«L’ultima cosa che si trova scrivendo un’opera è quella da mettere per prima.» Pascal
Come si cattura l’attenzione del lettore? Quando è meglio scrivere l’incipit? Quanti tipi di incipit conoscete?
L’incipit, cioè l’inizio, le prime righe del libro, deve catturare il lettore, conquistarlo e spingerlo a proseguire la lettura.
Tutti conosco l’incipit tradizionale per eccellenza, quel “c’era una volta…” che è capace ancora oggi di attirare l’attenzione, in attesa di sapere che cosa viene dopo.
Ecco, l’incipit deve conquistare, portarci subito a volere sapere che cosa “c’era una volta…”
Le buone notizie sono: 1) che l’incipit si può scrivere (o ri-scrivere) alla fine del romanzo, così da sistemarlo al meglio e 2) che gli addetti ai lavori, gli editor della case editrici, nel valutare il manoscritto sapranno con pazienza andare al di là delle prime righe, per cogliere il potenziale del romanzo. Vale comunque la pena di scrivere un buon incipit; è il primo sguardo in una stanza segreta, la prima nota di una canzone che non uscirà più dalla testa.
Segnatevi gli incipit belli di romanzi poi rivelatisi brutti che avete letto; e segnatevi anche gli incipit brutti di romanzi poi rivelatisi belli.
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