Non pensare alla pubblicazione: Marco Vichi consiglia pazienza agli aspiranti autori

In libreria con Un caso maledetto (Guanda, 2020), Vichi segue ancora una volta le orme del commissario Bordelli che, prossimo alla pensione, si trova a doversi confrontare con un caso tutt’altro che semplice…

Abbiamo intervistato l’autore per farci raccontare i segreti dietro la sua scrittura.

Com’è arrivato alla pubblicazione del suo primo libro?

“Era il lontano 1997, dopo quindici anni che scrivevo senza alcuna riuscita editoriale, decisi di smettere di cercare di pubblicare, anche se ovviamente non avrei mai smesso di scrivere: per me sarebbe stato un po’ come smettere di mangiare. Ecco che subito dopo questa decisione – incrollabile e definitiva – per mezzo di un giornalista di Firenze, Fabio Norcini, alcuni miei lavori arrivarono a Milano nelle mani di Luigi Spagnol (recentemente scomparso), comproprietario dell’attuale Gruppo Editoriale Mauri Spagnol. Leggendo i miei racconti, Luigi saltò tre o quattro fermate di tram, e pensò di portare quelle pagine al direttore (tuttora) di Guanda, Luigi Brioschi, il quale mi chiamò per propormi di firmare il mio primo contratto. E così, di Luigi in Luigi, approdai alla mia casa editrice preferita, pubblicando il primo romanzo nel ’99”.

Come nasce di volta in volta l’idea per un nuovo libro, che cosa le fa scoccare la scintilla?

“Se dicessi che l’origine della scintilla mi è chiara, mentirei. Le storie mi vengono a cercare, ho la sensazione di essere solo un tramite. A un tratto vedo una scena, o sento un dialogo, o vedo un volto, e dietro quella prima suggestione mi sembra di scorgere una storia da disseppellire. La scrittura per me non è invenzione, ma scoperta, un percorso di conoscenza assai emozionante”. 

Lei ha scritto sia romanzi sia racconti e anche tra i romanzi si è diviso tra storie autoconclusive e serialità: a che diverse esigenze rispondono queste differenti tipologie di narrazione?

“Non so come mai, ma raccontare storie mi piace, mi diverte, mi appassiona. Scrivere è il gioco più bello del mondo, almeno per me. E mi piace esplorare ogni territorio narrativo possibile, senza nessun limite. Mi piace avventurarmi in sentieri per me sconosciuti, scoprire nuovi mondi, mettermi alla prova”.

Parliamo di metodo: quali sono le sue abitudini di scrittura?

“Sono cambiate nel tempo. Prima scrivevo solo di notte, adesso scrivo di pomeriggio e a volte anche di mattina. Ho scritto in diverse stanze della casa, a volte anche davanti a un televisore acceso con il volume azzerato”.

Com’è nato il commissario Bordelli?

“È nato per gioco, nel ’95, sull’onda dell’entusiasmo per i romanzi di un grande scrittore svizzero che usava il poliziesco (genere di cui non sono mai stato appassionato) per fare indagini umane e non poliziesche: Friedrich Dürrenmatt”.

Inserisce le vicende del commissario Bordelli in una precisa cornice storica che va dal 1963 al 1970 (con incursioni negli anni ’50). Come mai? In che modo l’aspetto storico arricchisce il romanzo?

“Non è stata una decisione studiata a tavolino. Quando nel ’95 scrissi le prime pagine del commissario, la storia si svolgeva nell’attualità… Poi Bordelli mi guardò dalla pagina e mi disse: ‘Ehi, Vichi, ma davvero vuoi farmi vivere in questa epoca? Dai, spingimi indietro, a me piacciono gli Anni Sessanta’. E io gli ho dato retta”.

Anche gli ambienti sono molto importanti nell’economia delle vicende, dalla città di Firenze agli interni dove si muovono i personaggi: come lavora a queste atmosfere?

“Per scrivere qualcosa devo prima vedere la scena. Sono un appassionato di cinema fin da quando ero bambino. Da adolescente e da ragazzo andavo al cinema tutti i pomeriggi, a volte a vedere due film diversi, e non perdevo nessun film e nessuno sceneggiato alla televisione, dunque vedevo più o meno trenta film al mese, una vera e propria mania. Questa lunga esperienza è rimasta dentro di me”.

Quando parliamo dei romanzi del commissario Bordelli, parliamo di storie che si inseriscono in un genere definito, il giallo. Tuttavia sembra scardinare molti cliché e topoi narrativi e accordare grande importanza alle vicende dei singoli personaggi: mi parla di questo aspetto?

“Diceva il grande Silone (che ovviamente ha copiato da me): ‘Quello che solo conta in ogni opera letteraria sono ovviamente le vicende della vita interiore dei personaggi’. Come dicevo prima, non ho nessuna passione per il genere giallo, le mie letture sono sempre state altre, ad esempio, da giovanotto (come si diceva una volta), ho nuotato per anni nell’oceano dei russi dell’Ottocento e del primo Novecento, da Gogol a Bulgakov, mi sono avventurato nella tragedia greca e nei classici latini, ho ascoltato la voce di Omero, di Dante, di Manzoni, di Leopardi, Fogazzaro, De Amicis, De Roberto, e via via mi sono cibato, e tuttora continuo a farlo, della grande letteratura italiana del Novecento, costellata di magnifici scrittori poco frequentati o addirittura dimenticati… Tutta questa galoppata per dire che se scrivo dei polizieschi, è normale che spuntino fuori dei romanzi ‘non troppo polizieschi’”.

Nel corso della sua carriera ha anche insegnato scrittura, quali sono gli aspetti più importanti che un aspirante scrittore deve tenere a mente?

“In realtà la scrittura non si insegna, ma si possono accelerare il processo di maturazione, un po’ come fa in chimica un catalizzatore. Uno dei risultati più importanti è conquistare la capacità di criticare se stessi, diventare lettori spietati di quel che scriviamo, saper buttare via le pagine brutte (che non sono mai inutili). Tutto si gioca sul ‘rapporto’ che abbiamo con la scrittura, come la consideriamo, cosa cerchiamo quando scriviamo, cosa ci accade quanto raccontiamo. Abbiamo davvero questa passione o è solo un ideale? Siamo capaci di rispettare le storie che raccontiamo, di scomparire dietro la nostra scrittura, o vogliamo solo farci belli ed essere lodati per come sappiamo mettere insieme belle frasi?”.

Se dovesse dare un unico consiglio a un aspirante scrittore, quale sarebbe?

“Quando scrivi non pensare alla pubblicazione, che è un altro gioco. Armati di pazienza, se son rose fioriranno”.

I vincitori del Torneo letterario IoScrittore 2020

Venerdì 13 novembre, all’interno del programma di BookCity Milano, sono stati annunciati in diretta su Facebook i vincitori dell’edizione 2020 del Torneo letterario IoScrittore (qui è disponibile il video della live).

All’evento in streaming hanno partecipato, Stefano Mauri, presidente e amministratore delegato di GeMS, Tiberio Sarti, amministratore delegato delle librerie Ubik, e Eugenio Trombetta Panigadi, amministratore delegato di Ibs.it, Barbara Sardella, responsabile eventi Ubik, e Silvia Celani, autrice dei romanzi Ogni piccola cosa interrotta e Quello che si salva (Garzanti), scoperta e lanciata proprio grazie a IoScrittore. L’evento è stata l’occasione per dare consigli utili agli aspiranti scrittori e di approfondire come lettori, lettrici e librerie stanno affrontando la pandemia

Riguardo al difficile momento che sta affrontando il mondo del libro, così si è espresso Tiberio Sarti: “Per affrontare questo periodo le librerie si sono organizzate inventandosi un po’ il mestiere, ricorrendo a espedienti digitali, attraverso le vendite e le consegne a distanza. Alcuni sono diventati dei velocissimi pedalatori. E tutto questo ha premiato perché i mesi estivi post lockdown, e anche questi mesi, hanno prodotto buoni risultati. E questo è il segno che la libreria continua a essere un mondo di felicità e benessere”. 

Si trova d’accordo Barbara Sardella che ribadisce l’importanza della figura dei librai e delle libraie: “Chi trova un libraio come amico trova una comunità.”

E infatti, anche se le vendite online continuano a resistere, Eugenio Trombetta Panigadi spiega l’importanza della convivenza tra l’attività delle librerie e degli store digitali: “Ci auspichiamo che le librerie restino aperte per il bene della lettura e di tutto il mondo dell’editoria”.

 Per concludere, le parole di Stefano Mauri: “Quello che viene premiato a IoScrittore è soprattutto l’originalità. GeMS si distingue da altri gruppi editoriali proprio per la grande e attenta ricerca di talenti. Ricordo che l’anno scorso abbiamo accompagnato al successo Stefania Auci con I leoni di Sicilia, che è il libro più venduto degli ultimi due anni. Così come fu il romanzo di Ilaria Tuti, scoperta proprio grazie a IoScrittore. Questo per dire a tutti i partecipanti che con noi siete in buone mani. In questo periodo avrete molto tempo per scrivere e leggere, che sono attività che centrano, nel senso che mettono al centro le cose giuste. E possono sicuramente aiutare anche ad affrontare questo difficile momento”.

E a proposito del torneo Mauri ha sottolineato: “Possiamo dire che le vie della pubblicazione sono infinite, e IoScrittore è una delle migliori”.

Ma veniamo al momento attesissimo della proclamazione dei vincitori. 

I dieci romanzi vincitori di IoScrittore 2020, in ordine alfabetico, sono: 

– Baba

– Cose che capitano

– Di cenere e ombra

– Di fango e di rose

– Gracias a la vida

– Il cimitero delle bambole

– Il figlio dell’accordatore Leutzer. Una storia in otto Lieder

– Il sicario di Omaha

– Nannina

– Un’altra forma di dolore

Miglior lettore è risultato Michael Karras, vincitore di un buono UBIK del valore di 100€ e di un ulteriore buono Ibs.it, anch’esso del valore di 100€, oltre a una selezione di libri GeMS.

Gli altri lettori vincitori, che vincono una selezione di libri GeMS e un buono UBIK del valore di 50€ e un buono Ibs.it, sempre del valore di 50€, sono:

– Antonia Armenia

– Fernando Dalla Ripa

– Franny

– Gort

– Lily Bart

– Luca Corini

– Robert Wilhelm

– Trixie Rose 

– Ula Martini

A tutti i vincitori vanno le nostre congratulazioni!

A tutti gli altri partecipanti l’invito a leggere i giudizi ricevuti (che saranno disponibili sulla pagina personale a partire dal pomeriggio di oggi, 16 novembre); giudizi utili per migliorare il proprio romanzo.

Ricordiamo che entro il 16 dicembre verrà annunciato il titolo dell’opera che vince la pubblicazione in cartaceo

Vi diamo appuntamento a IoScrittore 2021!

IoScrittore 2020: ecco i vincitori della decima edizione del torneo

Annunciati oggi, in un incontro in diretta streaming nell’ambito di BookCity, i 10 romanzi vincitori e gli altrettanti migliori lettori del torneo letterario gratuito IoScrittore, promosso dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol in partnership con ilLibraio.it, IBS.it e Ubik.

Particolarmente significativa anche per il numero di iscritti più alto di sempre, oltre 5.600, questa decima edizione si è conclusa con un incontro virtuale a cui hanno preso parte Stefano Mauri, Presidente e Amministratore Delegato di GeMS nonché ideatore della gara, Tiberio Sarti, amministratore delegato delle librerie Ubik, ed Eugenio Trombetta Panigadi, amministratore delegato di Ibs.it, con interventi di Barbara Sardella, responsabile eventi Ubik, e Silvia Celani, autrice dei romanzi Ogni piccola cosa interrotta e Quello che ti salva (entrambi pubblicati da Garzanti), scoperta e lanciata proprio grazie a IoScrittore. A moderare Antonio Prudenzano, responsabile editoriale de ilLibraio.it.

Tra romanzi on the road, polizieschi che lasciano con il fiato sospeso, storie d’amore e scoperta di sé, “poetici” flussi di coscienza, avventure dai contorni fantasy e incursioni nel passato dal sapore vintage, ecco i 10 titoli vincitori, parte dell’universo degli oltre 40.000 manoscritti valutati in questi dieci anni di Torneo:

  • Baba
  • Cose che capitano
  • Di cenere e ombra
  • Di fango e di rose
  • Gracias a la vida
  • Il cimitero delle bambole
  • Il figlio dell’accordatore Leutzer. Una storia in otto Lieder
  • Il sicario di Ohama
  • Nannina
  • Un’altra forma di dolore

Durante l’incontro in diretta Stefano Mauri ha sottolineato come, in questi difficili mesi di pandemia, il mercato del libro abbia tenuto perché le persone si sono rivolte alla lettura per evadere da una situazione difficile. E a proposito del torneo ha dichiarato: “Quella che viene premiata a IoScrittore è soprattutto l’originalità. GeMS si distingue da altri gruppi editoriali proprio per la grande e attenta ricerca di talenti. Ricordo che l’anno scorso abbiamo accompagnato al successo Stefania Auci con I leoni di Sicilia, che è il libro italiano più venduto degli ultimi due anni. Così come lo fu il romanzo di Ilaria Tuti, scoperta proprio grazie a IoScrittore. Questo per dire a tutti i partecipanti che con noi siete in buone mani. In questo periodo avrete molto tempo per scrivere e leggere, che sono attività che centrano, nel senso che mettono al centro le cose giuste. E possono sicuramente aiutare anche ad affrontare questo difficile momento. Possiamo dire che le vie della pubblicazione sono infinite, e IoScrittore è una delle migliori”.

I romanzi vincitori otterranno la pubblicazione in formato ebook e cartaceo (con la forma del print on demand) con il marchio del torneo. Entro la metà di dicembre, inoltre, gli editor delle case editrici del gruppo (astoria, Bollati Boringhieri, Chiarelettere, Corbaccio, Garzanti, Guanda, Longanesi, Nord, Ponte alle Grazie, Salani, Tea, Tre60, Vallardi) sceglieranno uno o più romanzi da pubblicare in cartaceo con una delle sigle del gruppo. Gli editor, infatti, monitarono attentamente ogni fase del Torneo, sempre attenti a intercettare autori e opere di qualità come IoScrittore fa da ormai dieci anni.

E dato che il cuore di IoScrittore è fatto anche dai moltissimi lettori che ne fanno parte, un momento dell’incontro è stato dedicato anche a loro. Ecco l’elenco degli pseudonimi dei dieci migliori lettori (bisogna ricordare che l’anonimato è una delle caratteristiche principali del torneo IoScrittore, che vuole garantire la massima imparzialità di giudizio). A essere eletto come migliore è stato Michael Karras, a cui si sono aggiunti Antonia Armenia, Fernando Dalla Ripa, Franny, Gort, Lily Bart, Luca Corini, Robert Wilhelm, Trixie Rose e Ula Martini. Tutti i vincitori riceveranno una selezione di titoli del gruppo editoriale Mauri Spagnol e buoni acquisto per libri offerti Ubik e ibs.it, partner del Torneo.

Per approfondimenti sul regolamento e sulla storia del torneo consultare il sito ufficiale.

 

 

Fonte: www.illibraio.it

IoScrittore proclama i vincitori in diretta Facebook

IL LINK ALLA PAGINA FACEBOOK DEL LIBRAIO DOVE SEGUIRE LA DIRETTA, A PARTIRE DALLE 17

Con il numero di iscritti più alto di sempre, oltre 5.600, la decima edizione di IoScrittore si avvia a conclusione. L’ultima fase del torneo letterario gratuito promosso dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol in partnership con ilLibraio.it, IBS.it e Ubik si terrà online venerdì 13 novembre alle ore 17. In diretta streaming dalle pagine Facebook del Torneo e de ilLibraio.it verranno proclamati i 10 romanzi vincitori e gli altrettanti migliori lettori, segnando la conclusione di un percorso a tappe avvincente e partecipato.

“Grazie ai manoscritti inviati e alla selezione operata dai partecipanti a questo canale alternativo 137 manoscritti sono diventati ebook, 16 sono diventati libri e alcuni di essi hanno raggiunto la vetta della classifica dei bestseller e si sono venduti in 29 Paesi”, commenta Stefano Mauri, Presidente e Amministratore Delegato di GeMS nonché ideatore della gara. “Alcuni dei tanti partecipanti hanno visto riconosciuto il loro talento e per loro scrivere è diventato un mestiere. Più di un milione di royalties sono state pagate a chi si è saputo distinguere in libreria. Ma è ancor più importante che nei primi 10 anni quasi 40.000 manoscritti sono stati valutati attraverso 270.000 letture attente, dettagliate e utili agli scrittori. Così festeggiamo la più trasparente e partecipata operazione di scouting nel nostro Paese. Abbiamo inventato un nuovo modo di conoscere il lavoro editoriale e una nuova strada per accostarsi ad esso”.

Un appuntamento virtuale, in ragione della situazione attuale, leggermente diverso dal solito che dalla cornice del Castello Sforzesco di Milano migra in rete, pur rimanendo all’intero dell’ampio programma di BookCity che da anni coinvolge l’intera filiera del libro.

Con Stefano Mauri e il moderatore Antonio Prudenzano, giornalista e responsabile editoriale de ilLibraio.it, per la speciale conclusione del Torneo si collegheranno anche Tiberio Sarti, amministratore delegato delle librerie Ubik ed Eugenio Trombetta Panigadi, amministratore delegato di Ibs.it, accanto ai quali interverranno Barbara Sardella, responsabile eventi Ubik, e Silvia Celani, autrice dei romanzi Ogni piccola cosa interrotta e Quello che ti salva (entrambi pubblicati da Garzanti), scoperta e lanciata proprio grazie a IoScrittore. Una parabola, la sua, che dimostra l’unicità del torneo, l’unico promosso da un grande gruppo editoriale, e l’efficacia degli editor delle case editrici che ne fanno parte, chiamati a leggere, valutare e selezionare con grande cura le opere partecipanti.

Qualità e competenza che si riflettono sui numeri di IoScrittore, i cui partecipanti crescono ogni anno: 5.649 solo in questa edizione, per un totale complessivo di 37.304 aspiranti autori, 3.080 opere valutate in finale e 268.565 giudizi su incipit e opere. Il regolamento del Torneo prevede infatti che tutti gli iscritti partecipino nella doppia veste di autori e lettori, offrendo ai propri colleghi pareri e impressioni. Testimonianza del grande valore riservato proprio al loro ruolo, IoScrittore prevede un riconoscimento speciale anche ai lettori: una selezione di titoli del gruppo editoriale Mauri Spagnol e buoni acquisto per libri offerti Ubik e ibs.it, partner del Torneo.

Ai 10 autori il premio più ambito: la pubblicazione in formato ebook e cartaceo con la forma del print on demand con il marchio del torneo. E se non si rientra nella rosa dei vincitori, è bene tenere a mente che gli editor delle case editrici del gruppo (astoria, Bollati Boringhieri, Chiarelettere, Corbaccio, Garzanti, Guanda, Longanesi, Nord, Ponte alle Grazie, Salani, Tea, Tre60, Vallardi) monitorano sempre attentamente ogni fase del Torneo. Anche se non si è tra i primi dieci, si può comunque essere scelti per la pubblicazione da parte di uno degli editori della galassia GeMS, attenti a intercettare autori e opere di qualità come IoScrittore fa, con successo, da ormai dieci anni.

Per approfondimenti sul regolamento e sulla storia del torneo consultare il sito ufficiale ioscrittore.it

 

Fonte: www.illibraio.it

Torneo IoScrittore: la proclamazione dei vincitori sarà online

Anche quest’anno, pur tra le mille difficoltà che abbiamo vissuto e che viviamo tutti, è arrivato il momento finale e tanto atteso di IoScrittore, il torneo letterario gratuito promosso dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol: la proclamazione dei dieci migliori romanzi e dei dieci migliori lettori.

Data l’emergenza sanitaria, sarà senz’altro un appuntamento un po’ diverso dal solito, non più nella meravigliosa cornice del Castello Sforzesco di Milano, in occasione di BookCity, ma in diretta streaming dalle pagine Facebook di IoScrittore e di ilLibraio.it (ma sempre all’interno del programma della manifestazione che da anni coinvolge l’intera filiera del libro).

Per questa occasione così speciale, che segna la conclusione della decima edizione del Torneo, saranno presenti Stefano Mauri, presidente e amministratore delegato di GeMS, Tiberio Sarti, amministratore delegato delle librerie Ubik, e Eugenio Trombetta Panigadi, amministratore delegato di Ibs.it.

Parteciperanno inoltre Barbara Sardella,responsabile eventi Ubik, e Silvia Celani, autrice dei romanzi Ogni piccola cosa interrotta e Quello che si salva (Garzanti), scoperta e lanciata proprio grazie al Torneo. Come lei, tante altre voci della narrativa italiana sono state notate e poi pubblicate grazie alla partecipazione a IoScrittore. Questo perché è l’unico torneo letterario gratuito promosso da un grande gruppo editoriale e dagli editor delle sue case editrici, che leggono, valutano e selezionano con grande cura le opere partecipanti.

Insomma, si tratta di un ottimo trampolino per tutti coloro che hanno un manoscritto nel cassetto e sognano di sottoporlo al giudizio di esperti del settore. 

Inoltre il regolamento Torneo prevede che i partecipanti si leggano e si valutino a vicenda, offrendo a tutti l’opportunità (non scontata) di conoscere il parere e le impressioni dei lettori. 

Sono infatti anche loro il cuore di IoScrittore, e non soltanto gli autori: non a caso è previsto anche per i lettori un riconoscimento ad hoc: una selezione di titoli del gruppo editoriale Mauri Spagnol e buoni acquisto per libri offerti dai nostri partner Ubik e ibs.it

È questo uno dei motivi che porta, di anno in anno, il numero di partecipanti a crescere. Per questa edizione 2020 gli iscritti sono stati 5.649, portando così i dati generali del torneo a: 37.304 aspiranti autori iscritti; 3.080 opere valutate in finale e 268.565 giudizi su incipit e opere.

Dati che dimostrano, ancora una volta, la serietà e l’affidabilità del Torneo, che garantisce ai romanzi vincitori la pubblicazione in formato ebook e cartaceo on demand.

Non solo: gli editor delle case editrici di GeMS monitorano di continuo il torneo durante il suo svolgimento, alla ricerca di voci nuove da pubblicare. Quindi anche se non si è tra i primi dieci, si può comunque essere scelti per la pubblicazione.

Un grande incentivo per chi ha sempre desiderato far leggere il proprio manoscritto agli addetti ai lavori, ma anche per chi vive di storie e di lettura ed è ancora convinto che non ci sia nulla di più prezioso del confronto con gli altri. 

Qui l’evento su Facebook per essere avvisati quando inizia la diretta.

Un romanzo sui nostri tempi confusi. Una storia di dolore, amicizia e speranza

Pierangelo Consoli è autore di “Come il buio per le stelle“, romanzo edito da IoScrittore.

Il libro in una frase:

«Se conosci la Storia, conosci la strada». È una frase che si trova nel testo, quando Augusto, il prete, decide di aiutare lo straniero. Augusto è cresciuto ascoltando i racconti della guerra e molte storie raccontavano di famiglie salvate da coraggiosi gesti di carità cristiana. Ci sono volte in cui l’insubordinazione, l’andare contro la legge è necessario a salvare una vita. Salvare una vita è sempre necessario. Le leggi cambiano, ciò che è giusto no. In questo tempo confuso, in cui si assiste a ritorni odiosi di sentimenti che si credevano sepolti come la xenofobia, l’antisemitismo e il razzismo in generale, credo che più che la strada, si sia persa la Storia, ovvero la consapevolezza di ciò che c’era e che non è mai scomparso del tutto.

Amici di scaffale:

Per scrivere questo libro ho dovuto studiare molto. Molti saggi. Le varie stesure hanno richiesto anni di lavoro. Non conoscevo molto della storia della Siria, dell’Isis e del califfato. Libri come: Tagliagole di Francesco Borgonovo; Bandiere nere di Joby Warrick, solo per citarne alcuni, mi sono stati di grande utilità.

Documentarsi è fondamentale quando si vuole scrivere un romanzo, di qualunque genere si tratti.

Ogni libro chiama decine di altri testi. A volte serve leggere un romanzo anche solo per trovare l’atmosfera che si cerca. In questo senso ho trovato utili Ho fatto la spia di Joyce Carol Oates, e alcuni racconti di Roberto Bolaño.

Segni particolari:

Il senso di umanità. Ma anche fegato e sangue, nel senso di viscerale. Ho voluto raccontare qualcosa che avesse a che fare con la natura dell’uomo in senso stretto. Narrare una storia di sentimenti buoni, dare speranza e non essere sempre distruttivo e cinico. Piuttosto credo che il cinismo sia il modo più stupido di sembrare intelligenti. Sono affascinato dalla Pietas romana, da quel tipo di sacrificio che genera rivoluzioni silenziose. Un piccolo gesto di coraggio spesso cambia completamente il contesto. Un’altra cosa che mi premeva stigmatizzare è un certo tipo di qualunquismo. Credo che la letteratura debba offrire punti di vista non scontati. Questo è un dovere. I luoghi comuni sui preti e sui carcerati si buttano, io volevo un prete che fosse l’emblema di ciò che di più bello il cristianesimo abbia da offrire. Un prete come dovrebbe essere sempre. Allo stesso modo volevo prendere due assassini e accendere una luce su ciò che si nasconde dietro un gesto efferato.

Tag:

#isis, #siria, #napoli, #terrorismo, #amicizia, #secondapossibilità

Dove e quando:

La vicenda si svolge a Napoli nel 2014. Ma è stata scritta, la prima volta, il giorno dopo l’attentato al Bataclan nel 2015. Per diventare un romanzo ho dovuto ampliarla, ma l’ossatura della trama è rimasta invariata.

A quel tempo vivevo ancora vicino al Museo Nazionale. Le zone in cui si muovono i personaggi sono i quartieri che ho frequentato per anni.

È la parte della città che sento mia, ancora oggi più di qualunque altra io abbia vissuto.

Siccome sono trascorsi anni tra una stesura e l’altra, la vita, la mia vita, quella della mia famiglia, sono entrate nella narrazione cambiando i miei punti di vista.

Nel frattempo mi sono sposato, è nata la mia prima figlia, in qualche modo è possibile asserire che il libro sia cresciuto con me.

Come e perché ho deciso di partecipare a IoScrittore:

In tutta sincerità ho partecipato a IoScrittore per ragioni di mera opportunità. Tutto ciò che si cerca, quando si scrive, è di pubblicare bene e di imparare qualcosa su che cosa significa scrivere un romanzo.

Non nutrivo grosse speranze, ma devo dire che il meccanismo del torneo è avvincente e arriva un momento in cui ci si appassiona. Inoltre il livello, specie nella seconda fase, è alto ed è dura spuntarla.

Il confronto con gli altri partecipanti può essere deprimente, o esaltante, e anche solo per questo è una buona palestra.

E poi è gratis e forse è l’unico concorso a un livello così alto.

Lo consiglio, anche perché si ha la possibilità (se si è vinto) di lavorare con un editor professionista e questo è il vero premio.

Gli addetti ai lavori, intendo tutti quelli che compartecipano al progetto libro dovrebbero comparire in coda a ogni testo come nei film.

Sono la cosa migliore che ti capita di incontrare nel vasto mondo dell’editoria e non si può dire lo stesso degli scrittori. 

Forse perché siamo troppo spaventati di perdere quel poco che ci sembra di aver guadagnato, non lo so…

Pierangelo Consoli dal torneo IoScrittore all’ebook

Quanto pesano gli errori in una vita? Come si misurano successo e fallimento? Quanto vale un gesto d’amore? Sono domande che emergono dalla lettura del romanzo Come il buio per le stelle di Pierangelo Consoli.

Con questo libro l’autore, classe ’81, ha preso parte a IoScrittore, il torneo letterario gratuito promosso dal gruppo GeMS. Il romanzo, giunto in finale, ora viene proposto in ebook.

Quattro vite, quattro destini s’incontrano e s’intrecciano, impastando sofferenza e riscatto, dolore e slanci, viltà e generosità. Said, dilaniato da una storia di guerra e violenza che sembra segnarne il cammino in modo irrevocabile, proveniente da un mondo complesso e nemico, fugge portandosi dentro un segreto d’infamia e di morte; Augusto anziano sacerdote, impegnato a svolgere la propria missione sociale e di fede, il cuore appesantito dai dubbi e dalla vita, lo accoglie nel tentativo di riscattare una colpa antica che sente indelebile. Assieme a loro Gegè, ex ergastolano, l’esistenza schiantata dalla violenza di una notte e dall’amore negato di un fratello, che prova a riannodare i fili spezzati inseguendo un difficile riscatto e Lea, giovane donna per la quale la gioia dell’amore e il dolore della perdita sono indissolubilmente legati. Palcoscenico di una trama così viva e vibrante non può che essere Napoli, la città dove tutto è carne e sangue, dove tutto può finire e ricominciare; una città che vive in perenne attesa, dove ogni caduta può essere lo slancio per una nuova possibilità, perché è cresciuta tra il mare e una montagna infuocata. Un affresco delicato e potente, attento e gentile che definisce in maniera coinvolgente la fondamentale equivalenza: “tanto buio, tante stelle”.

 Pierangelo Consoli

Consoli, cresciuto a Sparanise, si è laureato in Lettere Moderne. Ha vissuto a Napoli per dieci anni e ora vive a Salerno. Scrive recensioni per la rivista letteraria Satisfiction. È stato frontman e chitarrista degli A.C. Billy e ha svolto numerosi lavori e ha già pubblicato altri romanzi.

Fonte: www.illibraio.it