Londra, metà Ottocento: chi è davvero Julian Sanders? Segreti, vendette, avventure e tradimenti in un travolgente romanzo storico

Intervista a Giovanna Lombardo, autrice di “La rosa e il drago

Il libro in una frase

La potenza dell’odio e la resilienza dell’amore.  

Amici di scaffale

Da Stephen King a Elena Ferrante, da J.K. Rowling a Ken Follett, da Charles Dickens a Stefania Auci, da Silvia Avallone a Isaac Asimov, non ci sono limiti di genere. 

Segni particolari

Dedicato a chi ha voglia di evasione e di un tuffo in un altro tempo, in un altro luogo. 

Dove e quando

Inghilterra, metà Ottocento.  

Tag

#Vendetta, #Inganni, #Avventura, #Passione, #Inghilterra vittoriana, #Storia

Come e perché ho deciso di partecipare a IoScrittore

Partecipo a IoScrittore dal 2019. Le prime due volte, proponendo testi diversi, sono stata eliminata subito. E ho capito che scrivere ciò che non è nelle proprie corde nel tentativo di piacere a tutti non paga. 

Perciò alla terza partecipazione ho pensato: e se provassi con La rosa e il drago? Un romance storico non è il genere che fa furore al torneo, lo sapevo bene, ma io mi ero davvero entusiasmata a scriverlo, a fare ricerche sulla parte storica e sugli usi e costumi del periodo. Ciò nonostante ero talmente convinta di non passare che non avevo neanche concluso il romanzo. Quando ho visto la lista dei 400 sono andata in panico. Grossi impegni di lavoro e di studio assorbivano praticamente tutto il mio tempo, ma perdere quell’occasione era impensabile. Ho implorato in ufficio una settimana di ferie e mi sono chiusa in casa per riuscire a finire il romanzo e inviarlo nei termini. Non è stato vano, visto il risultato inatteso. Partecipare a IoScrittore è una sfida impegnativa, a volte dolorosa al momento della ghigliottina dei giudizi, ma è pure un’opportunità per gli esordienti in un ambito dove emergere e farsi notare è impresa ardua. Non ultimo, se affrontato in maniera ludica ma consapevole, il torneo educa al confronto e aiuta a crescere, come persona e come autore. 

“La rosa e il drago” di Giovanna Lombardo, da IoScrittore alla pubblicazione

Giovanna Lombardo, classe ’72, è l’unica “bolognese” in una famiglia di emigrati siciliani. Si è trasferita per lavoro nel Nord Europa, dove risiede tuttora felicemente. Sta per laurearsi in Lingua e cultura italiana per stranieri. E La rosa e il drago, con cui è stata protagonista al torneo letterario gratuito IoScrittore, e che ora esce in ebook, è il suo primo romanzo.

la rosa e il drago

La trama ci porta a Londra, a metà Ottocento. Julian Sanders, un ladruncolo che vive di espedienti nei bassifondi della città, langue in una cella maledicendo il suo miserabile destino. Quando viene portato davanti al giudice Ludovic Layne, Julian teme che sia giunta la sua ultima ora. Ma a sorpresa, senza dargli spiegazioni, il giudice lo conduce invece nella propria dimora e si prende cura della sua educazione con l’aiuto della giovane Anna Foster, segretamente innamorata di Anthony, nipote del giudice. Ben presto però l’arrivo di Julian turba e confonde i sentimenti della ragazza. Quando finalmente Julian viene a sapere il motivo per cui il giudice l’ha accolto in casa è sconvolto dalla rivelazione inattesa sulle proprie origini e dalla scoperta che l’odiato Anthony, suo rivale per l’amore di Anna, è il suo fratellastro. Julian decide allora di giocare la sua partita per entrare di diritto in un mondo nobiliare apparentemente da favola, conquistare il cuore di Anna e l’agognata stima di Ludovic, con una scelta rischiosa le cui tragiche conseguenze muteranno la sorte di tutti i protagonisti.

Ma è davvero lui a decidere, oppure è qualcun altro che tira i fili manipolando tutti come pedine? E quali sono le vere ragioni?

Sullo sfondo di un’Inghilterra in piena rivoluzione industriale, lacerata dalle tensioni sociali, tra segreti, vendette, avventure e tradimenti la drammatica verità sulla famiglia Layne verrà svelata. Ma l’amore e la felicità arriveranno a chi saprà battersi per conquistarli.

Fonte: www.illibraio.it

La teoria dell’iceberg di Hemingway: consigli per scrivere una storia

Conoscete la “teoria dell’iceberg” di Ernest Hemingway? È un precetto di scrittura attribuito all’autore americano e divenuto molto popolare, finendo per essere annoverato tra le regole imprescindibili da seguire per chi vuole scrivere una storia.

Ma di cosa si tratta nello specifico?

Partiamo dall’immagine dell’iceberg: come è noto a molti, gli iceberg sono grandi blocchi di ghiaccio che galleggiano sul mare, di cui si vede in superficie soltanto la punta di ciò che rimane sott’acqua. Ecco, questa figura dovrebbe rappresentare il modo in cui ci si approccia alla scrittura: mostrando solo una parte di quello che si vuole comunicare, e lasciando tutto il resto sommerso.

La teoria dell’iceberg è dunque una teoria di omissione. Non si deve dire tutto, anzi: bisogna fare in modo che il lettore intuisca e percepisca anche quello che non si trova scritto sulla pagina. Perché in qualche modo c’è, anche se non è presente direttamente.

Del resto Hemingway era abituato a contenere e limare la propria scrittura: lavorando come giornalista, doveva fare tutti i giorni i conti con limiti di spazio, e non poteva lasciarsi andare a descrizioni prolisse o divagazioni inutili.

Questo stile – lo stile minimalista, concentrato e sintetico – è diventato poi anche la sua cifra narrativa, sostenuta inoltre dalla convinzione che il significato più profondo di una storia non dovesse essere evidente in superficie, ma trasparire in modo implicito.

La teoria dell’iceberg di Hemingway è dunque incentrata sull’idea che in una storia c’è sempre di più di quello che un lettore (o uno spettatore) può vedere. Sopra la superficie c’è soltanto ciò che si coglie direttamente: la trama, i dialoghi, l’azione. Ma è sotto l’acqua che c’è tutto il resto: il tema, il sottotesto, i simboli, i sentimenti, le intenzioni.

È vero che quando si scrive si è tentati di dare quanti più dettagli possibile. Specialmente se il testo a cui si lavora è frutto di lunghe e importanti indagini, si ha voglia di condividere tutto ciò che si è appreso nella fase di ricerca. Quello che ci dice Hemingway, invece, è che non bisogna dare tutte le informazioni, non è necessario spiegare o puntualizzare.

I libri, in fondo, sono creati sia da chi le scrive sia da chi le legge: è bene lasciare ai lettori lo spazio per riempire le storie con la loro immaginazione.

È proprio da qui – da questo “non detto” – che nasce il fascino di una narrazione. L’aspetto più misterioso e indecifrabile che rende un’opera unica e diversa da tutte le altre. Naturalmente, per far sì che questo accada, bisogna prevedere un lungo periodo di lavoro: imparare a scartare, a lasciar andare, riscrivere e poi cestinare. Non ci si può lasciar assalire dalla sindrome dello “scritto che non sa stare in un cassetto” e selezionare soltanto quello che non è considerato superfluo.

Non è un caso che in molti corsi di scrittura, la teoria dell’iceberg di Hemingway è presa a modello come uno dei principi fondamentali da seguire per scrivere una storia efficace (insieme al celebre “show don’t tell” e alla teoria della pistola di Checov).

Parlando di scrittura, lo stesso Hemingway aveva delle abitudini piuttosto serrate. Sveglia prestissimo al mattino – alle prime luci dell’alba – e poi sessioni lunghe ore. Si interrompeva poco prima di pranzo, ma a patto di non essere privo di linfa vitale e di sapere perfettamente come continuare quando avrebbe ripreso a battere sulla macchina da scrivere l’indomani. Contava poi il numero di parole che aveva prodotto e, se ne era soddisfatto, riusciva finalmente a dare inizio alla giornata.

A dimostrazione di quanto le sue teorie abbiano condizionato generazioni di scrittori e scrittrici, quando nell’ottobre del 1954 l’autore riceve il Premio Nobel per la Letteratura, la motivazione evidenzia non solo la sua maestria nell’arte della narrativa, ma anche la grande influenza che ha avuto sullo stile contemporaneo.

 

Fonte: www.illibraio.it

Il programma e gli ospiti della 12esima edizione di Taobuk – Taormina International Book Festival

La ricerca della verità è più preziosa del suo possesso, sosteneva Albert Einstein. E dunque sarà proprio la Verità, da cercare attraverso il dubbio, inseguendo le suggestioni della letteratura per allargare lo sguardo alle arti, alla geopolitica e alla scienza, il tema centrale della XII edizione di Taobuk – Taormina International Book Festival.

Dal 16 al 20 giugno, la manifestazione ideata e diretta da Antonella Ferrara porterà a Taormina giganti del romanzo contemporaneo come Paul Auster e Michel Houellebecq e scienziati come il Nobel per la Fisica Giorgio Parisi. Perché Taobuk, incastonato in un luogo di sfolgorante bellezza, non solo consolida la tradizione di Taormina come capitale cosmopolita della letteratura, da sempre rifugio di grandi scrittori e artisti. Ma sarà sempre più aperto al confronto con altre discipline, attraverso sezioni dedicate alla geopolitica e alla scienza: veri e propri festival nel festival.

Con un punto interrogativo bianco a fare da logo, dove la parola Verità è l’unica a sopravvivere alle sfocature: l’illustrazione ufficiale è del grande artista contemporaneo Emilio Isgrò, che ha fatto della Teoria della cancellatura una “forma di distruzione creativa”. Il maestro siciliano – al quale verrà conferito il Taobuk Award – avrà un ruolo centrale nella rinnovata configurazione della kermesse: sarà protagonista di Fuori cornice, inedito format articolato tra mostre, incontri e iniziative pluridisciplinari. E realizzerà, in esclusiva per Taobuk, un’installazione per il centenario della morte di Giovanni Verga: il padre, appunto, del Verismo.

Il festival dall’approccio multidisciplinare, che celebra la letteratura in relazione con le altre arti e le scienze – e che vedrà in cinque giorni la partecipazione di oltre 200 ospiti, tra scrittori e giornalisti, filosofi, pittori e musicisti, medici e fisici, giuristi, politici ed economisti – culminerà con la serata di gala in programma sabato 18 giugno, nella cornice del Teatro Antico di Taormina e verrà trasmessa sulle reti RAI.

Premiati con i Taobuk Awards 2022 per l’Eccellenza letteraria saranno gli scrittori Paul Auster e Michel Houellebecq, protagonisti anche di due appuntamenti in programma. E poi, il riconoscimento del Taobuk Awards andrà anche al Nobel per la Fisica Giorgio Parisi, al regista Roberto Andò, all’attore Toni Servillo – già vincitore di quattro David di Donatello e quattro Nastri d’argento – e all’insigne artista Emilio Isgrò. Nel corso della serata si alterneranno sul palco la cantante Malika Ayane, la soprano Olga Peretyatko, il violinista Alessandro Quarta e Jacopo Tissi, già primo ballerino del Teatro Bolshoi di Mosca, con l’Orchestra Sinfonica del Teatro Massimo Bellini di Catania, Co-produttore musicale della serata, diretta da Gianna Fratta.

taobuk 2022

“Verità, il tema scelto per questa dodicesima edizione, è una parola che non è né plurale né singolare: non è dogmatica, ma è pervasa dal dubbio – spiega Antonella Ferrara, ideatrice e direttore artistico di Taobuk – racconta una ricerca che ben esprime le contraddizioni del nostro tempo: uno sforzo necessario, che si colloca alla radice stessa della conoscenza. Sosteneva Eraclito che ‘la natura ama nascondersi’. Ecco il festival si spinge a fondo, e dalla letteratura travalica e interseca altri campi, arti e scienze, per contemplare punti di vista allargati sul mondo. La ricchezza e la forza dirompente di Taobuk è rappresentata proprio dall’intersezione delle discipline, che ne fanno una grande manifestazione con uno sguardo aperto sul mondo. Taobuk 2022 non solo offrirà l’opportunità di incontrare alcuni tra i più grandi autori contemporanei, ma nel segno della Belle Lettere, le discipline si intrecceranno aprendo finestre sulla realtà per ragionare sugli attuali scenari di guerra, sulla manipolazione della verità come strumento di condizionamento sociale e politico, sul significato di valori come libertà e democrazia provando a restituire delle risposte, mai assolute: ma punti di vista complessi. Un confronto ricco, per porre le basi di un futuro dove letteratura, arte, economia e scienza possano dettare la visione di un comune sentire”.

Verità è menzogna, menzogna è verità, attraverso la lente della letteratura. Taobuk percorrerà le pieghe del dubbio attraverso la potenza rivelatrice della scrittura, tra analisi sul presente, chimere e squarci di realtà. La letteratura, lo specchio sul mondo che attraverso la finzione ci mette a nudo, sarà il cuore del festival: dove si alterneranno grandi scrittori come il giallista e sceneggiatore Petros Markarīs, con l’ultima indagine del Commissario Charitos; l’autrice francese Maylis De Kerangal con l’anteprima del suo Canoe (Feltrinelli); Ingo Schulze, tra i migliori scrittori tedeschi della sua generazione che presenterà in anteprima La rettitudine degli assassini (Feltrinelli); Andrée e Amin Maalouf con un confronto tra culture e popoli che parte dall’arte culinaria.

La verità indagata, ma anche svelata nell’immediatezza dell’amore: quello erotico cantato dall’autore premio Strega 2016 Edoardo Albinati e quello consolatorio che si conosce nel dolore di Nicola Gardini. Nell’era della polarizzazione senza sfumature, si analizzerà il linguaggio dei social con il filosofo Telmo Pievani, si proverà a capire con Maurizio Ferraris cosa resti nell’era della post-verità e se si può prevedere la verità con Salvatore Rossi. Fino a ricercare la chiave e le priorità del nostro tempo con il sociologo Domenico De Masi, a ripercorrere il “trionfo ansioso” del capitalismo con lo storico Donald Sassoon e approfondire il rapporto tra spazio e tempo e scienze pure e sapere umanistico con Giacomo Marramao.

E ancora, gli enigmi nelle indagini di Luca Bianchini e di Maurizio de Giovanni, la ricerca delle verità più intime con Andrea Vitali, la poesia estatica di Valerio Magrelli, la potente ricerca meta-letteraria di Massimo Maugeri, il racconto di George Steiner con Nuccio Ordine e una passeggiata tra mitologia e arte con la presentazione in anteprima de La Sicilia degli dei (Raffaele Cortina editore) di Giulio Guidorizzi e Silvia Romani, in una conversazione con Eva Cantarella.

Sempre con uno sguardo alle contraddizioni della contemporaneità, colma di certezze eppure assediata da dubbi: dalla cancel culture, analizzata dal giornalista e scrittore Matteo Collura, alla disparità di genere che deriva dall’approssimazione (anche) del linguaggio, con Elena Loewenthal passando attraverso la necessità di fare luce dove c’è l’abisso con Luigi Zoja.

La guerra in Ucraina alle porte dell’Europa è – anche – un conflitto tra opposte “verità” in un dibattito sempre più polarizzato e immerso nel flusso di informazioni. E dunque, la geopolitica sarà protagonista di un ciclo di incontri con il supporto dell’Università degli Studi di Messina in collaborazione con l’Istituto Affari Internazionali e la curatela di Viviana Mazza: il III Osservatorio sul futuro dell’Europa, che vedrà confrontarsi esperti e analisti come Stefano Pontecorvo, ambasciatore italiano in Pakistan, Alessandro Dodaro, direttore Dipartimento fusione e tecnologie per la sicurezza nucleare, Dubravka Šuica, vicepresidente della Commissione europea, Antonio Parenti, Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Francesco Battistoni, Sottosegretario per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Nathalie Tocci, Direttore IAI – Istituto Affari Internazionali, Benedetta Berti, Head of Policy Planning in the Office of the Secretary General, Maurizio Serra, diplomatico e membro dell’Academie Francaise, Francesco Lollobrigida, Presidente dei deputati di Fratelli d’Italia e Piero Fassino, presidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati su temi caldi come lo scontro tra democrazie e autocrazie; il futuro della politica energetica dell’Unione Europea dopo l’Ucraina e il futuro dell’Europa e del Mediterraneo.

In seguito alla pandemia, la “verità” messa più in discussione nel dibattito pubblico è stata quella scientifica: ed è alle ultime sfide della scienza medica che è dedicato il focus curato dalla professoressa Carmen Mortellaro, docente presso Saint Camillus International University. Dalle ultime scoperte sul fronte delle terapie avanzate – geniche e cellulari – con Hans Clevers, professore presso l’Università di Utrecht premiato con il Taobuk Da Vinci Award 2022 per le sue scoperte nel campo degli organoidi, alle nuove prospettive per l’ischemia cardiaca con il professor Giulio Pompilio, fino alla battaglia contro i nemici invisibili – come il covid – con l’infettivologo Matteo Bassetti e all’uso dell’intelligenza artificiale e della realtà aumentata nella chirurgia di precisione, con Francesco Porpiglia, professore ordinario dell’Università degli Studi di Torino, premio European Association of Urology per la ricerca. Per scoprire che gli automi hanno origini antiche con Giovanni di Pasquale, professore associato aggiunto di Storia della scienza presso la Texas A&M University: dalle “magie” della biblioteca di Alessandria al medioevo fino ai dilemmi etici di oggi, in collaborazione con Museo Galileo di Firenze.

Il mondo dell’editoria sarà presente al festival con Cantiere Cultura. Per una politica del libro come bene di investimento, il tradizionale appuntamento di Taobuk dedicato all’editoria e alle politiche di promozione e valorizzazione dell’intera filiera del libro, che vede gli interventi tra gli altri di Rocco Giuseppe Moles, Sottosegretario all’Informazione e all’Editoria, Stefano Mauri, presidente e amministratore delegato del Gruppo Mauri Spagnol, Angelo Piero Cappello, direttore del Centro per il libro e la lettura e Paola Passarelli, direttore generale delle biblioteche e diritto d’autore del Ministero della Cultura. E con l’annuncio dei 400 libri finalisti dell’edizione 2022 di IoScrittore, il più importante torneo letterario italiano, in collaborazione con il Gruppo Gems e Il Libraio.

Premio TaoTIM 2022

TIM è Main Sponsor di Taobuk per il quarto anno consecutivo. Innovazione e connettività sono da quasi cento anni al centro della storia del Gruppo e, grazie alle potenzialità delle reti di nuova generazione e dei servizi che queste abilitano, è in grado di avvicinare sempre più cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione al mondo dell’arte e della cultura, proponendo modelli di fruizione più inclusivi ed immersivi. Anche quest’anno TIM ha deciso di non far mancare il proprio supporto ad una manifestazione come Taobuk per promuovere e valorizzare il patrimonio artistico e storico-archeologico della Sicilia. In questo contesto si inserisce il Premio TaoTIM 2022, una ‘challengededicata alla Cultura e alla Sostenibilità nell’era digitale e rivolta alle startup. I partecipanti si sfideranno nel proporre soluzioni innovative e sostenibili che promuovano l’accesso alla cultura, all’archeologia e al turismo facendo leva sulle nuove tecnologie (Augmented Reality e Virtual Reality) e nuove modalità di fruizione di mete e luoghi d’interesse artistico culturale (esempio il “metaverso”) nell’ottica di migliorare l’esperienza complessiva del visitatore.

Fuori cornice: Emilio Isgrò, cancellare per ricordare

Non esistono testi inviolabili, per il maestro siciliano Emilio Isgrò. Ha “cancellato” I Promessi sposi, la Treccani, perfino la Costituzione. Un gesto provocatorio che non oscura la parola per negarla, ma per evidenziarne il potere: un’ustione sulla pelle dei conformismi. Questa edizione di Taobuk, dunque, sarà nel segno del grande artista nato a Barcellona Pozzo di Gotto nel ’37: non solo pittore e scultore ma anche poeta, scrittore, drammaturgo e regista. Attivo fin dagli anni Sessanta, la sua produzione rivoluzionaria gli è valsa fama planetaria, diverse partecipazioni alla Biennale di Venezia (1972, 1978, 1986, 1993) e il primo premio alla Biennale di San Paolo (1977).

A rendere omaggio al maestro che ha descritto il proprio stile come la “trasformazione di un segno negativo in un gesto positivo”, sarà Fuori cornice, il nuovo format delle mostre prodotte da Taobuk, a cura di Roberta Scorranese e Antonella Ferrara, con la collaborazione di Marco Bazzini e il supporto della Fondazione Sicilia e il contributo del Parco Archeologico di Naxos. Per andare oltre i confini della tradizionale esposizione e accendere i riflettori sull’artista: la sua voce, la sua presenza fisica, le sue idee, in uno scambio prolifico con altre discipline. È così che la selezione delle sue opere, che ripercorre il legame di Isgrò con la Terra Madre, andrà a completare un ritratto vivo.

Fuori cornice. Emilio Isgrò, cancellare per ricordare si aprirà giovedì 16 giugno alle 18 con una conversazione dedicata agli studenti dei licei e delle università: il “grande cancellatore” dialogherà con la giornalista Roberta Scorranese. Venerdì 17 giugno alle 10, Isgrò si confronterà con la giurista e storica Eva Cantarella. Sabato 18 giugno alle 10, con il critico letterario Antonio Di Grado, si proverà a scandagliare l’universo verghiano, la sua eredità, il respiro europeo, la prospettiva critica.

Una speciale cancellatura sarà il cardine di un’altra direttrice che interseca la mostra: la memoria di Giovanni Verga, nel centenario della morte del padre del Verismo. Isgrò realizzerà per l’occasione una cancellatura de I Malavoglia, romanzo-simbolo del narratore e drammaturgo etneo, una installazione che troverà posto in piazza IX aprile. E proprio accanto alla piazza, nella ex Chiesa di Sant’Agostino, la mostra proporrà opere come Palermo (1983), Aci Trezza (2006), La giara di Gorgia (2015). Una selezione supervisionata dal maestro che ha voluto suggellare il legame con le sue origini. All’evento è stato invitato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Sei percorsi tematici per cercare cosa è vero, in bilico tra realtà e finzione

Secondo gli antichi greci, la verità (alétheia) era quello che non era nascosto. Per i latini veritas era fede assoluta. Oggi, nell’era della comunicazione istantanea, sembra che esistano solo certezze contrapposte. Taobuk condurrà tra le pieghe del dubbio attraverso analisi sul presente, chimere, sogni d’artista e il prisma della scrittura, lungo sei percorsi tematici: In dubbio veritas. È vero ciò che è vero?, perché il dubbio è il fondamento di ogni ricerca; Verità e post verità – Vero e falso di ieri e di oggi, per scavare a fondo in quella che oggi appare come l’età dell’oro della verità; In verità – Testimonianze, voci e personaggi del nostro tempo, storie di chi ha seguito la propria verità facendone un modello di sviluppo e riscatto; Verità come immaginazione – Visioni e chimere di chi ha coltivato un sogno di verità, per capire cosa ci sia di vero nel sogno dell’artista; La ricerca della verità – Il cammino della scienza, quella spinta di conoscenza che incoraggia a valicare i limiti; Vero è falso – La letteratura come specchio deformato del reale, per sviscerare quanto la finzione per eccellenza, quella letteraria, sia una lente per capire il nostro tempo. A questi sei percorsi si aggiungono Taobuk Off, libri, visioni e letture del presente, e Taokids, lo spazio dedicato ai piccoli lettori.

In dubbio veritas. È vero ciò che è vero?

Il dubbio è fondamento e motore di ogni ricerca: verità allo specchio. Ma come si riconosce, ciò che è vero, nell’era della comunicazione in tempo reale? Quanta verità nella post-verità? è il titolo della lectio magistralis di Maurizio Ferraris, professore ordinario di Filosofia teoretica, giovedì 16 giugno alle 11: perché se è forte la tentazione di sostenere che le bufale sono sempre esistite, l’emergenza della post-verità è il tratto distintivo del presente. Ma come indagare il senso della verità nella contemporaneità, in un Metaverso privo di sfumature?

Ad analizzare il linguaggio polarizzato dei social sarà il filosofo e direttore scientifico del progetto enciclopedico Il futuro del pianeta Telmo Pievani, in Verità pret-à-porter, sabato 18 giugno alle 17: per sollevare la necessità di “seminare di più il dubbio, stimolando l’auto correzione”, come sosteneva Karl Popper.

L’incertezza, e la fragilità, sono l’altra faccia del nostro tempo. A indagare il disorientamento che provocano, ma anche la presa di coscienza, è il libro La forza della fragilità (Laterza, 2022) di monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita. In La verità dietro la fragilità (venerdì 17 giugno ore 19) si racconta la possibilità, rivoluzionaria, di metterla a fondamento di una nuova società: riscoprendo la compassione.

Il racconto di una personalità che ha fatto della conoscenza la sua espressione di vita, ovvero George Steiner, sarà al centro della lectio magistralis di venerdì 17 giugno alle 18: Verità libera di Nuccio Ordine, professore ordinario di Letteratura italiana presso l’Università della Calabria, autore di George Steiner. Ospite scomodo (La Nave di Teseo, 2022).

Il dubbio è da sempre la forza propulsiva della scienza: Giacomo Marramao, professore emerito dell’Università di Roma Tre, autore di Kairòs. Apologia del tempo debito (Bollati Boringhieri, 2020) e di Minima Temporalia (Bollati Boringhieri, 2022), terrà una conversazione Tra verità e dubbio intorno al rapporto tra tempo e spazio, scienze pure e sapere umanistico, da Agostino a Wittgenstein (domenica 19 giugno ore 21).

Verità e post verità – Vero e falso di ieri e di oggi

Argomento ricorrente – e bruciante – del nostro presente, esacerbato dal connubio tra la potenza del web e il desiderio umano di aver ragione a tutti i costi, la post-verità sarà un tema portante di questa edizione di Taobuk. La quotidianità minimalista dove niente è come sembra, capace di rivelare squarci metafisici ed enigmi esistenziali è la cifra dei romanzi di Paul Auster, l’ultimo dei classici americani: che condurrà i lettori nel suo Verità è menzogna, menzogna è verità, domenica 19 giugno alle 18.

Perché dietro la patina grigia della realtà si aprono abissi, e l’impensabile ha una sua logica: “menzogna che rasenta la verità”. Capace di tratteggiare scenari crudi e preveggenti, Michel Houellebecq, romanziere, poeta e saggista francese, è la voce simbolo dell’Europa del XXI secolo: durante l’incontro Verità inquiete, domenica 19 giugno alle 19, ripercorrerà la sua produzione, dagli esordi fino al recente Annientare (La Nave di Teseo, 2022). Cosa c’è dietro l’ordine disordinato della complessità del mondo?

Anche la scienza, a volte, può essere “letteraria”: il premio Nobel per la Fisica 2021 Giorgio Parisi condurrà gli spettatori attraverso Le complesse verità dell’Universo, domenica 19 giugno alle 20: tra scoperte e misteri della moltitudine di fenomeni che ci circonda, nella meraviglia che è la nostra realtà.

Voci che rivelano, che commuovono e feriscono: Maylis De Kerangal, una delle più grandi scrittrici francesi contemporanee, sarà protagonista di Voci di verità (lunedì 20 giugno ore 19), con l’anteprima del suo ultimo romanzo, Canoe (Feltrinelli, 2022): la narrazione corale e luminosa di otto storie che scandagliano la nostra realtà umana e sociale.

Racconta l’irrompere della Storia nella vita di un librario nella Germania dell’Est, La rettitudine degli assassini di Ingo Schulze, tra i migliori scrittori tedeschi della sua generazione: il romanzo (edito da Feltrinelli, 2022) sarà presentato in anteprima domenica 19 giugno alle 21.

Sospesa tra realtà empirica e mondo immaginato, la poesia estatica di Valerio Magrelli torna in Exfanzia (Einaudi, 2022), avventura tra infanzia e vecchiaia dove ci si può perdere e ritrovare (giovedì 16 giugno alle 17).

Le verità più intime dell’animo sono da sempre oggetto privilegiato della produzione letteraria di Andrea Vitali, autore di Sono mancato all’affetto dei miei cari (Einaudi, 2022), protagonista dell’incontro L’universo nei dettagli, giovedì 16 giugno alle 19.

Tre donne lontane nello spazio, che attraverso la memoria fanno luce sull’abisso: Luigi Zoja, psicoanalista e saggista, è autore di Dialoghi sul male (Bollati Boringhieri, 2022), al centro di Oltre il silenzio domenica 19 giugno alle 15.

Amici, amanti, fratelli, nemici: la tessitura dello stare insieme è un intreccio di desideri, aneliti e abbandoni, un mosaico di verità e bugie. La scrittrice Elvira Seminara ne indaga l’ordito in Diavoli di sabbia (Einaudi, 2022), domenica 19 giugno alle 10, in Granelli di verità.

La vita degli adolescenti, descritta con ironia tagliente e scanzonata tanto da diventare un racconto virale, troverà voce nell’incontro di giovedì 16 ore 22 con il giovanissimo comico Gabriele Vagnato, star del web e protagonista di La mia vita (non) è una sfiga.

Sul fronte dei diritti e della necessità di indagare la verità contro ogni approssimazione, Elena Loewenthal – scrittrice, autrice di Libertà vigilata. Perché le donne sono diverse dagli uomini (La Nave di Teseo, 2021), direttrice della Fondazione circolo dei lettori di Torino – racconterà cosa sia la disparità di genere partendo dal linguaggio, in Verità di genere (giovedì 16 giugno ore 12): analizzerà cosa si nasconde sotto una lettura patriarcale (e superficiale) della realtà.

La storia e la contemporaneità saranno esaminate sotto la lente del festival: Donald Sassoon, uno dei maggiori storici contemporanei, autore di Trionfo ansioso. Storia globale del capitalismo (Garzanti, 2022), rifletterà su Le forme del capitalismo e sulla sua capacità di adattarsi a contesti che mutano e a sfide di instabilità crescente (venerdì 17 giugno, ore 22).

ll sociologo Domenico De Masi, autore di Lavoro, ozio, felicità (Einaudi) apre un dibattito sulle priorità del nostro tempo e su come costruire una società più giusta (giovedì 16 giugno ore 20). Proverà a scandagliare le verità sotto la superficie l’incontro Oltre la Storia, venerdì 17 giugno alle 20, con il giornalista Virman Cusenza, autore di Giocatori d’azzardo (Mondadori, 2021): la storia dell’avvocato Enzo Paroli, socialista e antifascista, che difese il più illustre dei detenuti fascisti, il giornalista Telesio Interlandi, ideologo e simbolo del regime. Per domandarsi se è davvero tutta qui la verità.

In verità – Testimonianze, voci e personaggi del nostro tempo

Sguardi, analisi e riflessioni sul presente. Attraversato da tentazioni censorie e revisioniste, come testimonia l’acceso dibattito relativo alla cancel culture: a sviscerarlo, il giornalista e scrittore Matteo Collura che aprirà il festival (giovedì 16 giugno alle 10) con la lectio magistralis Sugli angeli siamo d’accordo. Ma qual è il sesso di Dio?

La forza del linguaggio e il suo potere nel veicolare il vero saranno al centro di Sei lezioni in cerca di…: 6×2 (Rizzoli, 2022) di Oscar di Montigny, scrittore e ideatore dell’Economia Sferica, e del fondatore di Eataly Oscar Farinetti: una breve guida che prova a indagare la parola come strumento di diramazioni e straordinarie possibilità (domenica 19 giugno ore 17).

Il festival accende un riflettore, lucido, sul presente: portando alla luce le storie di chi ha seguito con coerenza la propria verità, facendone uno strumento di riscatto. Un avvincente ritratto dell’utopia industriale di Adriano Olivetti sarà al centro dell’incontro Essere Adriano Olivetti con l’inviato del Sole 24 Ore Paolo Bricco, autore di Adriano Olivetti. Un Italiano del Novecento (Rizzoli, 2022), venerdì 17 giugno alle 12.

A raccontare esempi di un visionario Umanesimo industriale sarà Antonio Calabrò, giornalista, già direttore editoriale del Gruppo 24 Ore, direttore della Fondazione Pirelli: in L’avvenire della memoria (Egea, 2022), Calabrò mostra la forza innovativa delle imprese di ieri e di oggi in un dialogo con l’imprenditrice Luisa Todini e Nicoletta Picchio, editore di La memoria e il futuro di Andrea Zaghi (LUISS University Press) (domenica 19 giugno, ore 15).

L’attualità e i suoi risvolti sociali saranno uno dei filoni di questo percorso. E dunque ci si chiede: quante verità si celano dietro le occasioni sprecate per frenare la fuga dei cervelli all’estero? La domanda è alla base di Ribelliamoci. Si può ridiventare un Paese per giovani. Ma bisogna volerlo (Solferino) di Silvia Sciorilli Borrelli, corrispondente italiana per il Financial Times, protagonista della riflessione La meglio gioventù lunedì 20 giugno ore 11.

Sarà un focus dedicato a un capitolo fondamentale di storia siciliana, l’incontro di venerdì 17 giugno alle 17 Pool Antimafia: 40 anni dopo: una rivoluzione nella lotta a Cosa nostra che vide tra i suoi protagonisti un gruppo di giudici guidati da Antonio Caponnetto, tra cui Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Da un’idea di Elvira Terranova, a Taobuk, per la prima volta, si riuniranno alcuni dei giudici del pool, prendendo spunto dall’ultimo libro Mafia, fare memoria per combatterla (Vita e Pensiero, 2022) del presidente del Tribunale di Palermo Antonio Balsamo, in dialogo con il magistrato Giuseppe Ayala, Ignazio De Francisci, già procuratore generale della Corte d’Appello.

Storia e invenzione si mescolano nel nuovo romanzo del giornalista parlamentare Giovanni Grasso Icaro, il volo su Roma (Rizzoli, 2021), il racconto di un uomo che sfidò la dittatura fascista e restò nella storia, al centro dell’incontro Un volo di libertà, domenica 19 giugno alle 16.

Verità come immaginazione – Visioni e chimere di chi ha coltivato un sogno di verità

Quanto c’è di vero nel sogno dell’artista, nella visione che prende forma? In questo percorso, agli appuntamenti Fuori cornice dedicati al grande artista Emilio Isgrò si affiancano le esplorazioni del vero attraverso le diverse arti: dalla letteratura alla poesia, dalla musica alla fotografia. L’autore premio Strega 2016 Edoardo Albinati sarà protagonista di Verità tra Eros e poesia, venerdì 17 giugno alle 17. Lo scrittore, nella raccolta La tua bocca è la mia religione (Guanda, 2022), canta l’amore erotico: e attraverso l’immediatezza del verso mostra l’essenziale.

Affetti perduti e amori rimasti sono i temi dell’affresco Una disperata vitalità (Harper Collins, 2022) dello scrittore Giorgio Van Straten, protagonista dell’omonimo incontro, lunedì 20 giugno alle 12: il titolo, nel riecheggiare il verso pasoliniano, traduce lo spaesamento di una generazione in bilico tra crisi sociali e di identità.

Ci sono scoperte capaci di mostrare la realtà sotto una nuova luce. Sarà un viaggio nel tempo l’incontro di lunedì 20 giugno alle 17 Il mappamondo di Martin Waldseemuller: anteprima della mappa dove, per la prima volta nella Storia, comparve il nome America. Un volume Oltre le vie dell’anno e del sole (Giunti, 2022) ricostruisce la storia dell’imago mundi e si arricchisce dei materiali interattivi e digitali creati per l’occasione, con Roberto Ferrari e Filippo Camerota, rispettivamente direttore e vicedirettore del Museo Galileo di Firenze.

Le commistioni del festival permettono alle diverse arti di dialogare: e dunque musica – e poesia – trovano spazio nella ricerca irriverente di un formidabile genio. Il percorso umano e artistico di Lucio Dalla – a dieci anni dalla morte – sarà rievocato in Com’è profondo Lucio: la sua identità cangiante è ricostruita nel libro del giornalista Massimo Poggini Lucio Dalla. Immagini e racconti di una vita profonda come il mare (BUR, 2022), lunedì 20 giugno alle 16.

Lia Pasqualino, figura di prestigio nel panorama della fotografia contemporanea, rivive ne Il tempo dell’attesa (Postcart Edizioni, 2021), volume che dà il titolo all’incontro dedicato all’artista e che raccoglie alcuni dei lavori più significativi di oltre trent’anni di attività tra reportage, cinema e teatro, domenica 19 giugno ore 10.

Appuntamento atteso per i futuri nomi del panorama narrativo italiano, il torneo letterario gratuito Io Scrittore, promosso dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol, in collaborazione con Gruppo Gems e Il Libraio: sabato 18 giugno alle 17 si terrà l’annuncio dei 400 libri semifinalisti durante l’incontro Alla scoperta delle nuove voci della narrativa, con gli interventi di Antonella Ferrara, presidente e direttore artistico di Taobuk, Nicola Gardini, scrittore e docente di Letteratura italiana e comparata all’Università di Oxford, presidente della Salani, Loredana Lipperini, scrittrice e conduttrice di Fahrenheit, Stefano Mauri, presidente e amministratore delegato del Gruppo Gems. Barbara Sardella, responsabile eventi e comunicazione di Ubik, coordinati da Antonio Prudenzano, giornalista e responsabile editoriale del sito ilLibraio.it.

La ricerca della verità – Il cammino della scienza

È la voglia di conoscere e di intraprendere il folle volo, l’incessante desiderio di superare il limite e di cercare la verità, da sempre, la spinta propulsiva della scienza. La pandemia, le emergenze sanitarie e sociali e la guerra di opinioni sempre più urlate e non approfondite invitano a riflettere sulla necessità di coltivare il dubbio: in I medici sbagliano? giovedì 16 giugno alle 17, Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri IRCCS, autore di Quando i medici sbagliano. E come discuterne in pubblico (Laterza, 2022), affronta il tema della verità scientifica come sapere condiviso. E in itinere. Si possono prevedere le verità? In Indagine sul futuro (Laterza, 2022) Salvatore Rossi, economista e presidente di Tim – in Verità future sabato 18 giugno alle 16 – prova a rispondere a questa domanda, interrogando svariati campi del sapere: dall’economia al clima, dall’istruzione ai media.

La verità, vi prego, sull’amore: parafrasando una poesia di Wystan Hugh Auden – e il titolo di un famoso film commedia -, il tema, con il suo anelito di verità e di assoluto, percorrerà il festival.

Il sesso è (quasi) tutto: l’incontro con l’immunologa Antonella Viola, tra le voci più autorevoli nel panorama scientifico contemporaneo, prende il nome dal titolo del suo libro edito da Feltrinelli (2022). Dove – attraverso biologia e medicina e partendo dalla tematica di genere – l’autrice supera tabù e pregiudizi per tentare un ripensamento profondo delle categorie prestabilite (lunedì 20 giugno, ore 21). L’amore è sostegno, condivisione: fonte di speranza anche davanti a una verità spiazzante e dolorosa: quella della malattia terminale. In La verità consolatoria dell’amore, venerdì 17 giugno alle 16, Nicola Gardini – che insegna letteratura italiana e comparata all’Università di Oxford ed è autore di Nicolas (Garzanti, 2022) – affronterà una riflessione sulla ricerca di senso a cui la vita ci sfida, quando si tratta di perdita.

Vero è falso – La letteratura come specchio deformato del reale

Quanta verità c’è nella finzione letteraria, capace di metterci a nudo attraverso lo specchio deformato della scrittura? Indagine narrativa meta-letteraria, dove la Natura tutto sovrasta e scandisce, è il temerario romanzo Il sangue della Montagna di Massimo Maugeri (La Nave di Teseo, 2022), al centro dell’appuntamento I movimenti sotterranei del mondo, giovedì 16 giugno alle 15: un ritratto sfaccettato sulle verità familiari, la frattura dell’identità, la crisi economica, le crepe sociali.

Sarà un viaggio tra indagini, segreti, misteri e scoperte l’incontro di giovedì 16 giugno alle 21 Il gioco di specchi delle verità con Luca Bianchini, l’autore di Io che amo solo te: negli scenari di Polignano a Mare ambienta l’ultima avventura del maresciallo Gino Clemente in Le mogli hanno sempre ragione (Mondadori, 2022).

Indagine dal ritmo serrato e noir intenso, il nuovo libro di Maurizio de GiovanniUn volo per Sara (Rizzoli, 2022) sarà protagonista dell’incontro Tra verità occulte (lunedì 20 giugno ore 18): la narrazione delle zone d’ombra della trattativa Stato-mafia del passato recente attraverso lo specchio della sintesi letteraria.

Taobuk Off

Il grandangolo sulla realtà della letteratura, e ancora visioni, letture del presente attraverso la contaminazione tra le arti. Il grande giallista e sceneggiatore Petros Markarīs toccherà il tema Verità e menzogna, attraverso l’ultima indagine del Commissario Charitos raccontata in Quarantena (La Nave di Teseo, 2021), venerdì 17 giugno alle 21.

Nell’incontro Sapori di verità Andrée Maalouf, autrice del libro Cucina libanese di ieri e di oggi (Baldini+Castoldi, 2022), insieme ad Amin Maalouf spiegano come il connubio tra conoscenza e verità sia possibile solo attraverso un confronto tra culture e popoli diversi (lunedì 20 Giugno, ore 20).

Giovedì 16 giugno alle 16, il celebre giallista Giancarlo De Cataldo presenterà, nell’incontro L’Enigmaticità del vero, il suo ultimo romanzo La Svedese (Einaudi, 2022): che all’intrico della trama unisce una riflessione sull’imprevedibilità del destino, sull’opportunità del caso e sulla moralità delle scelte.

Ancora indagini, questa volta Misteri sotto il vulcano, per la vice questore Vanina Guarrasi, personaggio uscito dalla penna di Cristina Cassar Scalia, tra le più apprezzate gialliste italiane, che presenterà La carrozza della Santa (Einaudi, 2022), domenica 19 giugno alle 17.

Niente è come sembra in Mare mosso (E/O, 2022) del giornalista e scrittore Francesco Musolino, presentato in anteprima lunedì 20 giugno alle 10 all’incontro Mare Nostrum: ispirato a una storia vera e ambientato in cinque città di mare.

Sarà un Viaggio dentro un destino la storia raccontata da Andrea Cirino nel suo romanzo d’esordio Quasi Papa (Booksprint, 2018): percorre le vie impreviste di un sogno, dando voce alla storia di un giovane che dalla Sicilia va a Roma per diventare prete fino a sfiorare il soglio di Pietro (lunedì 20 giugno ore 15).

È possibile un umanesimo della giustizia? Dall’esperienza del carcere di Milano Bollate sembrerebbe di sì: in Oltre la pena lunedì 20 giugno alle 18 si confronteranno Cosima Buccoliero, che a lungo ne è stata la direttrice e nel 2020 ha ricevuto l’Ambrogino d’oro, e Serena Uccello, co-autrice di Senza sbarre (Einaudi, 2022).

Ancora attualità nell’analisi delle tante – e discordanti – verità del mondo della Magistratura di Lobby e logge (Rizzoli, 2022) di Alessandro Sallusti e Luca Palamara, protagonisti di Verità, nient’altro che la verità. Un’analisi sull’universo della giustizia in Italia, domenica 19 giugno alle 22 alla Fondazione Mazzullo, in dialogo con la giornalista Elvira Terranova.

Guida alla scoperta dei miti e delle fascinazioni del territorio La Sicilia degli Dei, l’incontro a Palazzo dei Congressi che prende il titolo dal libro edito da Raffaello Cortina (2022) di Giulio Guidorizzi, uno dei più amati grecisti italiani, e Silvia Romani, autorevole studiosa di mitologia e religioni nel mondo classico, in anteprima venerdì 17 giugno alle 16.

Sulle forze ancestrali che reggono il mondo, Eros e Thanatos, sarà incentrato il confronto L’amore alto, lunedì 20 giugno alle 16, un dialogo tra Mirella Santagati e Santina Bucolo.

Il podcast come strumento – letterario – per parlare d’amore. Giovedì 16 giugno alle 21 a Taobuk Off interverrà il poeta e performer Guido Catalano, autore di Amare male, il primo podcast – edito da Chora Media – a offrire un servizio esclusivo e gratuito di semiseria consulenza sentimentale, diventato anche un libro pubblicato da Rizzoli (2022).

Taobuk sarà ancora una volta occasione di riflessione sul mondo dell’editoria e delle arti. Domenica 19 giugno alle 11 a San Domenico torna Cantiere cultura. Per una politica del libro come bene di investimento, il tradizionale appuntamento dedicato al comparto editoriale sulle istanze più attuali del dibattito sulle politiche di promozione e valorizzazione dell’intera filiera del libro: interverranno Rocco Giuseppe Moles, Sottosegretario all’Informazione e all’Editoria, Stefano Mauri, presidente e amministratore delegato del Gruppo Mauri Spagnol, Angelo Piero Cappello, direttore del Centro per il libro e la lettura, Paola Passarelli, direttore generale delle biblioteche e diritto d’autore del Ministero della Cultura, Tiberio Sarti, amministratore delegato UBIK Librerie, Mario Andreose, presidente La Nave di Teseo, Raffaele Bonsignore, presidente della Fondazione Sicilia, Gaetano Armao, vicepresidente della Regione Siciliana, Milena Tancredi, delegata AIB ai progetti di promozione della lettura.

E ancora: sarà l’occasione per riflettere sulla permeabilità tra luoghi e arte, la tavola rotonda Lo spazio delle arti (domenica 19 giugno alle 17), a margine della seconda edizione del concorso per la progettazione di una piccola architettura all’interno del contesto urbano di Taormina: durante l’incontro verranno premiati i progetti vincitori, capaci di esprimere, attraverso spazio e forma, il rapporto tra il luogo e le arti. Interverranno Gianfranco Tuzzolino, accademico e presidente della giuria del concorso Lo spazio delle Arti; Paolo De Marco, architetto e docente, membro del comitato tecnico del concorso; Sara Banti, caporedattrice della rivista Abitare, Chiara Gatti, storico e critico d’arte, e le scrittrici Cristina Cassar Scalia e Costanza DiQuattro, con la partecipazione dei vincitori Alberto Anello e Francesca Di Michele.

Taokids

Torna la rassegna dedicata ai piccoli lettori. Come si racconta la scienza ai bambini? Se lo chiede Anna Parisi, laureata in Fisica con una tesi sulle particelle elementari al Cern di Ginevra: la sua risposta è La storia della scienza raccontata ai bambini (Salani Editore), che ripercorre le scoperte e le sfide scientifiche con calviniana leggerezza. E, attraverso l’elogio del dubbio, educa i piccoli a mettere in discussione il proprio pensiero e il mondo che li circonda nell’incontro Le verità dei perché (sabato 18 giugno, ore 11).

Mostri stranissimi, fantasmi strampalati, gatti vaganti, terre dei sogni: sono gli ingredienti del romanzo per ragazzi Il Senzacoda (Salani Editore, 2022) di Loredana Lipperini, nell’incontro Nella terra dei sogni (sabato 18 giugno ore 16).

Cosa succederebbe se le parole iniziassero a scomparire? Ad affrontare l’interrogativo è il piccolo Samu, protagonista de La società segreta dei salvaparole (Salani Editore, 2022), romanzo d’esordio presentato durante l’incontro S.O.S. Parole da Enrico Galiano, insegnante di una scuola di periferia che ha creato la webserie Cose da prof, superando i venti milioni di visualizzazioni (domenica 19 giugno, ore 16).

È un’avventura Alla ricerca della felicità vera il primo romanzo di Alessia Denaro Il Castello della felicità (Salani editore, 2021), una coccola letteraria che racconta con gli occhi della fantasia il vero volto della gioia (lunedì 20 giugno ore 10).

Le sfide geopolitiche: III Osservatorio sul futuro dell’Europa

Dalla minaccia delle autocrazie alla tenuta della democrazia, dall’Europa della difesa al nuovo patto per le politiche energetiche e di emigrazione. La guerra mossa dalla Russia in Ucraina, alle porte dell’Europa, pone serie questioni strategiche e complesse sfaccettature. La geopolitica, dunque, sarà protagonista di un dibattito di alto profilo che vedrà confrontarsi esperti, analisti e istituzioni internazionali: il III Osservatorio sul futuro dell’Europa, realizzato con il supporto dell’Università degli Studi di Messina, in collaborazione con l’Istituto Affari Internazionali e la curatela di Viviana Mazza, in programma da venerdì 17 a domenica 19 giugno.

Sul tavolo ci saranno temi caldi come lo Democrazia vs autocrazie (venerdì 17 giugno alle 12), con Stefano Pontecorvo, ambasciatore italiano in Pakistan, Gianni Vernetti, già deputato e sottosegretario agli Affari Esteri, autore di Dissidenti (Rizzoli, 2022), Mikhail Shishkin, scrittore russo e autore di Punto di Fuga (21Lettere, 2022), Boris Khernovsky poeta, traduttore e pubblicista ucraino.

Si discuterà del futuro de La politica energetica dell’Unione Europea dopo l’Ucraina (venerdì 17 giugno alle 15), per analizzare le mutazioni delle relazioni tra import ed export che si stanno delineando sull’atlante della politica, con Alessandro Dodaro, direttore Dipartimento fusione e tecnologie per la sicurezza nucleare, Ambrogio Fasoli, presidente Eurofusion, Francesco Romanelli, presidente del consiglio di amministrazione della DTT scarl, Lapo Pistelli, direttore Affari Pubblici ENI, Ruggero Aricò, Head of International Institutional Affairs ENEL, Nathalie Tocci, Direttore IAI – Istituto Affari Internazionali.

E poi, Il futuro dell’Europa e del Mediterraneo, sabato 18 giugno alle 10.15 a Messina, Aula magna del Rettorato: perché con la guerra mossa dalla Russia all’Ucraina, l’Unione europea e i suoi membri sono chiamati a passi coraggiosi nella realizzazione di una piena dimensione politica della Ue. Dopo i saluti del Rettore Salvatore Cuzzocrea, alle 9.30, e l’introduzione al programma a cura di Antonella Ferrara, presidente del Festival Taobuk e Nathalie Tocci, direttrice Istituto Affari Internazionali, interverranno lo scrittore Petros Markaris, il diplomatico e membro dell’Academie Francaise Maurizio Serra, Francesco De Leo, responsabile della comunicazione dell’Istituto Affari Internazionali, Emanuela Colaci, coordinatore editoriale dell’Istituto Affari Internazionali, Nona Mikhelidze, responsabile di ricerca presso l’Istituto Affari Internazionali, Benedetta Berti, responsabile della Pianificazione politica del Segretario generale della Nato, Piero Fassino, presidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati, Dubravka Šuica, vicepresidente della Commissione europea, Giampiero Cannella, giornalista e autore de L’Italia non gioca a risiko (Historica Edizioni, 2021).

A seguire, alle 11.30 si terrà l’approfondimento Next Generation EU. Analisi governance e politiche per la ripresa, Giacomo D’Arrigo, autore di Next Generation EU (Rubbettino, 2022), Brando Benifei, eurodeputato, Francesco Battistoni, sottosegretario per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Elvira Amata, presidente Commissione Statuto ARS, Francesco Lollobrigida, presidente dei deputati di Fratelli d’Italia. Durante la sessione le giornaliste Cecilia Sala e Francesca Milano racconteranno le nuove frontiere del mondo dell’informazione, attraverso l’esperienza del podcast di Chora Media Stories che prova, ogni giorno, a raccontare la complessità del mondo.

La digitalizzazione non è più un fattore esogeno, tantomeno immateriale: ma una forza di cambiamento che ridisegna tutti i campi del reale, con implicazioni economiche, sociali, politiche e geostrategiche, capace di incidere nei rapporti globali e nelle dinamiche intercomunitarie. Il tema sarà al centro dell’incontro Il mondo digitale che verrà (domenica 19 giugno alle 12), in collaborazione con Gruppo GDS SES, al quale interverranno Nicola Bilotta, responsabile di ricerca presso l’Istituto Affari Internazionali, Tommaso Valletti, professore di Economia all’Imperial College Business School, Lino Morgante, Presidente e direttore editoriale Gruppo GDS SES – Gazzetta del Sud e Giornale di Sicilia, Marjorie Buchser, executive director Digital Society Initiative di Chatham House, Virginia Stagni, manager del Financial Times, e Scott Marcus, consulente e ricercatore senior presso il Bruegel di Bruxelles.

Il futuro della scienza medica: dalle terapie avanzate agli umanoidi, le nuove frontiere

È una delle “verità” messa più in discussione nel dibattito pubblico, quella scientifica: uno scetticismo esacerbato dalla pandemia, con i social a fare da cassa di risonanza e a polarizzare le posizioni. E dunque è alle più avanzate scoperte della medicina, raggiunte proprio praticando il dubbio – e la costante verifica – come metodo scientifico, che è dedicato il focus, in programma domenica 19 giugno all’Hotel Villa Diodoro, curato da Carmen Mortellaro. Protagoniste, gli ultimi risultati sul fronte delle terapie avanzate – geniche e cellulari – che saranno al centro dell’incontro Lo sviluppo degli organoidi per la ricerca sul cancro: un metodo scientifico straordinario, con Hans Clevers, professore presso l’Università di Utrecht e group leader dell’Istituto Hubrecht (KNAW) e del Centro Princess Máxima di Oncologia Pediatrica, premiato con il Taobuk Da Vinci Award 2022 per le sue ricerche nel campo degli organoidi (ore 10).

Giulio Pompilio, professore e pioniere nella terapia genica per le malattie delle arterie periferiche e per la terapia rigenerativa con cellule staminali cardiache, è l’ideatore della nuova metodica terapeutica “Cariac Pro-angiogenic Cell Plus – CPCPlus”, terapia cellulare innovativa per le forme gravi e oggi incurabili di ischemia cardiaca. Alle ore 11.30, durante l’incontro Terapie cellulari innovative nella cura dell’ischemia cardiaca illustrerà le recenti innovazioni in ambito cardiaco e i progressi per i pazienti gravemente compromessi: che fino ad oggi avevano poche – o nulle – possibilità di cura.

La battaglia contro i nemici invisibili – come il covid – sarà al centro dell’incontro con l’infettivologo Matteo Bassetti, alle ore 11: il professore ordinario di Malattie Infettive e Direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova racconterà quali minacce, ogni giorno, attaccano la nostra salute, a partire dal suo ultimo libro Il mondo è dei microbi (Piemme, 2022). Per poi esplorare le nuove frontiere di Intelligenza artificiale e realtà aumentata: il nuovo binomio per la chirurgia di precisione, con Francesco Porpiglia, professore ordinario dell’Università degli Studi di Torino, premio European Association of Urology per la ricerca (ore 12).

L’intelligenza artificiale parla di futuro, ma ha origini antiche: Giovanni di Pasquale, professore associato aggiunto di Storia della scienza presso la Texas A&M University, le ripercorrerà in Storie di automi. Mito, leggende e realtà (ore 12.30): una retrospettiva – a cura del Museo Galileo di Firenze – dai sogni in epoca arcaica alle lucide visioni del III secolo a.C., quando aria e acqua conferiscono il movimento agli oggetti della Biblioteca di Alessandria d’Egitto, passando per il Medioevo e per la modernità, quando ci si inizia a interrogare sull’eticità degli automi, fino a oggi, con le macchine che sembrano avere il sopravvento. Per domandarsi: la meccanica può davvero imitare il vivente?

Fonte: www.illibraio.it

Chiasmo: significato ed esempi della figura retorica molto utilizzata in poesia

Il chiasmo è una figura retorica che consiste nell’abbinare due coppie di elementi in relazione tra loro a due a due.

Le coppie vengono disposte in modo alternato, a volte separate su due versi, così che il collegamento ideale tra i termini in relazione tra loro formi una “X”. L’etimologia della parola chiasmo deriva dal latino chiasmus, a sua volta mutuato dal greco χιασμός che significa “disporre in forma di chi”, la lettera greca χ che assomiglia al carattere latino X.

La funzione del chiasmo è quella di dare una sensazione di equilibrio al testo: la specularità e l’alternanza semantica sembrano infatti dare ordine ai quattro elementi.

Il chiasmo si riconosce perché le parole che ne fanno parte si legano con uno schema ABBA, simile a quello delle rime baciate (non è escluso però che ne facciano parte più di due coppie). Quando il chiasmo viene utilizzato in poesia le coppie legate da un rapporto di suono o di significato si legano a incrocio alle due parole che si trovano nel verso successivo oppure nella seconda metà del verso.

Non c’è un numero di termini prefissato che divide le due coppie di parole, ma spesso gli elementi vengono posizionati alle estremità dei versi.

Benché da un punto di vista visivo il chiasmo sia più facilmente identificabile in poesia grazie alla disposizione simmetrica, si tratta di una figura retorica utilizzata anche in prosa. Esistono delle distinzioni: quella tra chiasmo grande e chiasmo piccolo indica se i quattro elementi sono dei termini singoli o delle frasi con più elementi. La differenza tra chiasmo semplice e chiasmo complicato fa invece riferimento alla funzione sintattica dei termini o delle espressioni usate nella figura retorica. Quando i termini delle coppie svolgono lo stesso ruolo nella sintassi (per esempio se sono entrambi un soggetto) si parla di chiasmo semplice, altrimenti di chiasmo complicato. La distinzione tra chiasmo semplice e complicato può anche riferirsi al piano semantico: in tal caso lo schema è inverso.

La parola chiasmo ha anche altri significati in base al contesto: in biologia il chiasmo indica una fase della meiosi in cui i cromosomi entrano in contatto tra di loro, mentre in anatomia indica il punto di incontro tra i nervi ottici. Nei suoi vari utilizzi la parola chiasmo è comunque sempre riconducibile al concetto di incrocio.

Esempi di chiasmo

esempio di chiasmo nell'arte Statua di Dioniso di epoca romana modellata su un equivalente greco del IV secolo a. C. (Foto di The Art Collector/Print Collector/Getty Images)

Il chiasmo è uno schema che ha un significato importante anche nel mondo dell’arte. Si tratta infatti del nome di una formula compositiva della scultura classica che riprende lo stesso concetto del chiasmo in letteratura. Questa formula prevede che gli arti a riposo e in tensione siano alternati e viene utilizzata per le figure umane scolpite in forma eretta, affinché risultino in equilibrio a livello statico e visivo. Per esempio, in questa statua raffigurante Dioniso, troviamo a riposo il braccio sinistro e la gamba destra, mentre gli altri due arti sono ritratti in attività.

Come si accennava in precedenza nei componimenti poetici si fa largo uso del chiasmo; ecco alcuni esempi provenienti dalla letteratura italiana, con gli elementi del chiasmo evidenziati tra parentesi e le relazioni semantiche tra i suoi elementi indicate con la formattazione del testo:

“Le (donne), i (cavallier), l’(arme), gli (amori),
le (cortesie), (l’audaci imprese) io canto,
…”
(L. Ariosto, Orlando Furioso, Canto I)

“Questa voce (sentiva
gemere) in una (capra solitaria).
In una (capra dal viso semita)
(sentiva querelarsi) ogni altro male,
ogni altra vita.”
(U. Saba, La capra, Coi miei occhi)

“…
(Viva) la (fama) loro, e tra lor (gloria)
(splenda) del fosco tuo l’alta memoria.”
(T. Tasso, Gerusalemme Liberata, Canto XII)

“…
Il (vento) (soffia) e (nevica) la (frasca),
e tu non torni ancora al tuo paese!
quando partisti, come son rimasta!
come l’aratro in mezzo alla maggese.”
(G. Pascoli, Lavandare, Myricae)

“…(sopire), (troncare), padre molto reverendo, (troncare), (sopire)…”
(A. Manzoni, Promessi Sposi)

“(Pace) non (trovo), et non (ò) da far (guerra);
e temo, et spero; et ardo, et son un ghiaccio;
et volo sopra ’l cielo, et giaccio in terra;
et nulla stringo, et tutto ’l mondo abbraccio.
…”
(F. Petrarca, Pace non trovo, Canzoniere)

“…
(Brilla) nell'(aria), e per li (campi) (esulta),
Sì ch’a mirarla intenerisce il core.
Odi (greggi) (belar), (muggire) (armenti);
…”
(G. Leopardi,  Il passero solitario, Canti)

Fonte: www.illibraio.it

Una storia di donne, uniche e fragili, aggredite fin da piccole, inchiodate a necessità sempre imposte da uomini

Maria Iervolino è l’autrice di “Il cimitero delle bambole“, romanzo edito da IoScrittore.

Il libro in una frase

Un coro di voci. Uno sguardo al passato da un futuro che per tanti non si è mai realizzato. Una provincia di donne; di guappi; di venditori e contadini; di amori e follia. Un mondo in bianco e nero di malavita e di silenzi screziato dai colori e dall’ingenuità della gente comune.

Amici di scaffale

 La Storia di Elsa Morante, La compagnia delle anime finte di Wanda Marasco, Mariolina Venezia: Mille anni che sto qui, L’amore molesto di Elena Ferrante, I leoni di Sicilia di Stefania Auci, L’Arminuta di Donatella Di Pietrantonio. No, non solo donne. Nello scaffale a fianco uomini grandissimi: Richler, Roth, McCarthy, Williams. 

Segni particolari

La terra nera punteggiata da papaveri rossi e da margherite gialle.

Dove e quando

Nella Valle del Sarno con il Vesuvio che accoglie da qualunque parte si arrivi. In un periodo che va dal 1976 al 2010.

Tag

#Donne #Discriminazione #Provincia #Camorra #Pedofilia #Pavor #Tradizioni #Saggezza popolare.

Come e perché ho deciso di partecipare a IoScrittore

Partecipo a ioscrittore fin dalla seconda edizione su invito di una carissima amica. Da allora non ho più smesso. Il torneo è stato per me un “gioco” bellissimo, un paravento se vogliamo, con la formula dell’anonimato, che mi ha protetto a lungo dalle mie insicurezze. Ho sempre partecipato con poca convinzione e senza troppe aspettative, consapevole di avere tanta strada da fare. Edizione dopo edizione, continuare in ioscrittore è stato come essere a casa, merito soprattutto del vecchio forum della kermesse, luogo in cui ho conosciuto persone meravigliose che a distanza di anni sono diventate amicizie vere. Veder nascere e crescere una comunità di singoli diversi eppure accomunati dalla stessa passione ha contribuito all’esserci per il solo piacere di esserci. 

Il torneo offre ai partecipanti il metro che restituisce misura e senso alle proprie parole. Per i giudizi ricevuti ma anche per quelli dati. E per questo motivo che ho accettato di leggere le opere, sempre, anche quando avrei potuto non farlo. Leggere, e non l’ho inventato io, è l’unica vera scuola per imparare a scrivere.

Il 2018 fu per me un anno molto difficile con conseguente pausa forzata. Ho creduto di non avere più niente da dire, ma al tempo stesso dentro di me sentivo che se avessi provato a scrivere ancora sarei stata qualcosa di diverso da prima. Premettendo che chi scrive, scrive già mentre pensa, io sentivo che quella voce che avevo a lungo cercato si stava facendo strada dentro di me. Quale occasione migliore di ioscrittore 2019 per metterla alla prova? E così ci ho riprovato, con la leggerezza di sempre. 

Questa pubblicazione arriva dunque proprio quando non la aspettavo più. La considero una nuova partenza e non un arrivo, la strada è sempre troppo lunga, ma è giunto il momento di lasciare il paravento e le insicurezze, sperando che in tanti avranno voglia di leggere le mie parole.

“Il cimitero delle bambole” di Maria Iervolino: da IoScrittore all’ebook

Una storia di donne, uniche e fragili, aggredite fin da piccole, inchiodate a necessità sempre imposte da uomini: la racconta Maria Iervolino nel romanzo Il cimitero delle bambole, finalista al torneo letterario IoScrittore, e ora in uscita in ebook.

L’autrice è nata a Karlsrhue, in Germania, in un freddo giorno di dicembre del 1968, da due giovanissimi emigranti. Diplomata in ragioneria, vive da sempre a Poggiomarino, in provincia di Napoli, dove gestisce un’azienda di import-export. Presente in diverse antologie e romanzi collettivi, Maria Iervolino scrive da sempre, per passione e per ricerca, per protesta o per amore.

E veniamo al suo primo romanzo: Boccapianola è un nucleo di sole e cemento, un piccolo paese non lontano da Napoli, abituato a nascondere i propri sentimenti, il proprio coraggio, la propria insussistenza dietro alla grande città. Boccapianola è un piccolo serbatoio: di emozioni e umanità, per affrontare una Storia sempre troppo grande e troppo distante; di manodopera per la camorra, sempre pronta a riempire pance e svuotare sguardi, a distruggere e ricreare una piccola morale quotidiana, utile a chi comanda.

A Boccapianola non è difficile incontrare corpi riversi ai bordi delle strade disastrate. Nel maggio del 2010 una donna viene ritrovata, uccisa, in un campo. Pare un delitto come tanti, ma, in realtà è rivelatore di tutto un mondo, di sangue che non ha mai smesso di scorrere, di amore che non ha mai smesso di seccarsi a un sole troppo forte e per nulla benefico. Soprattutto è cosa da donne, uniche e fragili, aggredite fin da piccole, inchiodate a necessità sempre imposte da uomini, anch’essi allo stesso tempo vittime e carnefici. Queste donne, Melina e le altre, sapranno raccontare e soprattutto vivere questa storia; sapranno dare senso ai loro gesti e direzione ai loro passi. E noi abbiamo la possibilità, attraverso i loro occhi e la loro voce, di rievocare quarant’anni di un entroterra accorto e nascosto, di un popolo ingenuo e perverso, condannato a essere solo un cimitero di bambole.

Fonte: www.illibraio.it