Ti metto in guardia: non è semplice starmi dietro! Sono maldestra e disordinata, una calamita per disgrazie e disavventure. Se non sono io che cerco i guai, sono i guai a trovare me, per intenderci.
Le mie giornate sono piuttosto complicate, così come non sempre lineari sono le soluzioni che riesco a trovare per risolvere i problemi che mi cascano davanti.
In amore sono un disastro, in famiglia la pecora nera. Ho un ragazzo che non è mai cresciuto, forse artista o forse soltanto superficiale e poco onesto, una storia appena finita con un ragazzo un po’ troppo perbene, troppi dolci nella mia cucina e troppe situazioni intricate che mi porto a casa dal lavoro.
Insomma, anche se ormai mi affaccio alla soglia dei trent’anni, prendere in mano le redini della mia esistenza sgangherata sembra un’impresa impossibile.
Sorprendentemente, però, con la vita degli altri è tutto più semplice e aggiustare i cocci rotti mi riesce molto meglio.
Niente è facile per un’assistente sociale come me. Tra tagli al budget e una scarsa considerazione da parte delle istituzioni, sono costretta a lavorare in un triste e umido seminterrato, il famigerato Sottozero, dove sono stati relegati gli uffici dei Servizi Sociali.
Ma io non mi fermo. E con la grinta che mi contraddistingue, ce la metto tutta per scovare soluzioni creative e sempre nuove per migliorare la vita delle persone che incrociano la mia strada, per aiutarle a risolvere i loro problemi, accendere qualche piccola opportunità e dare loro una seconda chance.
Per fortuna, nel fare tutto questo, c’è chi ancora è dalla mia parte. La bellissima città di Bergamo, che mi culla e mi fa da sponda. Desy, la mia migliore amica, razionale e concreta come un vero ingegnere sa essere. E infine nonno Carlo, capace di riportare tutti i conti in pari con una sola tazza di cioccolata calda.
E ora ne ho bisogno più che mai perché ho due storie difficili di fronte a me. Amanda e Giuseppe, due esistenze dure, due casi intricati e drammatici nei quali mi sono trovata coinvolta e che so affrontare solo a modo mio, mettendoci affetto e un briciolo di inventiva.
Vuoi conoscere il mio nome? Mi chiamo Vittoria, anche se purtroppo non vinco quasi mai.
Vittoria Levante.