Quattro preziosi consigli per scrivere un romanzo

 

Roberto Centazzo, attorno ai sette anni, decide che da grande avrebbe fatto lo scrittore. Di polizieschi. Nel frattempo inizia a specializzarsi: si laurea in Giurisprudenza, esercita la pratica forense, consegue l’abilitazione all’insegnamento e poi, per conoscere da vicino le tecniche investigative, si arruola in Polizia (attualmente è ispettore capo). Ha ideato, insieme all’amico Marco Pivari il programma radiofonico Noir is rock, in onda su numerose emittenti italiane. Operazione Sale e pepe è il terzo episodio della serie «Squadra speciale Minestrina in brodo», accolta con crescente successo dai lettori, i cui protagonisti sono tre ex poliziotti in pensione, Semolino, Kukident e Maalox.

 

I giudizi della stampa sulle «operazioni» precedenti:

«Centazzo filtra la sua esperienza di poliziotto con la sua vena letteraria, e il risultato è un giallo teso, ironico e attuale.» La Stampa

«Squadra speciale Minestrina in brodo fa parte di quel garbato modo di raccontare le nostre vite senza cercare effetti speciali, forti della convinzione che ogni esistenza sia comunque particolare e degna di nota. Un “filone” che, sino a che incontrerà autori capaci come Roberto Centazzo, non andrà mai “in pensione”.» Marco Buticchi, QN – Il piacere della lettura

«Tra i più apprezzati autori di genere in Italia.» la Repubblica

«Ma chi l’ha detto che con la pensione finisca la voglia di cambiare il mondo? E chi l’ha detto che con la pensione non si rida più?» Maurizio De Giovanni

Quello che un romanzo non dovrebbe essere

Ci sono molte teorie su che cosa un romanzo sia o dovrebbe essere, e certamente ogni lettore ha in merito le proprie idee: per alcuni dovrebbe essere uno specchio della società nella quale nasce e nutrire intenti di critica della realtà; per altri invece il romanzo è un’indagine verticale degli slittamenti anche più impercettibili dell’animo umano, esplorato con gli strumenti raffinati di una lingua che si elevi dal logoro uso dei media; per altri ancora, infine, un romanzo non è altro che una bella storia utile a evadere per qualche ora da una soffocante quotidianità, un’occasione per partire alla volta di mondi e tempi sconosciuti per ritornarne felici e un po’ trafelati come dopo un giro in una specie di ottovolante dei sogni.

A tutte queste teorie e interpretazioni tra i lettori altrettante ne corrispondono di certo tra gli aspiranti scrittori, nel loro chiedersi quale sia la forma migliore da dare alla loro urgenza espressiva, alla storia che hanno nel cuore, alla lingua che sentono di volere esercitare per creare qualcosa al di là della comunicazione di tutti i giorni.

Bene, il segreto che voglio oggi confidarvi per incoraggiarvi sulla strada che avete intrapreso convinti, o sulla quale invece vi interrogate più dubbiosi che mai, è che un editore non ha le idee più chiare in merito. O meglio, non intende averle. Ma come, direte voi, se non lo sa un editore che cos’è un romanzo, su chi dobbiamo contare? D’accordo, era una provocazione. Ma mica tanto, in realtà.

Diciamo che un editore sa bene che ognuna delle suaccennate teorie è perfettamente legittima e ha una sua validità.

Del resto un editore è anche un lettore, e in quanto lettore sa bene qual è la tipologia di romanzo che meglio incontra i propri gusti. Tuttavia egli sa anche che fare l’editore non significa fare il lettore, e che tra queste due dimensioni esiste ovviamente un rapporto che tuttavia va attentamente disciplinato.
Perché un editore intuisce come pubblicabile non sempre e non solo uno scritto che il suo gusto di lettore identifica come più rispondente alla forma romanzesca da lui preferita. Epistolare, storico, d’avventura, intimistico, un editore dovrebbe in realtà scommettere sulla tenuta di questo o quel testo su un pubblico che lui immagina coerente con quel tipo di narrazione.

La predilezione per un tipo o un altro di romanzo da parte sua starà semmai nella corretta interpretazione della missione della casa editrice nella quale lavora, e quindi nella sua capacità di intercettare testi che di quella missione si facciano ideale veicolo.

Per questo, tra i consigli che mi capita spesso di dare a chi vuole inviare un suo testo agli editori, c’è quello di cercare sempre di capire quale sia la specifica vocazione di un marchio editoriale.

C’è piuttosto un altro aspetto che a un editore è assai più chiaro, rispetto a quello che un romanzo debba essere, ed è esattamente ciò che un romanzo NON dovrebbe essere.

Attenzione, però, si tratta di accorgimenti preventivi apparentemente facili da mettere in pratica ma sui quali molte aspirazioni si infrangono:

1. Un romanzo NON è il racconto della vostra vita. Quasi sempre le vite reali delle persone reali non sono interessanti. Non fate l’errore di pensare che la vostra sia un’eccezione.

Esistono ovviamente stupefacenti romanzi che raccontano vite apparentemente ordinarie. In quell’apparentemente sta tutto lo scarto. La cifra del romanzo è l’invenzione.

2. D’altra parte, e la contraddizione è solo apparente, un romanzo NON può svolgersi con efficacia in un contesto che lo scrittore non governi profondamente. Mai cercare l’eccezionalità a scapito dell’autenticità. D’accordo, New York suona meglio di Busto Garolfo. Ma se è Busto Garolfo che conoscete, le sue strade, le sue luci, i suoi odori, scriverete un romanzo migliore se lo ambienterete in un posto che gli somiglia.

Se però volete a tutti i costi ambientare le gesta del vostro eroe nella Cornovaglia del diciassettesimo secolo, ho un unico consiglio: studiate, studiate e studiate, prima di scrivere.

3. Può sembrare banale sottolinearlo, ma un romanzo NON può non poggiare su una base solidissima di letture, che non vuol dire semplicemente avere conoscenza e cultura ma, cosa più importante, significa avere modelli da assorbire, prendere a prestito, inevitabilmente copiare, per poi rielaborare personalmente.
Se volete fare gli scrittori e non avete degli scrittori a modello, chiedetevi il perché. E mi raccomando, siate sinceri con voi stessi. Ne va della vostra carriera.

Il torneo letterario IoScrittore a Tempo di Libri: partecipa agli speed date letterari

Nato otto anni fa da un’idea di Stefano Mauri, presidente di GeMS, IoScrittore è l’unico torneo letterario online gratuito promosso da un grande Gruppo editoriale. Si tratta di una forma di scouting editoriale innovativa e democratica, attenta alla qualità delle storie. Che coinvolge attivamente i partecipanti, che diventano allo stesso tempo scrittori e lettori – giudicano quindi le opere degli altri partecipanti e ricevono utili giudizi per migliorare la qualità della propria storia – e vede come parte attiva tutto il Gruppo editoriale Mauri Spagnol (direttori editoriali, editor, scrittori). IoScrittore premia ogni anno le prime 10 opere con la pubblicazione in ebook e i migliori 10 lettori. A insindacabile giudizio delle direzioni editoriali, almeno uno dei 10 finalisti viene pubblicato anche in formato cartaceo da una delle case editrici del Gruppo.

Anche quest’anno IoScrittore sarà a Tempo di Libri, la fiera internazionale dell’editoria in programma a Milano dall’8 al 12 marzo, con due “speed date letterari” (a cui è ancora possibile iscriversi gratuitamente) e un incontro sui “I segreti della scrittura”.

Ecco i dettagli sui tre appuntamenti:

Venerdì 9 marzo
Ore 17.30 – Sala Amber 4
IoScrittore – Speed Date Letterario
Fabrizio Cocco, Giuseppe Festa, Mariagrazia Mazzitelli, Cristina Prasso, Mirko Zilahy, Silvia Zucca
Gruppo editoriale Mauri Spagnol
Dai una chance al tuo talento: 5 preziosi minuti per presentare il tuo romanzo inedito e ricevere consigli. Evento con grandi autori, editor e direttori editoriali:organizzato da IoScrittore, l’unico torneo letterario gratuito promosso da un grande gruppo editoriale.
Prenota qui

Sabato 10 marzo
Ore 17.30 – Sala Amber 4
IoScrittore – Speed Date Letterario
Alice Basso, Roberto Centazzo, Fabrizio Cocco, Alessia Gazzola, Elisabetta Migliavada, Stefano Res
Gruppo editoriale Mauri Spagnol
Dai una chance al tuo talento: 5 preziosi minuti per presentare il tuo romanzo inedito e ricevere consigli. Evento organizzato da IoScrittore, l’unico torneo letterario gratuito promosso da un grande gruppo editoriale.
Prenota qui

Domenica 11 marzo
Ore 14.30 – Sala Brown 2
I segreti della scrittura: incontro per aspiranti autori
Con Donato Carrisi, Andrea Vitali, Silvia Truzzi e Stefano Mauri, Luigi Spagnol, Tiberio Sarti, Eugenio Trombetta Panigadi
Modera Antonio Prudenzano (ilLibraio.it)
A cura di IoScrittore, Gruppo editoriale Mauri Spagnol
L’autore italiano di thriller più letto nel mondo, il cantore della provincia italiana più apprezzato e premiato e una giornalista esordiente nella narrativa si confrontano con editori e librai per offrire consigli e dritte agli aspiranti scrittori.

 

Fonte: www.illibraio.it