice: leggere e scrivere, niente scuse. I consigli che ho ricevuto mi sono stati utili per lavorare alle parti deboli del libro, dato che non esistono giudici migliori dei lettori. Uno strumento, quello di poter ricevere i commenti degli altri partecipanti, che solo Io Scrittore, nel panorama dei concorsi italiani per esordienti, mette a disposizione. 

Devo essere sincera, non mi aspettavo che il mio romanzo fosse tra i vincitori ed è stata una gioia immensa. Quando ho visto il titolo della mia opera nel tabellone dell’evento di premiazione che si è tenuto nel Castello Sforzesco di Milano durante il Book City ho rischiato un infarto. Peccato non essere stata presente perché, come accade spesso, “figurati se vinco io”. E a volte, invece, la realtà sorprende. Ecco perché Io Scrittore è un’ottima opportunità per gli autori che partono da zero, completamente sconosciuti, per quelli che come me avevano un manoscritto silenzioso nel cassetto, in attesa di venire alla luce e far sentire la propria voce. Il personaggio di Annarita, inoltre, si è aggiudicato anche il premio della catena di librerie Ubik, un’altra bella occasione per farsi conoscere. Dunque il mio consiglio è quello di provarci, perché non costa niente e comunque vada, resta un ottimo modo per confrontarsi con gli altri e migliorare la propria voce narrativa. 

L’ebook “Lettere da Omsk” di Ornella Sabia, finalista del torneo IoScrittore

Esce in ebook Lettere da Omsk di Ornella Sabia, libro finalista al torneo letterario gratuito IoScrittore, promosso dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol.

L’autrice, nata a Napoli nel 1988, a vissuto tra Tito (Pz), Napoli e Roma. Laureata presso l’università L’Orientale di Napoli in Mediazione linguistica e culturale, ha conseguito un master in Giornalismo culturale presso l’università La Sapienza di Roma. Ha collaborato con il quotidiano lucano La Nuova del Sud e la redazione Cultura de la Repubblica e l’inserto Robinson.

Ornella Sabia ama viaggiare, soprattutto nell’Est Europa. Quando scrive, pero, le piace rifugiarsi a Tito, la cui magica tranquillità le fornisce la concentrazione necessaria a costruire le sue storie. Non potrebbe vivere senza i libri di Dostoevskij e senza un piatto di pasta al giorno.

E veniamo al suo romanzo, che racconta l’esistenza di Annarita, grigia, senza troppi sobbalzi, ma nemmeno troppi slanci. Un’esistenza che si srotola in un futuro cupo e non molto lontano; il mondo è di nuovo diviso in blocchi definiti da nuove cortine di ferro. Come uno squarcio in questa coltre monotona e soffocante, un manoscritto anonimo viene recapitato nella casa editrice dove Annarita lavora senza troppa soddisfazione. Bastano poche pagine per scatenare nel suo cuore l’emozione di una voce perduta molto tempo prima, guidata dalla convinzione che l’autore segreto sia l’unico, vero, grande amore della sua vita. Inizia così un viaggio difficile e tormentato dall’Italia alla Siberia, contro ogni regola e contro ogni logica, attraverso confini fisici e  temporali, che la porterà a vivere situazioni assurde e pericolose, a contatto con personaggi improbabili e misteriosi movimenti rivoluzionari. Lontano e vago nella realtà, lo scopo di questa piccola odissea si consolida via via però nel suo animo, portandola, grazie alla sua determinazione, al cuore della verità. Che sarà semplice, ma allo stesso tempo sorprendente e dirompente, capace di stravolgere non solo la sua piccola esistenza, ma anche di mutare il corso della Storia. Perché a volte, quando sgorgano dal sottosuolo, amore e verità hanno la forza dirompente di un fiume in piena.

A proposito del torneo IoScrittore, l’autrice ha raccontato: “Mi è piaciuta subito l’idea di un concorso democratico, la possibilità di far leggere la mia storia ad altri lettori che, non conoscendomi, avrebbero potuto esprimere un giudizio sincero valutando il mio romanzo. Ho tenuto queste pagine nel mio cassetto per tre anni e alla fine ho deciso che era arrivato il momento di dar loro una possibilità e ho voluto darla anche a me come autrice. Così ho accettato la sfida e Io Scrittore si è rivelato molto di più, un vero e proprio percorso, un’immersione a tutto tondo nella scrittura“. E ancora: “E’ è stato molto stimolante leggere e valutare le opere degli altri partecipanti, perché tutto ciò che un aspirante scrittore deve fare è molto semplice: leggere e scrivere, niente scuse. I consigli che ho ricevuto mi sono stati utili per lavorare alle parti deboli del libro, dato che non esistono giudici migliori dei lettori. Uno strumento, quello di poter ricevere i commenti degli altri partecipanti, che solo Io Scrittore, nel panorama dei concorsi italiani per esordienti, mette a disposizione.  Devo essere sincera, non mi aspettavo che il mio romanzo fosse tra i vincitori ed è stata una gioia immensa”.

 

 

 

 

Fonte: www.illibraio.it

“Evitare gli stereotipi, anche nei gialli”: i consigli di Biondillo

Gianni Biondillo (nella foto di Yuma Martellanz ndr) autore prolifico di romanzi, saggi, testi teatrali e libri per bambini (e, non dimentichiamolo, architetto), è particolarmente amato dal grande pubblico grazie ai gialli con protagonista l’ispettore Michele Ferraro. Le vicende di Ferraro, ambientate principalmente tra Quarto Oggiaro e il resto di Milano, che viene raccontata in lungo e in largo, mostrano una città multiforme, di criminali e politici, di vecchi nobili e gente perbene che arranca per arrivare alla fine della giornata. Ma, soprattutto, le storie di Ferraro cercano di uscire dai cliché del “giallo” per abbracciare un pubblico vasto e affezionato.

Intervistato da IoScrittore, Gianni Biondillo racconta la sua idea di scrittura, il suo metodo di lavoro e alcuni segreti su due elementi molto importanti in un romanzo: i personaggi e i dialoghi.

Si ricorda com’è arrivato a pubblicare il suo primo romanzo?

“Me lo ricordo molto bene. Ho cominciato per puro caso: mi era venuto il desiderio di raccontare una cosa, quasi a me stesso, e ho iniziato a scrivere. Vivevo in un appartamento molto piccolo e il computer era all’ingresso, quasi davanti alla porta. Una sera vennero a cena degli amici e io avevo lasciato le prime sette pagine di quella cosa – perché per me era proprio una ‘cosa’ – che stavo scrivendo lì vicino all’ingresso. A un certo punto mi accorgo che una di queste persone era rimasta lì: aveva visto queste pagine e aveva iniziato a leggerle. Mi dice: ‘è molto bello, lo devi pubblicare assolutamente’. Insomma, quando ho terminato di scriverlo, quasi per gioco, ho fatto una stampata e l’ho data in mano a questa persona, perché io non sapevo proprio cosa farne, non conoscevo nessuno nel mondo dell’editoria. Due settimane dopo mi contatta una lettrice e mi dice: ‘a me il libro è piaciuto moltissimo, domani lo presento in Guanda!’”.

E Guanda lo ha accettato.

“Senza neanche dover spedire il pacco, mi sono ritrovato a parlare al primo editore a cui era stato portato fisicamente il libro. Luigi Brioschi mi ha telefonato per chiedermi di incontrarci – me lo ricordo ancora adesso – mentre stavo andando a lavorare in un cantiere in provincia di Lecco, da architetto quale io ero. Insomma è stata una fortuna sfacciata, dico la verità: non ho dovuto mandare il mio testo a decine di editori, non ho sofferto, non ho aspettato mesi, è stato tutto talmente semplice che quasi quasi me ne vergogno.”

Come le vengono in mente le storie della serie dell’ispettore Ferraro?

“Ho una produzione molto variegata, da saggistica, a libri di viaggi, a romanzi, a fiabe per bambini, e poi ci sono tutti i romanzi di Michele Ferraro, che in realtà sono solo un terzo dei libri che ho pubblicato. Sono un pessimo autore seriale, da questo punto di vista: non scrivo un episodio ogni sei mesi, come fanno molti altri autori, ma a un certo punto, non so mai quando, una determinata storia mi sembra naturale immaginarla dentro il suo mondo, con lui protagonista. Quindi non decido: ‘adesso scrivo un libro dove il protagonista è Michele Ferraro’. Quello che fa scattare la molla è misterioso, magari qualcosa che leggo sul giornale, o che sento raccontare, ma non so spiegare come succeda di volta in volta”.

E, a questo punto, inizia il processo di scrittura?

“Io non amo scrivere, se potessi lo eviterei in tutti i modi. Cerco di fare altro, mi invento sistemi per rimandare di continuo il momento dell’inizio. Mi spaventa perché so che diventerà un lungo viaggio, complicato, faticoso, che, certe volte, implica anche sofferenza. Lo dico sinceramente: è come entrare in un tunnel senza sapere se ne uscirai. Poi, a un certo punto scrivere diventa impellente, inevitabile: una tassa che devo pagare con me stesso. Allora mi ci butto dentro e diventa un viaggio tortuoso, anche noioso a volte, perché scrivere significa accettare l’idea che ti devi dare delle regole, degli orari ben precisi, dei risultati da raggiungere ogni giorno. Devi essere ragionieristico”.

Quindi è molto metodico nella scrittura?

“Cerco di darmi a tutti i costi un ordine, un metodo, una disciplina. Altrimenti non se ne esce, perché la scrittura di un romanzo implica molto tempo della tua vita, devi lasciare spazio a un altro mondo, che non è il tuo. Entro in una sorta di catalessi famigliare: le mie figlie e mia moglie mi parlano e io neanche le ascolto da quanto sono preso. Perché di fatto quando stai scrivendo lo fai per tutto il giorno, anche di notte quando dormi, anche quando mangi, anche quando fai una passeggiata. Sei sempre con la testa dentro quella cosa lì”

All’inizio di un nuovo libro, ha già in mente tutte le fasi della storia?

“Non deve necessariamente esserci un modo preciso per portare avanti una storia. Nel caso di quelle con Michele Ferraro, data la peculiarità del romanzo giallo, che prevede un enigma e la soluzione di una serie di meccanismi, è fondamentale sapere da dove sto partendo e dove arriverò. Però la navigazione è molto più misteriosa di quanto uno creda, diventa ingovernabile: molti dei personaggi si sviluppano in direzioni che non avrei immaginato, altri personaggi nascono all’improvviso e possono spostare la barra di tutta l’imbarcazione. La scrittura è sempre molto avventurosa, anche perché è un’esperienza conoscitiva: se un libro non diventa sorprendente per l’autore stesso è una noia mortale, no? Se tu sai già tutto, se è tutto chiaro, se è tutto logico, diventa prevedibile anche per il lettore. L’autore per primo si deve sorprendere di quello che sta scrivendo.”

Per quanto riguarda i personaggi, quanto è importante la loro caratterizzazione in un romanzo di genere?

“Le distinzioni non mi hanno mai convinto, le regole per scrivere un romanzo sono identiche, in qualunque genere: i personaggi devono essere veri, devono avere una profondità, devono avere una personalità. Bisogna, a tutti i costi, evitare lo stereotipo: sapere che esiste, utilizzarlo anche, però poi smontarlo. Molta della letteratura di genere, giallo o noir, vive di stereotipi, e quel tipo di libri, tendenzialmente, mi annoia. A me non piacciono i gialli, lo dico con tranquillità, perché sono spesso scontati, perché a un certo punto succede sempre una determinata cosa, e arrivano sempre il colpo di scena, la risoluzione… e i personaggi sono sempre uguali, quelli femminili sempre bellissimi, con le gambe tornite…”

Quindi lei cerca di giocare con i canoni del genere?

“Direi che non si possa fare altrimenti. Molti utilizzano gli stereotipi perché è la strada più facile, più breve. Però io, da lettore, ho tutto il diritto di dire che sono libri prevedibili e consolatori: il bene trionfa sempre sul male, il protagonista è sempre in qualche modo positivo, anche quando è un po’ sgarrupato… Sono dei meccanismi narrativi scontati. A me piacciono i libri scritti bene: Raymond Chandler scriveva dei libri bellissimi, non è un autore di genere, è un autore americano e basta”.

Un altro aspetto del giallo sono i dialoghi: quanto sono importanti in un romanzo?

“Quando entro in libreria faccio sempre la ‘prova dialogo’: apro a caso un romanzo di cui non so nulla dell’autore e cerco i dialoghi. Se sento che suonano falsi richiudo il libro. Quello del dialogo è uno dei momenti più complicati, perché quando metti in scena delle persone che dovrebbero essere vive ed esprimersi in maniera diretta, ti giochi la credibilità del personaggio. Mi capita spesso di leggere libri dove tutti i personaggi parlano allo stesso modo, indipendentemente se siano medici, avvocati, operai, o contadini, giovani o vecchi, italiani o stranieri. Parlano tutti allo stesso modo, che è la lingua dello scrittore. Ma, nella realtà, io stesso quando parlo con uno sconosciuto parlo in modo differente da come parlo con mia moglie, o con le mie figlie. Se già io nella mia vita quotidiana ho modalità, vocaboli e forme retoriche diverse in base a chi ho davanti, figuriamoci dei personaggi che sono di volta in volta differenti. In alcuni libri si trovano dialoghi iper-descrittivi, in cui il personaggio va avanti a parlare per mezza pagina: nella vita nessuno parla ininterrottamente senza mai confondersi, senza neanche un anacoluto, o un errore grammaticale.”

Da scrittore lei utilizza molto varie parlate e dialetti.

“Quella italiana è una situazione particolarissima, perché sono ancora molto importanti il background culturale, la storia famigliare, le origini… I dialetti sono parte vivente della lingua quotidiana. Allora questi elementi diventano necessari per caratterizzare il più velocemente possibile i personaggi. Vorrei che, aprendo un mio libro, un lettore che mi conosce dica: ‘questa frase non può che averla detta Augusto Lanza!’, ‘questa frase non può che averla detta Michele Ferraro!’, eccetera. Allora vuol dire che ho raggiunto il mio scopo: ho creato la personalità del personaggio senza bisogno di descriverlo. Per esempio: non ho mai fatto una descrizione fisica di Michele Ferraro, in nessuno dei miei libri. Eppure lui ha una personalità molto evidente, che passa attraverso i suoi pensieri, attraverso i suoi movimenti, il modo in cui parla. E l’utilizzo dei dialetti è strumentale all’interno di questa logica, non è semplicemente folclore. In un romanzo, uno dei miei personaggi si rivolge in calabrese a uno dei due poliziotti con cui sta parlando e in italiano all’altro, perché è un suo modo per distanziarsi o avvicinarsi, è un suo modo di rispettare o meno le persone che ha di fronte”.

Per concludere, se dovesse dare un unico consiglio a un aspirante scrittore, quale sarebbe?

“Di cercarsi un lavoro!” [E ridacchia sornione.]

Le 300 opere finaliste a IoScrittore 2020

Ecco i titoli dei 300 romanzi che hanno superato la seconda fase del Torneo letterario. Complimenti a tutti!

73

A dorso d’asino

A volte è sera

A.h.i. (adulti hamburger di immaturità)

Abba

Acqua santa

Agguato profondo

Al di là del silenzio

Aletheia

Alla ricerca di Venere

Altrove

Amezaiku, storia di attimi intagliati

Angeli su Barcellona

Anita. Quanto vale la diversità!

Antracite

Aspetta tempi migliori

Automedica

Avanti nel buio, verso l’altro lato della memoria

Baba

Bad Girls

Beatrice lungavita

Buonanotte amore mio

C’era la Luna

C’era una volta il Medioevo

Capace di morte,  capace d’amore

Capofitto 1. Saga degli atleti

Caravaggio. Il collezionista

Carceri

Carl

Carnaio. Storia delle ragazze di San Berillo e di altre carni

Cavalcando la libertà

Centro accoglienza ragazzi stanchi

Chi conosce Lara Petrova?

Ci sono laghi e boschi

Come pietre sparse

Compendi amorosi

Cose che capitano

Cose da fare nel passato quando stai per morire

Criança

Cronache dalla contea

Cuore di bambola

Da grande farò l’Uomo Ragno

Da sud a nord

Da un altro tempo

Dai diamanti non nasce niente

Di cenere e ombra

Di fango e di rose

Digressione marginale sull’estetismo nirvanico

Diphilleya Grayi. La finestra sull’Infinito

Dopotutto

Dove buio non c’è

E così sia

E la luna bussò

È scappata la morta

È solo un gioco di maschere e specchi

È sparito l’armadietto. Ricordi di un anno di naja, 1993-1994

Emily Page e l’Atlante di Giada

Eravamo ricchi e non lo sapevamo

Eroi accidentali

Error è il mio nome

Escape to Paradise. Una storia d’amore e di Yakuza

Fango, sudore e polvere di libri

Figli della pioggia

Figlia unica

Fiori e pietre

Fuori dal cerchio

G.S. La vera storia e l’incredibile morte

G4I4

Gilda (profumo di caffè e nudi)

Gli ascolti del vuoto

Gli insetti (sinfonia in tre movimenti)

Gli occhi altrove

Gli occhi del Tempo

Gracias a la vida

Gritty woman

Hamelin

Hotel Astoria

I Calioti. Storia di anarchia e cazzimma

I figli dei demoni

I giorni del vento e del fuoco

I guardiani della casa dell’elicriso

I mille anni di Berardina Pisa

I panni sporchi

I ragazzi di maestro Girolamo

I segreti di Monteluna

I teschi di Malta

I timonieri invisibili

Il bambino eterno

Il barrio dei fiori

Il buio oltre le fronde

Il campo delle pietre senza nome

Il casco coloniale

Il caso Moleskine

Il cerchio dei nove

Il cimitero delle bambole

Il circolo delle copie originali

Il confine

Il confine del giorno

Il coraggio dei veri colori

Il database dell’informatico celeste

Il destino oltre le stelle

Il detenuto della cella 23

Il diamante di Kassandra

Il figlio dell’accordatore Leutzer. Una storia in otto Lieder

Il Franchitti

Il futuro è cambiato

Il gioco di Blue

Il giogo del predatore

Il gioiello dell’architetto

Il giro in più

Il grido dei narcisi

Il killer dei sapienti

Il labirinto dei topi

Il labirinto di vetro

Il ministro

Il Padre Nostro

Il pozzo e la corda

Il prigioniero vestito di blu

Il principe maledetto. La maschera di Caino

Il ragazzo che non poteva guardare il mare

Il raggio verde

Il romanzo di Saul

Il sapore del colore blu

Il segreto del codice boemo

Il Segreto di Sàulo

Il senso del buio

Il sicario di Omaha

Il silenzio dell’oscura signora

Il suo fante

Il teorema della spada

Il vizio delle cose pure

Il volo della libertà. La casa del sole nascente

Inchiostro, storia di un treno

Indelebile

Innocente è la mia colpa

Inseparabili

Io sento

Io sorrido

Isaia, 47-3

Jude

Katramazz. I simboli del potere

L’amore infantile

L’angelo e il dio ignorante

L’arcano del sortilegio temporale

L’argonauta

L’aritmetica del noi

L’Erminio Folgorani

L’eroe di carta

L’estate che Ethan salvò San Francisco

L’estate dei fuochi fatui

L’estate del buio profondo

L’età dei nodi

L’indifferenza dei mostri

L’infinito

L’ombra della colomba bianca

L’ombra delle rose

L’onda bianca

L’orso del Monte Niño

L’ortica del diavolo

L’uniformità dei sogni

L’uomo con le ali di carta

L’uomo della croce

La bambina di Sicilia

La bambina ragno

La Barriera

La buona stella

La casa nel sole

La chimica dell’attimo

La coincidenza del buio

La colpa e il pentimento

La confraternita dei peregrini del tempo

La contea. Storia d’arme e d’amore in terra d’Otranto

La danzatrice scalza

La donna e il drago

Là dove scorre il Nilo

La febbre

La fine dell’attesa

La foresta degli spiriti

La leggenda di Layana

La Linea

La malaterra

La meccanica dell’inganno

La mia giustizia

La mia vita all’Ovest

La musa e il suo poeta

La nota mancante

La prima volta che..

La purezza del riso

La regola del fuoco

La scintilla dell’Adlon

La sfida dell’arcano capovolto

La sindrome di Gulliver

La sottile differenza

La stagione nel sole

La storia che non ho mai scritto

La storia che si scrisse da sé

La sua essenza era musica

La tangenziale

La tela dei dormienti

La tela nascosta

La testa del serpente

La valle dello zafferano

La variante

La vecchia rapita

La via del ritorno

La Viola di Sara

Lascia stare i santi

Le disgrazie tutte assieme

Le donne del prete

Le gocce perdute

Le maree di Lyssa

Le memorie di un morto

Le mirabolanti avventure di Pepè, pecora errabonda spagnola

Le tutrici

Le verità dell’acqua. Limpidezza

Le voci delle altre

Lettere dal condominio

Limone limone

Lo chiamo Antonio

Lo specchio di Grace

Mazal Tov

Meccanismi compromessi

Michelangelo Merisi da Caravaggio

Mille

Mille volte (lo stato attuale delle cose)

Mirina

Miss Amnesia

Mister Pizza

Molotov & bigodini

Mors tua Vita mea

Nannina

Nel Cuore dell’Africa. Il genocidio nero

Nella torre il silenzio

Nera

Nero carbone

Nessun uomo

Nient’altro che polvere. La prima indagine del cuoco Guido Cozzolino

Non ballate

Non ho mai visto l’alba

Non indurmi in tentazione

Non posso portarti in paradiso con le catene

Non usare le mie parole

Nuovi amici

Odissea del cervo e del passero cantore

Ogni anno, quando nevica

Onde cerebrali

Orme

Orrori italiani. La strega bianca

Over Dream Edges

Papà René

Per dirti di noi. Lettera a mio padre

Per grazia ricevuta

Per il sole che tramonta all’alba

Per Itaca, di qua

Per sempre insieme

Perché i vecchi che guidano piano indossano il cappello?

Piccole soluzioni finali

Più denso del sangue

Polvere e ombra

Pomo d’oro

Pompei. Ultimo atto.

Profumo

Punto e virgola. Una vita

Qisas

Quando il mare sparì

Quel che si sogna da piccoli

Quello che non ti aspetti

Raggi di luce permanente

Reset

Reset di una vita

Respiro

Ritorno all’isola felice

Riviera Life

Rudy Hotel

Sangue normanno

Sefaste. La ricerca della libertà

Segnavento

Senza effusione di sangue

Socrates. Non esiste antivirus per le vostre coscienze

Storia del più grande pasticcere d’Africa

Sulle ali del tempo

Tascabile indimenticabile

Templare dei Sogni

Tigri di carta

Tutta la bellezza del mondo

Tutti giù per terra

Tutto il tempo che rimane

Tutto nella mia mente

Un fantasma in Vaticano

Un incarico confidenziale

Un matrimonio polacco

Un pomeriggio per caso

Un ritorno in Italia

Un’altra forma di dolore

Una casa di ghiaccio

Undici settimane

Veleni, amori, animali e altre perniciose calamità

Veritas

Vivere e guarire sul pianeta Terra

Welland

Ecco i 300 finalisti della decima edizione del torneo letterario IoScrittore

Svelati i 300 finalisti della decima edizione del Torneo letterario IoScrittore, gratuito e promosso dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol in partnership con ilLibraio.it, Circolo dei Lettori, il Libraccio, IBS.it e Ubik.

“Essere un autore di bestseller è un sogno di molti scrittori”, commenta Stefano Mauri, Presidente e Amministratore Delegato di GeMS nonché ideatore della gara. “Ci riescono in pochi, ma IoScrittore ha dimostrato di poterli trovare e guidare nel delicato percorso che porta al successo in libreria. Abbiamo trovato nel tempo tra voi scrittori di straordinaria qualità (se non ci credete leggere Fiore di Roccia di Ilaria Tuti, autrice che abbiamo trovato leggendo i vostri testi). Però anche tutti gli altri hanno avuto il privilegio di avere il loro lavoro giudicato a fondo e spesso con la competenza di lettori capaci. I miei migliori auguri ai partecipanti di questo concorso di contribuire a trovare una o più voci destinate ad incantarci.”

Ecco allora i titoli dei 300 romanzi che accedono alla seconda fase della gara, nella quale saranno giudicate le opere intere e che decreterà i dieci vincitori.

Per conoscere i vincitori del torneo si dovrà attendere l’autunno, quando saranno annunciate le 10 opere vincitrici: in palio la pubblicazione in formato ebook e cartaceo con la forma del print on demand con il marchio del torneo. Fra tutte le opere in gara (e non solo fra le 300 finaliste), inoltre, gli editor delle case editrici del gruppo (astoria, Bollati Boringhieri, Chiarelettere, Corbaccio, Garzanti, Guanda, Longanesi, Nord, Ponte alle Grazie, Salani, Tea, Tre60, Vallardi) ne sceglieranno una o più per la pubblicazione su carta da parte di uno degli editori della galassia GeMS. Sono previsti anche premi dai partner del torneo per i migliori lettori: un modo per sottolineare l’importanza della fase di valutazione nel processo di selezione e pubblicazione editoriale. In tutte le fasi del torneo letterario i manoscritti sono valutati in forma rigorosamente anonima, per evitare qualsiasi influenza esterna sui giudizi.

Fonte: www.illibraio.it

Verso la proclamazione delle 300 opere finaliste

Il primo appuntamento di IoScrittore si avvicina. Parliamo di uno dei momenti più importanti del Torneo letterario gratuito promosso dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol, quello in cui saranno svelati i nomi dei 300 finalisti della decima edizione.

A loro sarà data la possibilità di partecipare alla seconda fase del torneo, in cui saranno giudicate le opere intere e dalla quale usciranno i dieci vincitori dell’ebook.

Da dieci anni, il Torneo si pone come alternativa democratica all’autopubblicazione: un modo per mettersi alla prova, confrontandosi non solo con molti appassionati lettori, ma anche con gli editor delle case editrici del Gruppo editoriale Mauri Spagnol, che monitorano il torneo alla ricerca di nuove voci da pubblicare.

Ma passiamo ai dettagli dell’evento, che sarà tutto digitale e potrà essere seguito direttamente dalla pagina Facebook di IoScrittore, martedì 16 giugno alle ore 18.30.

A partecipare alla diretta ci saranno Stefano Mauri, Presidente e AD di GeMS nonché ideatore del Torneo, e lo scrittore Enrico Galiano, protagonista in classe, in libreria e sui social, con il suo nuovo romanzo “Dormi stanotte sul mio cuore”, edito da Garzanti. A moderare l’incontro, Antonio Prudenzano, giornalista e responsabile del sito ilLibraio.it, tra i partner del Torneo insieme a ibs.it e ubik.

Come sempre, gli eventi di IoScrittore sono una bella occasione per per ascoltare la voce di chi con i libri ci lavora da anni, e può dispensare ottimi consigli agli aspiranti scrittori; ma anche per comprendere meglio le dinamiche di un Torneo letterario unico nel suo genere, un vero e proprio trampolino che garantisce visibilità e offre l’opportunità della pubblicazione in edizione cartacea da parte delle case editrici del Gruppo (non solo tra i finalisti, ma tra tutti gli iscritti).

In attesa della finalissima che si terrà in autunno (si spera dal vivo), vi aspettiamo online per l’appuntamento di martedì. 

Qui l’evento su Facebook per essere avvisati quando inizia la diretta.

In diretta web i 300 finalisti della decima edizione del Torneo letterario IoScrittore

La decima edizione del Torneo letterario IoScrittore, gratuito e promosso dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol – cui fanno capo le case editrici Astoria, Bollati Boringhieri, Chiarelettere, Corbaccio, Garzanti, Guanda, Longanesi, Nord, Ponte alle Grazie, Salani, Tea, Tre60, Vallardi – entra nel vivo: è giunto il momento di svelare i nomi dei 300 finalisti che accederanno alla seconda fase della gara, nella quale saranno giudicate le opere intere e che decreterà i dieci vincitori.

L’annuncio, tutto digitale, è in programma per martedì 16 giugno alle 18.30 in diretta sulla pagina Facebook di IoScrittore: interverranno Stefano Mauri, Presidente e AD del Gruppo Editoriale Mauri Spagnol (GeMS) nonché ideatore del Torneo, e lo scrittore Enrico Galiano, protagonista in classe, in libreria e sui social, con il suo nuovo romanzo Dormi stanotte sul mio cuore (Garzanti). A moderare l’incontro sarà Antonio Prudenzano, giornalista e responsabile editoriale del sito ilLibraio.it, tra i partner del Torneo insieme a Circolo dei Lettori, il Libraccio, IBS.it e Ubik.

Iniziativa unica nel panorama nazionale, come ricorda la presentazione dal 2011 IoScrittore ha messo in moto una fucina di scrittura, lettura, consigli e valutazioni, che mette in contatto diretto aspiranti scrittori e professionisti dell’editoria. Con il motto Cerchiamo scrittori di talento! il torneo chiede agli stessi partecipanti a leggersi e valutarsi a vicenda, offrendo loro nel contempo utilissimi consigli da parte degli editor. Così, negli anni, intorno alla gara e a tutti gli appuntamenti ad essa legati si è riunita una community di decine di migliaia di partecipanti e, edizione dopo edizione, IoScrittore riesce a dare la giusta voce ai talenti nascosti.

L’agone letterario si concluderà in autunno, quando saranno annunciate le 10 opere vincitrici, che otterranno la pubblicazione in formato ebook e cartaceo con la forma del print on demand con il marchio del torneo. Tra le opere in gara, inoltre, gli editor delle case editrici del gruppo ne sceglieranno una o più per la pubblicazione su carta da parte di uno degli editori della galassia GeMS. Sono previsti anche premi dai partner del torneo per i migliori lettori: un modo per sottolineare l’importanza della fase di valutazione nel processo di selezione e pubblicazione editoriale. In tutte le fasi del torneo letterario i manoscritti sono valutati in forma rigorosamente anonima, per evitare qualsiasi influenza esterna sui giudizi. Per approfondimenti sul regolamento e sulla storia del torneo consultare il sito ufficiale.

Fonte: www.illibraio.it