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Esordi del nuovo anno da non perdere

di
Redazione IoScrittore
Enrico Losso con "Dove si nascondono le rondini" e Giulia Baldelli con "L’estate che resta" sono solo due dei numerosi esordi della prima parte del 2022 da non perdere

Sono tante le nuove firme che da gennaio abbiamo visto apparire sugli scaffali delle librerie. Voci di autrici e di autori esordienti che, con i loro romanzi e le loro raccolte di racconti, hanno compiuto il primo passo all’interno del mondo editoriale.

Tra i numerosi nomi, vogliamo soffermarci su due uscite in particolare: Dove si nascondono le rondini di Enrico Losso e  L’estate che resta di Giulia Baldelli.

Come detto, si tratta in entrambi i casi di esordienti. Il primo, Enrico Losso, proviene da IoScrittore, il torneo letterario gratuito organizzato dal gruppo editoriale Mauri Spagnol per scovare autori e autrici di talento. È proprio attraverso il torneo che Losso è riuscito a sottoporre il proprio manoscritto all’attenzione di Garzanti.

Queste le parole di Elisabetta Migliavada, la direttrice della narrativa della casa editrice, in merito alla scelta di pubblicarlo: “Dove si nascondono le rondini è un romanzo originale che racconta uno spaccato della storia italiana che ci riguarda tutti, quello delle Brigate rosse. E lo fa in modo unico, attraverso gli occhi di un ragazzino che ogni giorno a scuola e con gli amici si trova a affrontare mille difficoltà e a lottare contro la discriminazione e il bullismo.

Il giovane Lamberto è un personaggio brillante, creativo e intelligente la cui esistenza si specchia in quella di Irene, l’altra protagonista, la donna dagli occhi di volpe. Il rapporto che lega Lamberto e Irene è intenso e coinvolgente: Irene, ‘l’amica vera’, insegna al giovane Lamberto l’arte della vita, ad avere più fiducia in se stesso e a combattere per un’idea, anche quando non è condivisa dalla maggioranza. Lei forse impara a legarsi a qualcuno al di là di un ideale e ad accettare l’insinuarsi del dubbio. Un romanzo che cattura dalle prime pagine fino alla svolta finale”.

E veniamo quindi alla trama del romanzo. Losso, ferrarese classe ’74, ci porta indietro nel tempo, durante gli anni di piombo. In una piccola città si incontrano due figure molto diverse: il giovane Lamberto, figlio di un carabiniere, un ragazzino timido e impacciato che riesce a sentirsi al sicuro solo quando è a casa sua a disegnare, e Irene, una donna che ha dedicato tutta la vita a una causa che ritiene più importante di ogni altra cosa: le Brigate Rosse. Lamberto lo sa, perché gliel’ha detto suo padre, che i brigatisti possono essere molto pericolosi. Eppure, quando Irene è al suo fianco, riesce a sentirsi più forte e sicuro.

Nella trama la tensione cresce pagina dopo pagina, fino al giorno in cui accade qualcosa che nessuno dei due potrà mai più dimenticare, trasformando per sempre la loro amicizia.

Sempre di amicizia – ma sotto tutt’altra prospettiva – parla L’estate che resta di Giulia Baldelli, pubblicato dalla casa editrice Guanda. Il romanzo narra una storia d’amore totalizzante, in cui al centro vediamo un triangolo amoroso tra tre amici: la determinata e razionale Giulia, la fragile e selvaggia Cristi, e infine lui, Mattia. I tre si conoscono da bambini e il loro rapporto si srotola fino all’adolescenza quando, inevitabilmente, gli equilibri iniziano a cambiare. Si rompono e si ricostituiscono. I tre si desiderano e si avvicinano, si allontanano e si rincorrono. In un succedersi di gelosie e ritrovamenti, veniamo trasportati in una narrazione appassionata, che celebra l’amore al di là dei confini e dei generi.

Monica Randi, fondatrice di astoria e vicedirettrice editoriale di Guanda, ha usato queste parole per spiegare il motivo che l’ha portata a pubblicare il romanzo di Baldelli: “Ho cominciato a leggere L’estate che resta e immediatamente sono entrata nel mondo creato dall’Autrice in modo profondo, provando curiosità per i suoi personaggi e stupore per la sapienza con cui vengono tratteggiati, e l’amore assoluto – tema centrale del romanzo – descritto con il suo portato di passione, gioia e sofferenza, mi ha conquistato”.

Per poi concludere con un commento riguardante uno dei prerequisiti fondamentali per un esordiente: la voce. “La voce di Baldelli è potente e in grado di rendere immediatamente visibili i personaggi, da loro contorno e contesto, li rende compagni di strada durante la lettura e persone che hai conosciuto in tutta la loro complessità dopo che hai chiuso il libro. Il personaggio di Cristi, in particolare, ti rimane dentro a lungo: selvaggia, fragile, attraente e respingente in ugual misura, egoista e dolcissima”. 

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