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Il segreto dei grandi autori. Come si creano “mondi letterari” che avvincono i lettori

di
Redazione IoScrittore
Non avete partecipato al nostro evento al Salone del Libro di Torino? Ecco il riassunto con i segreti di Fernando Aramburu, Alice Basso e Hanne Ørstavik per diventare bravi scrittori

Si è svolta sabato 12 maggio, al Salone internazionale del Libro di Torino, la proclamazione delle 300 opere che hanno superato la prima fase del Torneo letterario IoScrittore.

Grande è stata l’attesa e forte l’emozione dei molti partecipanti, arrivati da tutta Italia per l’occasione.

A coronare questo momento si è tenuto un evento speciale: una tavola rotonda, alla presenza di editori, scrittori e librai, dal titolo Il segreto dei grandi autori. Come si creano “mondi letterari” che avvincono i lettori.

In una sala gremita di pubblico sono intervenuti Stefano Mauri, Presidente del Gruppo editoriale Mauri Spagnol, Luigi Spagnol, Vice presidente del Gruppo editoriale Mauri Spagnol e gli scrittori Fernando Aramburu, autore del fortunato Patria, pubblicato in Italia dalla casa editrice Guanda, Alice Basso e Hanne Ørstavik, di cui ricordiamo il recente A Bordeaux c’è una grande piazza aperta.

Stefano Mauri ha evidenziato come IoScrittore, che nel 2013 ha ottenuto il Patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, sia una formidabile palestra per gli aspiranti scrittori, anche grazie alla formula per cui chi partecipa come autore con il proprio romanzo è allo stesso tempo lettore e giudice delle opere di altri partecipanti. Un meccanismo che permette agli autori di ricevere numerosi giudizi di lettura e di acquisire importanti suggerimenti per migliorare la propria opera.

Dopo l’apertura di Stefano Mauri ha preso il via la serie degli interventi, tutti altrettanto qualificati e di grande interesse.

Luigi Spagnol, editore italiano della saga di Harry Potter, ha svelato il metodo di lavoro adottato da J. K. Rowling per scrivere uno dei più longevi best seller della storia dell’editoria.

La Rowling, ha raccontato Spagnol, ha dato vita al magico mondo di Harry Potter con la stessa precisione di dettaglio e profondità di ricerca che in genere si usa quando si scrive un romanzo di ricostruzione storica.

Una lunga e meticolosa officina letteraria in cui ogni personaggio è perfettamente a suo agio in un mondo governato solo parzialmente dalle leggi della natura e molto invece da quelle dell’invenzione fantastica.

La saga fantasy di Harry Potter ha raggiunto i lettori di tutto il mondo con tanta forza e tanta credibilità proprio perché è popolata da personaggi memorabili la cui vita è ricchissima di dettagli concreti, anche se non sempre vengono svelati al lettore.

All’intervento di Luigi Spagnol sono seguiti quelli dei tre autori invitati per l’occasione.

Fernando Aramburu, che proprio a Torino è stato proclamato vincitore del “Premio Strega europeo 2018” con il romanzo Patria, ha svelato che il suo segreto per tenere i lettori legati a una storia sta nel creare personaggi fortemente “autentici”, con i quali sia facile immedesimarsi.

Aramburu, da scrittore di grande esperienza qual è, ha anche proposto alcune regole agli aspiranti scrittori presenti in sala:

  • dotarsi di padronanza del linguaggio affinché questo diventi un alleato, e non un nemico nel lavoro creativo
  • essere davvero convinti di quello che si vuole scrivere
  • accettare sempre le osservazioni, soprattutto quelle negative, di chi ci legge.

Hanne Ørstavik, una delle più importanti scrittrici nordiche contemporanee, che ha da poco pubblicato il suo primo romanzo in Italia, A Bordeaux c’è una grande piazza aperta, edito da Ponte alle Grazie, ha dichiarato quanto sia importante per lei trasmettere ai lettori la profonda necessità della sua scrittura.

Una scrittura che vuole investigare le pieghe più profonde dell’essere e che, allo stesso tempo, deve saper far vibrare una storia. Ørstavik ha detto che scrivere rappresenta sempre per uno scrittore consapevole e attento un autentico salto nel vuoto.

Questi i suoi consigli a chi aspira a scrivere un romanzo:

  • seguire sempre la propria necessità interiore e dar corso alla propria ispirazione
  • non esercitare troppo lo strumento dell’autocritica.

Da ultimo Alice Basso, autrice di gialli che hanno per protagonista Vani, l’indimenticabile ghostwriter che ritroviamo anche ne La scrittrice del mistero, il suo ultimo romanzo edito da Garzanti, ha spiegato con molta originalità e freschezza di tono quanto per lei sia liberatorio “romanzare” un mondo professionale che conosce bene perché ci lavora: l’editoria.

Da scrittrice si è trovata dall’altra parte del tavolo, come si dice, sapendo che gli editor non sono maestri severi pronti a correggerti per il solo gusto di farlo, ma degli alleati con i quali migliorare il proprio lavoro.

I suoi consigli agli aspiranti scrittori sono stati molto efficaci e apprezzati:

  • curare la forma, lo stile con cui si presenta il romanzo a un editore, perché la lettera di presentazione e la sinossi sono le prime pagine che vengono lette
  • individuare l’idea forte del libro e scriverla subito in modo preciso e diretto
  • avere fiducia nel lavoro dell’editor. Un buon editor è lo sparring partner di uno scrittore vincente.

La seconda parte dell’incontro ha visto la presenza di importanti protagonisti del commercio librario: Tiberio Sarti (Amministratore delegato di Ubik) ed Eugenio Trombetta Panigadi (Amministratore delegato di IBS). Entrambi, dal lato della loro vasta esperienza professionale, hanno sottolineato l’importanza della lettura per chi voglia diventare scrittore.

A conclusione dell’intensa manifestazione, Sabrina Perucca, Direttore artistico di Romics (Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games), ha presentato le tre vincitrici del contest per illustratori, L’avventura di scrivere, ideato in collaborazione con IoScrittore.

Le illustratrici hanno mostrato le bellissime opere prodotte per l’occasione e ispirate a tre dei romanzi vincitori della passata edizione del Torneo. Daniela Calabrese ha lavorato sul romanzo Infondate ragioni per credere all’amore di Giuseppina Bertoli, Cinzia Piazza si è ispirata a Il tenore in bicicletta di Massimo Piccaluga e Camilla Zaza ha disegnato a partire da Leningrado, la congiura dei ricordi di Claudio Leonardi.

Ma il momento più emozionante della giornata è stato senz’altro quando sono apparsi i 300 titoli dei romanzi che hanno superato la prima fase del Torneo.

A tutti i finalisti va un caloroso “in bocca al lupo”, ricordando che hanno tempo fino al 14 giugno per caricare le loro opere complete sul sito www.ioscrittore.it.

E a tutti gli altri il consiglio più prezioso di IoScrittore: leggete con attenzione e senza pregiudizi tutti i giudizi che avete ricevuto. È un patrimonio prezioso di osservazioni per rivedere la vostra opera e per partecipare al Torneo anche il prossimo anno migliorando sicuramente la vostra prestazione.

Vi aspettiamo a BookCity 2018 per la proclamazione dei dieci vincitori di IoScrittore!

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