Consigli degli editor

L'editing è un lavoro di squadra

di
Adriana Salvatori, Editor Garzanti narrativa italiana e straniera
L'editor è un "grande" lettore che mette tutta la sua professionalità a disposizione degli autori. Ma quanto è importante il lavoro di editing per la buona riuscita di un romanzo?

Una delle cose che mi piace sempre dire agli autori con cui lavoro nella fase di editing è che quello che verrà fuori nel testo finale è già, in potenza, nella prima stesura. Solo che, magari, ha poco spazio, oppure è solo abbozzato. Ma è lì che spinge per venire fuori. E quando lo fa, è allora che il libro esprime tutta la sua forza.

Perché questo accada c’è bisogno anche di un’attenta e accurata opera di “taglio”. Ed è in questo momento che spesso vedo la paura sul volto degli autori. Ogni parola per loro è stata frutto di una grande riflessione e questo va sempre rispettato. Ma un occhio esterno e professionale serve a far capire che un albero cresce ancora più rigoglioso senza i suoi rami secchi. Che tagliato un ramo ne usciranno di nuovi più verdi e sani.

Non tutti gli autori soffrono del così detto trauma del “taglio”; ma, in molti, se osservi con attenzione, puoi notare, all’inizio, della velata reticenza, anche del misto di sospetto e mancanza di fiducia. Ed è lì che, a volte, il lavoro dell’editor si avvicina un po’ a quello di uno psicologo. Bisogna comprendere chi si ha di fronte e quali argomenti usare per entrare in empatia e toccare corde difficili con tatto ma anche con fermezza.

Alla fine si tratta sempre di decisioni prese in due, non ci si sostituisce mai all’autore, l’ultima parola è sempre la sua, anche se gli vengono fornite le lenti più adatte per guardare al proprio operato con la lucidità che serve.

Ma sono poi quegli stessi autori ad ammettere che quando il romanzo viene un po’ alleggerito di alcune sue parti acquista un ritmo tutto nuovo. E soprattutto quando il futile viene eliminato, l’essenziale risalta di più.

Il consiglio che sento di dare a voi che avete quel dono così prezioso di essere portatori di storie è quello di fidarvi di chi fa il mestiere dell’editor perché in fondo è un grande lettore come voi, e anche per lui il vostro romanzo è importante, tanto che vi sta dando tutta la professionalità di cui dispone.

Condividete sempre con chi sta lavorando con voi quello che pensate, anche le domande che vi sembrano più sciocche, anche i dubbi più irriverenti. È un lavoro di squadra e il vostro romanzo ne gioverà.

Un piccolo consiglio per capire che l’editing non deve far paura. Ogni testo ha bisogno di cura per esprimere tutto il suo potenziale.

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