Un treno che porta da Monaco a Berlino. Due occasionali compagni di viaggio. Una storia che emerge dal passato sullo sfondo della Germania nazista

Luca Granato è autore di Un treno per Berlino, romanzo edito da IoScrittore.

Il libro in una frase:
Un vecchio si racconta a uno sconosciuto. Una storia di amicizia, amore e magia. Fiabe che non sempre hanno un lieto fine e che non sempre il C’era una volta… seppellisce nel passato.

Amici di scaffale:
Come pietre nel fiume di Ursula Hegi, Storia di una ladra di libri di Markus Zusak, Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute di Marco Paolini.

Segni particolari:
La vergogna che non trova oblio.

Tag:
#memoria; #amore; #inconsapevolezza; #amicizia; #nazismo; #infamia; #magia; #Aktion T4; #colpa

Dove e quando:
Berlino 1920 – 1945

Come e perché ho deciso di partecipare a IoScrittore:
Quello con IoScrittore è stato un incontro casuale. Ho pensato che sarebbe stato interessante essere ’parte attiva’ in un Torneo che prevede il doppio ruolo di scrittore e lettore, invece che aspettare indolentemente il responso finale come accade di solito nei concorsi letterari.

Luca Granato, tra i vincitori del torneo IoScrittore, racconta di una vergogna che non trova oblio

Luca Granato, con Un treno per Berlino, è tra i vincitori del torneo letterario IoScrittore (promosso dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol). Amante degli ambienti teatrali (perché, come dice, “indossare maschere nella finzione aiuta ad abbandonare quelle imposte dalla società”), nasce a Sanremo nel ’72, ma vive in diverse città, tra cui Roma e Londra.

Il suo romanzo, in uscita in ebook, racconta una storia di coincidenze e incontri casuali. Il destino è un treno che porta da Monaco a Berlino, e dove Cosimo Beningarda e Bertfried Ziegler si ritrovano seduti nello stesso scompartimento. Il primo, giovane colto e appassionato, insegna italiano all’università; il secondo, un anziano signore cresciuto nella Germania nazista degli Anni Trenta, è malato.

L’attesa porta i due compagni di viaggio a parlare, creando una sorta di strana complicità. Ziegler racconta il suo passato a Cosimo, che diventa il testimone della sua vita senza volerlo: gli anni da correttore di bozze con il sogno di diventare giornalista, il rapporto difficile con il padre, l’incontro con l’amata Hanne, donna già sposata che cambia il corso della sua vita.

Mentre il treno corre verso la città tedesca, si mescolano entusiasmi e delusioni, gioie e ferite. L’anziano porta con sé il rimorso di non essere stato in grado di opporsi all’orrore nazista, nemmeno per Hanne e la sua bimba, finita nel programma di eliminazione. Ed ecco il motivo del viaggio di Ziegler: a Berlino spera di ritrovare Hanne, il suo perdono e finalmente la pace.

Fonte: www.illibraio.it