IoScrittore al Salone del Libro e dell’Editoria di Napoli

Siamo felici di annunciare che per la prima volta sarà la città di Napoli, nella suggestiva cornice di Castel Sant’Elmo, in occasione di Napoli Città Libro – Salone del Libro e dell’Editoria, a ospitare il primo appuntamento della nona edizione di IoScrittore, il torneo letterario online gratuito promosso dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol, che ha scoperto l’esordiente più venduto in Italia nel 2018 e ha già superato i 2.200 partecipanti iscritti sul sito www.ioscrittore.it.

Sabato 6 Aprile, ore 12.30, Sala Libeccio
Come diventare bravi scrittori?
Con Stefano MauriValentina D’UrbanoLavinia Petti e Ilaria Tuti
Modera Antonio Prudenzano
Gruppo editoriale Mauri Spagnol
Stefano Mauri, presidente e amministratore delegato GeMS, e tre autrici best-seller Longanesi, tutte scoperte da IoScrittore, svelano i segreti di un “esordio perfetto” capace di conquistare editori, lettori, cinema e TV.

Come quello di Ilaria Tuti, la più recente scoperta del Torneo Letterario IoScrittore. Il suo Fiori sopra l’inferno, pubblicato nel 2018 da Longanesi, è diventato l’esordio più letto dell’anno in Italia. Ai vertici delle classifiche, ha venduto 60.000 copie in pochi mesi, i diritti di pubblicazione del romanzo sono stati venduti in più di 25 Paesi e ne sono stati acquistati i diritti cinema e TV.

IoScrittore è un torneo letterario organizzato dagli editor di GeMS, il più grande gruppo editoriale indipendente italiano (Guanda, Longanesi, Garzanti, Bollati Boringhieri, Chiarelettere, Corbaccio, Nord, Ponte alle Grazie, Salani, TEA, Tre60, cui si aggiungono recentissime acquisizioni: Newton Compton e Astoria).

IoScrittore è un progetto di scouting editoriale che mette in contatto aspiranti autori con professionisti dell’editoria sempre alla ricerca di storie da pubblicare e di nuove voci originali e affascinanti.

IoScrittore vuole essere una vera e propria palestra di scrittura. La sua formula inedita infatti, coinvolge attivamente i partecipanti, impegnati sia nella veste di scrittori che in quella di lettori. Grazie a questa formula collaudata, chi si è ripresentato nel corso delle varie edizioni ha visto migliorare sensibilmente il proprio punteggio, scalando la classifica degli scrittori e a volte arrivando ad aggiudicarsi la vittoria del torneo.

Chi è interessato a partecipare può iscriversi sul sito www.ioscrittore.it entro e non oltre il 30 aprile. Nella prima fase, tra tutti coloro che avranno caricato sulla piattaforma online l’incipit della propria opera saranno selezionati i 300 finalisti che potranno accedere alla seconda fase del torneo, caricando l’intero testo.

IoScrittore premia ogni anno 10 opere con la pubblicazione in e-book e cartaceo on demand, e saranno distribuite in tutti i principali negozi online italiani e internazionali. Inoltre, almeno uno dei partecipanti al torneo verrà pubblicato in cartaceo da una delle case editrici del Gruppo editoriale Mauri Spagnol.

Qui il comunicato stampa in pdf.

Un romanzo che racconta con rara efficacia un’indimenticabile storia d’amore e di morte nella Toscana del Cinquecento, al tempo della caccia alle streghe

Andrea Gasparri è autore di La strega di Cetona, romanzo edito da IoScrittore.

Il libro in una frase
Sullo sfondo della discesa dei lanzichenecchi su Roma, si intrecciano le storie di due donne che si ribellano al destino imposto dagli uomini: padri, mariti, sacerdoti. Non vinceranno (o forse sì?) ma combatteranno con coraggio.

Amici di scaffale
Bernard Cornwell, Umberto Eco, Gore Vidal.

Segni particolari
Non raccontiamo favole.

Tag
#strega; #monaca; #vendetta; #luce; #buio; #solitudine; #tortura.

Dove e quando
Val di Chiana nel XVI secolo.

Come e perché ho deciso di partecipare a IoScrittore
Perché è l’unica opportunità concreta offerta oggi a uno scrittore esordiente.

Andrea Gasparri, finalista del torneo IoScrittore, racconta una storia d’amore illuminata dai roghi delle streghe

Durante la discesa in Italia, verso Roma, delle armate di Carlo V, nella Valdichiana devastata dalle milizie imperiali, la fattucchiera Melusina “ardente come un giorno d’estate” e la figlia del mugnaio, Bianca “fredda come un’alba autunnale”, si contendono lo smaliziato Lorenzo. La fattucchiera prevarrà e lo porterà all’altare, ma la rivale impegnerà tutte le arti della seduzione per strapparglielo.

Le cose, però, non vanno come dovrebbero. Questa trappola d’amore si ritorce sia nei confronti di chi la ordisce, Bianca rimane incinta, sia nei confronti della vittima, il matrimonio di Melusina con Lorenzo va in pezzi.

Dopo la festa con cui il paese accoglie la nascita, il bambino muore e tutti sussurrano che Berta, la madre di Melusina, sia colpevole di avergli gettato il malocchio. La donna viene allora processata e bruciata sul rogo, ma la figlia riesce a fuggire e a trovare rifugio sul monte Cetona, dove inizia a meditare la sua vendetta.

Nel frattempo, sull’altro versante della Valdichiana, un altro bambino vede la luce, partorito in segreto dalla nobile Eleonora dei Monaldi, monaca per forza e non per volontà.

Sarà proprio questo bambino ad avvicinare le vite delle due donne, una reclusa e l’altra scacciata, una nobile e l’altra popolana.

Andrea Gasparri, avvocato romano, già autore del libro Il mestiere di Ulisse (pubblicato da Albatros), è finalista del torneo IoScrittore (promosso dal gruppo Editoriale Mauri Spagnol) con La strega di Cetona, un romanzo, in uscita in ebook, che racconta vita e morte, magia e passione illuminate dalle luci dei roghi e dei fuochi della guerra tra la Francia e l’Impero asburgico.

Fonte: www.illibraio.it

Marco Vichi, creatore del commissario Bordelli, indaga nei misteri della scrittura

Marco Vichi è nato nel 1957 a Firenze e vive nel Chianti. Presso Guanda ha pubblicato i romanzi: L’inquilino, Donne donne, Il brigante, Un tipo tranquillo, La vendetta, Il contratto, La sfida, Il console, Per nessun motivo; le raccolte di racconti Perché dollari?, Buio d’amore, Racconti neri, Se mai un giorno; la serie dedicata al commissario Bordelli: Il commissario Bordelli, Una brutta faccenda, Il nuovo venuto, Morte a Firenze (Premio Giorgio Scerbanenco – La Stampa 2009 per il miglior romanzo noir italiano), La forza del destino, Fantasmi del passato, Nel più bel sogno; il graphic novel Morto due volte, con Werther Dell’Edera, e la favola Il coraggio del cinghialino. Ha inoltre curato le antologie Città in nero, Delitti in provincia, È tutta una follia, Un inverno color noir e Scritto nella memoria. Il suo sito internet è www.marcovichi.it

Come hai pubblicato il tuo primo romanzo?
È stata una buffa avventura: dopo quasi diciotto anni di lettere di rifiuto (che conservo ancora in una cartellina bella gonfia) avevo appena deciso di non fare più nulla per pubblicare, anche se ovviamente avrei continuato a scrivere per sempre. Pochi giorni dopo, per via di una «catena» di lettori che non si è interrotta, eccomi sulla scrivania di Luigi Brioschi Direttore editoriale di Guanda, che mi ha telefonato:
«Vorrei pubblicare il suo romanzo.»
«Non so se posso, sto aspettando altre risposte» gli ho ribattuto.
Eh sì, per vendicarmi verso tutti gli editori che mi avevano rifiutato, ho fatto il prezioso. Ma sapevo già che avrei firmato con Guanda, che continua a essere il mio editore dopo venti anni tondi tondi.

Che cosa ti ha dato il rapporto con l’editore?
Be’, nella scrittura non si finisce mai di crescere e di maturare, e anche il rapporto con la casa editrice dà il suo contributo.

Quando scrivi pensi a un lettore ideale?
Il lettore ideale è un «me stesso» molto esigente e critico, direi quasi «cattivo», ma credo che questa entità sia una mescolanza di tutte le persone che stimo.

Che importanza hanno le riscritture?
Per me sono basilari, indispensabili. È una sorta di doveroso restauro. Ogni tanto escono dalla penna frasi o intere pagine che non hanno nulla a che fare con la propria «musica». Sono umori personali, inutili, sfuggiti al controllo, che devono essere cancellati. Con l’esperienza si capisce che tagliare è un piacere, non una sofferenza, come può capitare di pensare quando si comincia a scrivere. Non mi sono mai scordato il bellissimo aneddoto che Zweig racconta nel Mondo di ieri: «Era entrato in cucina con il sorriso, e sua moglie gli chiese: ’hai scritto una bella pagina?’, e lui rispose: ’no, ne ho cancellate due’.»

Quali consigli daresti a un aspirante scrittore?
Di scrivere senza pensare alla pubblicazione, al pubblico, al riconoscimento concreto… cioè di tenere ben separate le due faccende. Scrittura e voglia di pubblicare non devono tenersi per mano, non devono nemmeno conoscersi.

Come diventare bravi scrittori? Un incontro con editori e autrici bestseller

Per la prima volta, IoScrittore vi aspetta all’interno della vivace cornice del Salone del Libro e dell’Editoria di Napoli. Abbiamo organizzato un incontro speciale, con ospiti strepitosi, sabato 6 aprile alle 12.30 presso Castel Sant’Elmo, Sala Libeccio, via Tito Angelini 22.

Come diventare bravi scrittori? Tre autrici bestseller (tutte scoperte da IoScrittore) e un grande editore “svelano” i segreti di un “esordio perfetto”: come (e perché) un primo romanzo conquista editori, lettori, un pubblico internazionale e produttori di cinema e TV?

I nostri ospiti: Stefano Mauri, Presidente e amministratore delegato del gruppo editoriale Mauri Spagnol e le scrittrici Valentina D’Urbano, Lavinia Petti e Ilaria Tuti.

Modera Antonio Prudenzano, responsabile editoriale del sito illibraio.it

Non mancate! Sarà un’occasione unica per aspiranti scrittori che vogliono dare davvero una chance al proprio talento e per lettori voraci, curiosi di saperne di più sul mondo dei loro autori preferiti.

Per scoprire tutte le informazioni cliccate sull’evento Facebook.

“NapoliCittàLibro” torna dal 4 al 7 aprile: tutti i protagonisti

Un’identità, polo di progresso intellettuale e studio, una vocazione, città marittima aperta a tutte le culture e le provenienze, un obiettivo, ribadire la cittadinanza senza confini per i libri e la lettura, unendo la ricchezza del patrimonio artistico e storico a quella della creatività. Tutto questo, e molto ancora, come si legge nella presentazione, è NapoliCittàLibro, il Salone del Libro e dell’Editoria di Napoli che torna, con la seconda edizione, dal 4 al 7 aprile 2019 e porta i libri a Castel Sant’Elmo, la fortezza Patrimonio mondiale UNESCO che da oltre sei secoli veglia sull’attività marittima del Golfo di Napoli e sull’evoluzione dell’intera città.

Promossa dall’Associazione Liber@Arte, in collaborazione con il Centro per il libro e la lettura e il Polo Museale della Campania, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e con il patrocinio di AIE – Associazione Italiana Editori, NapoliCittàLibro ha scelto quest’anno il tema Approdi. La cultura è un porto sicuro: “un riferimento all’attualità e alla riaffermazione della cultura come àncora ben salda per la comprensione del presente e riparo dalle tempeste della disinformazione e dai moderni canti di Sirena”.

In un nuovo allestimento, espositori e incontri sono ospitati negli ambulacri del castello: intorno all’Auditorium centrale, simbolicamente chiamato Rosa dei venti, si sviluppano le tre sale Levante, Ponente e Libeccio, spazi raccolti in cui la contemporaneità del panorama culturale ed editoriale dialoga con l’atmosfera e le suggestioni storiche che il luogo emana.

IL PROGRAMMA

“In un’epoca in cui il confine tra opinioni e fatti è sempre più sbiadito, il tema vuole essere un appello allo spirito critico per una riflessione puntuale ed equilibrata”. Ecco perché NapoliCittàLibro ha scelto di declinarlo “anzitutto suggerendo quattro punti cardinali, analizzati nella sezione Àncore: cultura, frontiere, responsabilità, politica.

Della prima si occupa, nella lectio inaugurale, il saggista e giornalista Armando Torno (giovedì alle 11.30, Sala Ponente), spiegando perché è accogliente ma non consolatoria, sicura ma non chiusa, porto di arrivo e ripartenza. A ragionare di muri, confini e migrazioni sono gli storici Carlo Greppi e Giovanni De Luna (domenica alle 12.30, Sala Ponente), mentre il missionario e attivista Alex Zanotelli, insieme alla giornalista Valentina Furlanetto, punta il dito contro la deresponsabilizzazione e la distorsione della verità, che generano mostri come il razzismo e l’oppressione (venerdì alle 17, Sala Libeccio).

Infine, Alessandro Arienzo, Gennaro Barbuto, Gianfranco Borrelli, Robertino Ghiringhelli, Maurizio Griffo, Francesca Russo e Domenico Taranto mostrano come per orientare la nave della società occorra guardare al rapporto fra storia e politica, simili ai due mitici fratelli Castore e Polluce, considerati non a caso dai marinai i protettori dei naviganti in pericolo (venerdì alle 10.30, Sala Ponente). Quest’ultimo dipende spesso, oggi, dalla difficoltà di distinguere il vero dal falso: nella sezione Sirene, gli antropologi Elisabetta Moro e Marino Niola tratteggiano la figura di queste creature mitologiche (sabato alle 17, Sala Levante) e i motivi per i quali sono diventate simbolo di malìa e inganno. Una prima versione moderna del loro canto è rappresentata dalla demagogia e dal populismo, le Scilla e Cariddi di ogni democrazia, affrontate da Alessandro Barbano, saggista (giovedì alle 17).

Una seconda eco della persuasione pericolosa delle sirene riecheggia nei fenomeni della gogna mediatica e della bolla dei social network, gli stessi che hanno condotto Tiziana Cantone alla morte, come ricordano Romina Farace, Luca Ribustini, insieme a Maria Teresa Giglio e Angela Marino (domenica alle 15, Sala Levante).

Accanto a questi momenti di riflessione più generale, il Salone propone al pubblico Un’ora con numerosi autori e protagonisti della scena culturale italiana. A cominciare dall’ospite d’onore Raffaele La Capria che, subito dopo la lectio inaugurale, ripercorre le sue molte vite e il rapporto, fra verità e trasfigurazione narrativa, con la sua città natale (giovedì alle 12.30, Sala Ponente). Non si sente, invece, radicata in un unico luogo Jhumpa Lahiri, l’autrice Premio Pulitzer che ha fatto dell’equilibrio fra libertà e appartenenza la propria bussola di vita, come racconta a Mariarosa Mancuso (domenica alle 11.30, Sala Ponente). In un certo senso, di ricerca di identità parla anche lo scrittore ed ex magistrato Gianrico Carofiglio, suggerendo che attraverso il metodo investigativo si possa imparare a “smascherarci” e a riconoscerci con tutti i nostri difetti, ambizioni e affanni (venerdì alle 18, Sala Rosa dei venti).

La finzione, del resto, ha molti volti e la si ritrova nella storia di un libro, di un film o di una serie tv: cambiano i linguaggi, come sa bene lo scrittore, sceneggiatore e magistrato Giancarlo De Cataldo che, intervistato dalla giornalista Titta Fiore, ne discute le diverse anime (sabato alle 16, Sala Libeccio).

Si muove sul medesimo confine artistico Francesco Piccolo, che questa volta colpisce in punta di penna gli stereotipi e le contraddizioni della mascolinità, affiancato dalla collega scrittrice e avvocato Ester Viola (sabato alle 18, Sala Rosa dei venti), protagonista a sua volta di un incontro che mette a nudo con ironia quelle mezze verità che ci raccontiamo in amore (domenica alle 11.30, Sala Libeccio).

Con l’irresistibile personaggio del suo nuovo romanzo, polemico, attaccabrighe, arrogante, eppure alla continua ricerca di una possibile riconciliazione, Michele Serra dà forma allo spirito dei tempi, carichi di rabbia e contraddizioni. L’autore dialogherà con Francesco Durante accompagnato dalle letture dell’attore e regista Andrea Renzi (domenica alle 18, Sala Libeccio).

Al Salone arrivano anche I poeti dello Specchio, la più famosa collana italiana di poesia che, dal 1942, dà voce a classici e sperimentatori. Due i reading d’eccezione proposti al pubblico: Maurizio Cucchi, Giancarlo Pontiggia ed Elio Pecora, che per il compleanno di quest’ultimo uniscono alla celebrazione della materia poetica una sorpresa speciale (venerdì alle 19, Sala Levante), e Fabrizio Bernini, Roberto Deidier e Davide Rondoni, impegnati in un intreccio di voci esempio di un lirismo sempre nuovo e affascinante (sabato alle 19, Sala Levante). Lo stesso Rondoni si fa messaggero dalla rima alla prosa riflettendo insieme al collega poeta Daniele Mencarelli, al suo primo romanzo, sui tormenti dell’animo e la difficoltà di raggiungere un porto sicuro nella vita (sabato alle 17, Sala Ponente).

Dalla letteratura si passa alla scienza, in particolare quella che guarda alle stelle e che, spiega l’astrofisica Sandra Savaglio (domenica alle 12.30, Sala Levante), cerca di dare una risposta alle domande vertiginose che da sempre appassionano l’uomo, e che può unire l’infinito della ricerca e dell’immaginazione ispirando storie fantastiche, come testimonia la scrittrice e astrofisica Licia Troisi (sabato alle 16, Sala Rosa dei venti). Ad attendere il pubblico, al ritorno dal mondo dello spazio e del fantasy, c’è la realtà complessa delle vicissitudini umane osservata contemporaneamente dalla prospettiva narrativa e cinematografica: il regista e sceneggiatore Guido Lombardi riflette infatti sulla ricostruzione del legame padre-figlio (sabato alle 17, Sala Rosa dei venti) attraverso un libro e, in contemporanea, un film.

Lo scrittore e regista Ruggero Cappuccio, poi, ricostruisce lo spirito dietro il lavoro e l’impegno di Paolo Borsellino (domenica alle 17, Sala Libeccio), in un racconto che è già stato spettacolo nei maggiori teatri italiani e docu-film su Rai Uno e Rai Storia. Dal mondo della televisione, invece, arriva uno dei protagonisti più amati ed estrosi: Pippo Baudo incontra il pubblico e ripercorre la sua straordinaria carriera fra aneddoti e ricordi (giovedì alle 16, Sala Rosa dei venti). In programma anche un incontro con la conduttrice Rita Dalla Chiesa (domenica alle 15, Sala Libeccio).

A NapoliCittàLibro non poteva mancare la prospettiva economica, di cui si fa portavoce Riccardo Pedrizzi, già Senatore della Repubblica e Deputato alla Camera, mettendo in risalto le potenzialità, il valore e gli strumenti dello sviluppo solidale rispetto alla mera caccia al profitto (venerdì alle 17, Sala Ponente). E sempre l’economia, insieme però alla guerra, alla speranza di un futuro migliore e agli scontri sociali, è il focus dello scrittore Raffaello Mastrolonardo, che tra fatti storici e memorie private ripercorre alcuni momenti della storia italiana (sabato alle 11.30, Sala Ponente). La guerra fa da sfondo anche alla narrazione di Valeria Giannantonio, per analizzare insieme ad Antonio Saccone, Donatella Trotta, Paola Villani le peculiarità e i meccanismi della scrittura del ricordo e della lontananza (domenica alle 11.30, Sala Levante). Si parla invece del viaggio dell’esistenza con la giornalista e scrittrice Cinzia Leone (sabato alle 16, Sala Ponente), che ne commenta le avversità attraverso il coraggio di tre donne capaci di difendere la propria identità dalle insidie degli uomini e della Storia. Sempre al confine tra vicenda storica e personale sono i percorsi proposti da Andrea Di Robilant e Andrea Kerbaker (sabato alle 18, Sala Levante), che svelano aspetti inediti e sorprendenti della vita di Ernest Hemingway e della sua permanenza in Italia, e da Andrea Tarabbia (domenica alle 15, Sala Ponente), che ricostruisce il dramma umano del famoso madrigalista Carlo Gesualdo da Venosa, costretto a un terribile delitto dalle convenzioni e dai costumi del suo tempo. Quello proposto da Marco Buticchi, infine, è un autentico balzo indietro nel tempo e nell’immaginazione, per iniziare un’avventura tra faraoni e antichi popoli turchi, all’insegna dell’irresistibile mix di archeologia, verità, leggenda e mistero (sabato alle 16, Sala Levante).

Tra i numerosi approdi ai quali conducono gli itinerari proposti dal Salone, non poteva mancare quello della stessa città partenopea, cui rende omaggio la sezione Rotta su Napoli: dal mondo dello spettacolo direttamente a Castel Sant’Elmo arriva Renzo Arbore, grande interprete della canzone napoletana e della napoletanità (sabato alle 12.30, Sala Rosa dei venti), e dallo schermo alla pagina, ecco l’attore e commediografo Vincenzo Salemme, che si scopre scrittore virando in chiave noir la girandola dei cambi di costume e identità. La stessa che turbina nella seconda prova letteraria di Enrico Ianniello, atteso al Salone insieme a Lorenzo Marone (venerdì alle 19, Sala Ponente) per capire quanto la finzione sia capace di rivoluzionare le nostre vite, conducendo però, paradossalmente, alla scoperta di chi siamo davvero. Si resta nell’ambiguo campo del “non è come sembra” in compagnia del giornalista e umorista Pino Imperatore (domenica alle 16, Sala Libeccio), che dipinge le più classiche ed esilaranti dinamiche familiari… in salsa gialla. È, invece, tutta vera e affatto da ridere la vicenda politica e umana di Francesco II di Borbone, ripercorsa da Gigi Di Fiore e Marco Perillo (sabato alle 19, Sala Ponente) e che mostra sotto una luce diversa il profilo di colui che, per i cronisti dell’epoca e non solo, fu semplicemente “Franceschiello”. Infine, alla città di Napoli è dedicato anche l’omaggio di Annella Prisco che, insieme a Andrea Di Consoli e Fiorella Franchini, ricorda il padre Michele – Premio Strega nel 1949 – e il suo modo speciale di raccontare quella città cui era legato come a un figlio, senza nasconderne i limiti ed esaltandone la genialità (venerdì alle 18, Sala Levante).

Il programma di NapoliCittàLibro propone diversi altri appuntamenti di primo piano. A cominciare da Libri e lettura per l’inclusione sociale (venerdì alle 10.30, Sala Rosa dei venti), la seconda Convention nazionale della Città che legge, progetto promosso dal Centro per il libro e la lettura d’intesa con l’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani e mirato alla valorizzazione delle Amministrazioni comunali più virtuose nella promozione della lettura. A spiegare, quindi, come quest’ultima sia fondamentale per migliorare la qualità della vita e della società, sono: Romano Montroni, Marino Niola, Francesca Bottalico, Graziano Villaggi, Gabriela Zucchini, Erica Astolfi, Ettore Guerriero, Thomàs Lebreuil, Chiara Signore, Flavia Cristiano, Marco Imperiale e Vincenzo Santoro.

È stato invitato a concludere i lavori il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Al Salone arriva anche la Federation of European Publishers (FEP), con un incontro nell’ambito delle attività della Rete europea delle Fiere del Libro ALDUS, coordinata da AIE – Associazione Italiana Editori: si tratta di una delle prime occasioni in Europa con la quale gli editori e gli altri professionisti del libro possono far sentire la propria voce. I relatori ne discutono sulla base di un documento preparatorio predisposto da FEP e gli editori presenti in fiera sono naturalmente invitati a partecipare e a condividere le proprie opinioni. Passando da chi legge e da chi pubblica i libri, a coloro che li scrivono, per gli aspiranti autori interessati a un’occasione per farsi conoscere e ricevere consigli utili, è da non perdere la presentazione di IoScrittore, con Stefano Mauri, Ilaria Tuti, Valentina D’Urbano, Lavinia Petti e Antonio Prudenzano (sabato alle 12.30, Sala Libeccio), l’unico torneo letterario gratuito organizzato da un grande gruppo editoriale e dai suoi editor. E sempre di libri, non da scrivere bensì da vendere, si discute nel seminario Il valore dell’assortimento (sabato alle 10), con Diego Guida, Nana Lohrengel, Romano Montroni, Roberto Calasso (intervento filmato), Valerio Giuntini e Giuseppe Russo impegnati a ragionare su come si costruisce l’identità di una libreria attraverso la scelta dei volumi. Al Salone si svela anche una novità della televisione: il progetto Food Wizard, una nuova serie tv dedicata alla sana alimentazione, tutta da scoprire insieme alla sua ideatrice, l’attrice e conduttrice Luisa Ranieri (sabato alle 15, Sala Rosa dei venti), che la illustra con Luciano Stella, Francesco Filippini e Titta Fiore. Sempre al mondo del video appartengono i lavori di 130 studenti di tre istituti campani che si presentano per il PMI Day: ecco a voi il Made in Italy! (giovedì alle 12.30, Sala Rosa dei venti): spot di promozione delle eccellenze italiane, realizzati dai ragazzi insieme a registi e autori audiovisivi. NapoliCittàLibro, infine, propone al suo pubblico più giovane diversi incontri e laboratori, tra i quali quello con Daniela Cologgi e Francesca Carabelli (sabato alle 10.30, Sala Libeccio) incentrato su quanto i bambini possano insegnare agli adulti nel campo dei sentimenti e del vivere insieme, soprattutto gentilezza, altruismo e sensibilità.

LE LINGUE DELLA LETTERATURA

Rassegna permanente a cura di Marco Ottaiano quest’anno dedicata alla lingua spagnola. Incontro con le traduttrici Elena Liverani e Roberta Bovaia e incontro con l’autore Roberto Quesada.

MOSTRE E VISITE GUIDATE

Il Polo museale della Campania ha organizzato, in occasione della seconda edizione della manifestazione NapoliCittàLibro mostre d’arte contemporanea dedicate al libro come Pagine alate, installazione realizzata dall’artista Paolo Hermanin, a cura di Anna Imponente, direttore del Polo museale della Campania, e percorsi d’autore che raccontano Castel Sant’Elmo e la Certosa di San Martino. Le visite guidate saranno a cura di Rita Pastorelli, direttore della Certosa di San Martino e dei Servizi Educativi per Castel Sant’Elmo.

Il programma completo è on-line su www.napolicittalibro.it

Fonte: www.illibraio.it